Ftse Mib: nuova fase direzionale? Stellantis e Telecom buy?

Il Ftse Mib sopra i recenti top potrà dare vita a una gamba rialzista: ecco i target.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito prtrading.

Il Ftse Mib ha aggiornato i massimi di periodo nelle ultime sedute, senza tuttavia allunga il passo. Quali le attese nel breve?

La tenuta della media a 50 giornaliera ha favorito il recente rialzo del Ftse Mib, con nuovi massimi poco sopra i 30.900 punti, ricacciati indietro, per il momento, da tiepide vendite, nell’ambito di un caldo febbraio d’incertezza a Piazza Affari.

Ftse Mib: le attese nel breve

Nel breve, quindi, solo sopra il top dell’anno a 30.922 punti potremo assistere a una nuova fase direzionale, con una gamba rialzista verso i 31mila punti e su livelli del 2008 fra 31.485 punti e, in caso di euforia all’acquisto, magari sulla scia di nuovi massimi a Wall Street, i minimi della candela mensile di gennaio dello stesso anno a 32.140 punti.

Viceversa, sotto i 30.684-30.534 punti inizierà una piccola correzione del Ftse Mib sui supporti di breve delle medie giornaliere a 12, 24 e 50 periodi e la media a 12 settimanale in zona 30.400-30.220 punti circa.

Sotto questa soglia spazio per i minimi del lungo recente andamento laterale a 29.925 punti, con eventuale estensione negativa verso i massimi precedenti a 29.700-29.540 punti.

Da non escludere ulteriori ribassi verso la media a 100 giornaliera e la media a 24 settimanale, in area 29.300-29.220 circa, la cui tenuta dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi, pena ancora vendite verso i 28.930-28.590 e i 28.350 punti.

Focus su Stellantis e Ferrari

Stellantis è stato il migliore del Ftse Mib venerdì scorso, mentre Ferrari si è fermato nelle retrovie dopo il rally della vigilia. Qual è la sua view su questi due titoli?

Stellantis correva sulla strada del rialzo, grazie a tre massimi e minimi crescenti, con recente accelerazione praticamente verticale a formare un massimo storico, seguito dalla recente fase correttiva, con presente ritorno dei compratori, finora su un massimo decrescente.

Infatti, dopo la serie di massimi rialzisti tra 17,78 e 19,20 euro circa, ecco una impennata a 20,20 euro e soprattutto sul top di tutti i tempi a 21,895 euro, l’ennesima fase di incertezza di breve sino a 19,15 euro e l’attuale impennata a 21,40-21,25 euro circa.

Nuovi scenari positivi si avranno per Stellantis solo sopra 21,45 euro, con supporti a 20,40 e 19,91 euro e resistenze a 22,89 e 24 euro, su territori inesplorati.

Ferrari tra metà e fine 2023 effettua un andamento laterale, culminato con una ripresa e un primo nuovo massimo storico, seguito dall’ennesima correzione poco sopra un importante supporto giornaliero ed esplodendo con la presente accelerazione verticale e un nuovo massimo storico, seppur non confermato nella seduta successiva.

Nel concreto, per circa sei mesi abbiamo assistito a un’altalena tra 300 e 280-262 euro circa, con recente rottura decisa del livello di prezzo intero, nuovo storico top a 346 euro, capitombolo tra 304 e 306 circa sulla media a 100 daily e attuale accelerazione verticale addirittura a 361 euro, con seduta seguente a correggere sul massimo precedente, in zona 344,5-347,5 euro.

Nuovi tentativi rialzisti si avranno per Ferrari sopra 355 euro, con supporti a 339,85 e 332,50 euro e resistenze in area 377 e 394 euro, in territori inesplorati.

L’analisi di STM e Telecom Italia

STM e Telecom Italia sono finiti sotto la lente per motivi diversi nelle ultime giornate. Quali le attese nel breve?

STM finge la rottura rialzista di un importante e psicologico livello di prezzo intero lo scorso luglio 2023, dal quale parte la recente fase correttiva, seguita da un rimbalzo su un massimo decrescente e la presente discesa, costituita per altro da due minimi crescenti.

In concreto, dopo la falsa rottura rialzista dei 50 euro, abbiamo assistito a una forte discesa sino alla tenuta dei 35 euro di ottobre, da cui STM ha invertito la tendenza negativa, con sparata verso i 47 euro e attuale nuova correzione in zona 38,60-40,20 euro circa.

Sopra 41,30 euro ci sarà una ulteriore risalita dei corsi per STM, con supporti a 39,30 e 38,30 euro e resistenze a 44,30-46,30 euro.

Telecom Italia dopo il duplice massimo tra marzo e ottobre 2023, ha intrapreso la una profonda discesa, con falsa rottura ribassista di un livello di prezzo relativo e recente ripresa, con presente ritorno dei venditori in una fase laterale ribassista, caratterizzata da rimbalzi su massimi decrescenti.

Infatti, dopo il doppio top poco sotto 0,33 euro tra primavera e inizio autunno dello scorso anno, il titolo è sceso, con minimi intraday sotto 0,24 euro, buona risalita poco sopra 0,30 euro e attuale trend discendente tra 0,2720 e 0,2850 euro.

Possibile nuovo scatto positivo per Telecom Italia solo sopra 0,2860 euro, con supporti a 0,2650 e 0,26 euro e resistenze a 0,3060-0,3210 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: A2A, ENEL, INTESA SANPAOLO, UNICREDIT al rialzo e BRUNELLO CUCINELLI, IVECO, LEONARDO, TERNA al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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