Ftse Mib: a rischio nuovi crolli? ENI e Saipem, che fare?

Il Ftse Mib deve mantenersi al di sopra di un supporto dinamico ben preciso per evitare nuovi scivoloni.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

I mercati azionari potranno dare vita a nuovi rialzi nel breve o è lecito attendersi una pausa prima?

Molto dipenderà dalle aspettative degli investitori sulle prossime mosse delle banche centrali, in particolar modo, Federal Reserve il 26 luglio e BCE il 27 luglio.

Nelle ultime sedute, dopo la pubblicazione delle minute dell’ultimo meeting FOMC, che hanno mostrato che molti banchieri centrali statunitensi si aspettano ulteriori rialzi dei tassi, è aumentato il nervosismo sui mercati finanziari.

A dimostrarlo anche il forte incremento dell’indice VIX che era stato in forte calo negli ultimi 3 mesi e ora è tornato a salire.

I prossimi dati macroeconomici saranno fondamentali per capire quante strette monetarie saranno necessarie per fronteggiare le pressioni inflazionistiche.

L’analisi del Ftse Mib

Il Ftse Mib ha raggiunto l’area dei 28.500 e poi è sceso notevolmente. Cosa aspettarsi nelle prossime sedute?

I ribassi delle ultime sessioni hanno peggiorato l’impostazione tecnica per l’indice italiano.

Per evitare ulteriori crolli servirà il mantenimento dei prezzi al di sopra del supporto dinamico, rappresentato dalla trendline rialzista partita dai bottom del 31 maggio e ora in transito a 27.250 punti.

La tenuta del sostegno dinamico e l’eventuale superamento della resistenza situata in area 28.000 darebbe forza ai corsi del Ftse Mib per risalire la china e raggiungere traguardi long posizionati a 28.558 punti.

Discorso ben diverso invece in caso di cedimento di 27.250 punti, preludio per una possibile discesa verso i 27mila punti.

La view su ENI e Saipem

ENI e Saipem sono da valutare per un posizionamento long in questa fase? Cosa può dirci di questi due titoli?

Sono due titoli con andamenti molto diversi. Saipem si trova in un ottimo stato di forma dopo l’annuncio di nuovi contratti in Medio Oriente e Brasile.

La tendenza rialzista partita dal 26 giugno è molto forte e non ha inviato per il momento alcun segnale di debolezza.

L’eventuale superamento della resistenza a 1,45 euro creerebbe i presupposti per la realizzazione di un ulteriore segmento rialzista, con obiettivi a 1,51 euro, top allineati di metà aprile. Segnali negativi solamente con il cedimento di 1,33 euro.

Per ENI il discorso è diverso. La reazione positiva partita da fine giugno si è fermata a inizio luglio e i prezzi sono scesi sotto 13 euro.

Il quadro tecnico di breve è abbastanza debole e l’eventuale cedimento di 12,80 euro potrebbe aumentare le pressioni ribassiste e spingere i corsi verso i bottom del 31 maggio a 12,48 euro. Indicazioni positive solamente sopra 13,32 euro.

Focus sull’oro

Qual è la sua view sull’oro e quali le attese nel breve per questa commodity?

Le nostre prospettive sull’oro sono ribassiste sulla scia delle nostre attese sulla Federal Reserve, che manterrà un posizionamento “hawkish” e tornerà a rialzare i tassi di interesse.

Crediamo che l’eventuale violazione ribassista dello strategico supporto a 1.893 $/oncia possa dare il via libera a una caduta dei prezzi verso 1.870 dollari, coprendo così il gap up apertosi il 13 marzo.

Segnali contrari solamente con una perentoria vittoria al di sopra della resistenza di breve a 1.940 dollari, preludio a un possibile allungo verso 1.960 dollari.

 

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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