Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianluigi Raimondi, Direttore ITForum.it e responsabile Bluerating Mercati (gruppo Bfc Media) con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.
Il Ftse Mib si sta riportando verso i massimi di periodo. Ci sono le condizioni per una rottura al rialzo?
Sul grafico del Ftse Mib ho tracciato una trendline che rappresenta una resistenza dinamica discendente, ma con bassissimo coefficiente angolare, quindi poco inclinata.
Questa trendline discendente si era originata all’inizio dello scorso anno e i punti di contatto sono all’inizio del 2022, a metà febbraio di quest’anno e adesso.
Ftse Mib: le attese per le prossime sedute
Al momento la suddetta trendline passa per 27.860 punti che diventano il vero spartiacque tra il proseguimento dell’uptrend in atto dalla seconda metà di ottobre scorso e l’inizio di un movimento correttivo che potrebbe diventare tendenziale.
Al di sopra dei 27.860 punti per il Ftse Mib possiamo indicare dei target a 28.215 e a 28.450/28.500 punti.
La mancata conferma del superamento dei 27.860 punti potrebbe innescare una correzione con obiettivi a 27.000 e a 26.260 punti e target successivi a 25.610 e a 25.000 punti.
La mia view sul Ftse Mib al momento è negativa e quindi temo un ritorno delle vendite, anche se spero di essere smentito.
Focus su STM e Telecom Italia
STM risale la china dopo il netto calo di ieri e si spinge in avanti anche Telecom Italia. Qual è la sua view su questi due titoli?
STM risale con decisione dopo aver testato a quota 42,5 euro il supporto statico di breve termine.
Il titolo potrebbe allungare ancora il passo e incrociare a 45,4 euro la media mobile a 21 sedute e poi oltrepassare il top da inizio anno a 46,9 euro e quindi spingersi fino ad area 47,5 euro. Un acquisto del titolo andrà corredato da uno stop loss a 42,5 euro.
Telecom Italia sta completando una piccola formazione triangolare, il cui vertice individuabile in zona 0,31 euro potrebbe rappresentare il punto di partenza di un nuovo uptrend.
In quest’ottica i prossimi obiettivi al rialzo sono individuabili a 0,324 euro prima e poi a 0,35/0,365 euro, con stop loss a quota 0,3 euro.
L’analisi di Stellantis e Ferrari
Cosa può dirci in merito al recente andamento di Stellantis e Ferrari e quali strategie ci può suggerire per entrambi?
Ferrari è tornato a correre e ha confermato il superamento di un’importante resistenza statica di lungo termine a quota 248 euro.
Il titolo prosegue nell’uptrend in atto dalla seconda metà di giugno scorso e al rialzo, previo un possibile movimento laterale di consolidamento di breve termine intorno ad area 250 euro, i prossimi target sono individuabili a 265/270 euro prima e poi sulla soglia dei 300 euro.
A chi volesse acquistare Ferrari suggerisco di fissare uno stop loss a 340 euro.
Stellantis sta salendo con decisione, proseguendo nell’uptrend iniziato nella seconda metà di ottobre scorso.
I principali indicatori tecnici sono un po’ tirati, quindi in ottica di breve non escludo un movimento laterale di consolidamento che sarebbe anche salutare.
Al rialzo i prossimi target potenziali per Stellantis li troviamo a 19,2 e a 20 euro, con stop loss a 17,3 euro, dove è posto il supporto statico/ex resistenza di medio-lungo termine.
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?
Poste Italiane di recente ha confermato la tenuta della media mobile a 50 sedute che funziona da supporto dinamico ascendente che passa al momento a quota 9,8 euro.
Oggi il titolo ha incrociato al rialzo a 10,10 euro la media mobile a 21 sedute e questo a mio parere genera un segnale rialzista che potrebbe spingere i corsi a 10,3 euro la resistenza statica di breve termine.
Il titolo potrebbe poi allungare il passo verso i 10,5 euro prima e i 10,75 euro dopo, con successivo approdo in area 11 euro e stop loss a 9,8 euro.