Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.
I mercati azionari hanno tirato il fiato dopo aver raggiunto importanti massimi, in alcuni casi storici. Quali i possibili sviluppi nel breve?
Nel breve sarà necessario seguire l’andamento delle trimestrali statunitensi. Si parte oggi con i big della finanza (JPMorgan Chase, Blackrock, Wells Fargo e Citigroup). La settimana più rilevante sarà quella del 22-26 aprile quando pubblicheranno i conti i giganti di Wall Street (Microsoft, Alphabet, Tesla, Meta Platforms e Amazon). Il buon andamento delle trimestrali USA potrebbero compensare le delusioni derivanti dal probabile ritardo nella decisione di tagliare i tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Mercati azionari: quali scenari?
I recenti dati macroeconomici statunitensi hanno mostrato un’economia forte e delle pressioni inflazionistiche ancora elevate che hanno portato le aspettative degli addetti ai lavori su un possibile cambio in politica monetaria da parte della FED a luglio/settembre. Da un punto di vista europeo la BCE non dovrebbe aspettare così a lungo e “dovrebbe” ridurre il costo del denaro nel Vecchio Continente già a giugno. Nel medio/breve periodo preferiamo l’equity europeo rispetto a quello statunitense.
L’analisi del Ftse Mib
Il Ftse Mib ha accusato uno storno dopo aver lambito la soglia dei 35.000 punti, C’è il rischio di ulteriori flessioni?
Crediamo che la tenuta del supporto in area 33.500 di Ftse Mib, bottom di ieri e massimo di inizio marzo, sarà fondamentale per le prospettive grafiche di medio/breve periodo.
Il mantenimento al di sopra dei 33.500 punti e il conseguente superamento della resistenza di breve a 34.320 punti, massimi allineati dell’8 e del 9 aprile, creerebbe i presupposti per un allungo in direzione di target long ipotizzabili a 33.985 e 34.934 punti, top del primo aprile.
Discorso ben diverso, invece, in caso di cedimento del supporto a 33.500 punti, preludio a un possibile calo del Ftse Mib verso i 33 mila punti.
La view su ENI e Saipem
Visti i recenti movimenti del petrolio, ENI e Saipem offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo?
Il mese di aprile è stato straordinariamente positivo per ENI e Saipem. Quest’ultima ha evidenziato una tendenza rialzista che ancora non ha trovato ostacoli segnando nelle ultime ore un massimo a 2,46 euro, il cui superamento potrebbe rialimentare la spinta rialzista verso obiettivi a 2,50 e 2,60 euro. Indicazioni negative solamente con il cedimento del supporto a 2,20 euro.
L’impostazione tecnica di ENI è leggermente peggiore. Il movimento rialzista del titolo si è fermato sulla strategica resistenza situata a 15,65 euro, picchi del 2 gennaio. Solamente una perentoria vittoria al di sopra di 15,65 euro darebbe il via libera ad un allungo in direzione di target long situati a 15,81 euro, top di ottobre 2023, e 16 euro. Segnali negativi sotto i 15,20 euro.
Le strategie sull’euro-dollaro
L’euro-dollaro ha perso oltre due figure dai top toccati nelle scorse settimane. Cosa aspettarsi ora?
Il cedimento del supporto a 1,0695 è molto significativo da un punto di vista tecnico perchè era la base per possibili nuovi rimbalzi.
Le tensioni ribassiste legate alle divergenti strategie monetarie delle rispettive banche centrali (Bce vicina a un taglio dei tassi, FED invece su un posizionamento “hawkish”) hanno contribuito a questo forte ribasso.
Gli obiettivi short nel mirino dell’euro-dollaro sono situati a 1,06 e 1,0520. Segnali contrari giungeranno, invece, solo con un perentorio ritorno al di sopra di 1,08.