Ftse Mib: rialzo inizia a vacillare? Intesa o Unicredit buy?

Il Ftse Mib nel breve dovrà superare gli ultimi top per poter assistere a una prosecuzione del rally.

Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito prtrading.

Il Ftse Mib ha aggiornato i massimi di periodo, arrivando a lambire la soglia dei 32.000 punti per poi frenare un po’. Quali le attese nel breve?

Dopo una settimana di continuazione del trend positivo in atto, proprio nell’ultima seduta una apertura in gap up, con un nuovo massimo seguito da una discesa poco sopra il minimo di giornata, fa pensare a delle prime crepe nel rialzo di Piazza Affari.

Ftse Mib: le attese per le prossime sedute

Nel breve, quindi, attenzione alla perdita dei 31.698 punti del Ftse Mib, massimo e chiusura della seduta dello scorso giovedì, nonché chiusura del gap up di cui sopra, sotto cui spazio verso la chiusura del gap up precedente e la media a 12 periodi giornalieri, in zona 31.375-31.165 punti circa.

Possibile un’eventuale estensione delle vendite in area 30.920-30.865 e 30.740 e sui forti supporti della media a 50 daily e della media a 12 settimanale intorno a 30.545 punti, la cui tenuta dovrebbe favorire una pronta ripresa dei corsi.

Viceversa, ovviamente, solo sopra il massimo dell’anno a 31.945 punti di Ftse Mib, potremo assistere alla prosecuzione del rally quasi verticale in atto, con obiettivi oramai vicini i minimi mensili di gennaio e febbraio del lontano 2008, fra 32.140 e 32.540 punti.

La view su Unicredit e Intesa Sanpaolo

Unicredit e Intesa Sanpaolo offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo. Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Unicredit è in chiaro trend rialzista, con le fasi correttive che rimbalzano su supporti giornalieri, recenti correzioni su minimi crescenti e con presente ennesimo massimo relativo, per altro senza riuscire a superare un importante livello di prezzo intero. Infatti, i minimi e massimi crescenti caratterizzano la salita in corso, con recente top a 30,01 euro e chiusura a 29,79 euro.

Sopra 30,05 euro si può pensare a una nuova spinta rialzista per Unicredit, con supporti a 28,95 e 28,42 euro e resistenze a 31,55 e 32,83 euro.

Intesa Sanpaolo era in dinamica ascendente di medio periodo, caratterizzata da minimi e massimi crescenti, sino al recente tentativo di superare un livello di prezzo importante, fallito con la presente fase correttiva, dopo un rimbalzo su un massimo decrescente.

In concreto il trend positivo ha formato una nuova serie di massimi, con recente falsa rottura rialzista dei 2,90 euro, un top a 2,957 euro e attuale correzione in zona 2,86-2,82 euro.

Un nuovo impulso rialzista sarà confermato da Intesa Sanpaolo solo sopra 2,86 euro, con supporti a 2,72-2,66 euro e prossime resistenze a 3,05 e 3,20 euro.

Focus su STM e Telecom Italia

STM e Telecom Italia hanno chiuso in positivo l’ultima seduta della scorsa settimana. Cosa può dirci di questi due titoli?

STM finge la rottura rialzista di un importante e psicologico livello di prezzo intero lo scorso luglio 2023, dal quale parte la recente fase correttiva, seguita da un rimbalzo su un massimo decrescente e la presente discesa, costituita peraltro da successione di rimbalzi su minimi crescenti e ulteriori vendite, in attesa di una maggiore direzionalità.

In concreto, dopo la falsa rottura rialzista dei 50 euro, abbiamo assistito a una forte discesa sino alla tenuta dei 35 euro di ottobre, dalla quale STM ha invertito la tendenza negativa, con sparata verso i 47 euro e attuale oscillazione altalenante in zona 38,60-43,20 euro circa, con ultima chiusura a 42,56 euro.

Sopra 43,30 euro ci sarà una ulteriore risalita dei corsi per STM, con supporti a 41,30 e 40,30 euro e resistenze a 46,30-48,30 euro.

Telecom Italia dopo il duplice massimo tra marzo e ottobre 2023, ha intrapreso una profonda discesa, con falsa rottura ribassista di un livello di prezzo relativo e recente ripresa, con presente ritorno dei venditori in una fase laterale ribassista, caratterizzata da rimbalzi su massimi decrescenti.

Infatti, dopo il doppio top poco sotto 0,33 euro tra primavera e inizio autunno dello scorso anno, Telecom Italia è scesa, con minimi intraday sotto 0,24 euro, buona risalita poco sopra 0,30 euro e attuale trend discendente tra 0,2628 e 0,2814 euro circa.

Possibile nuovo scatto positivo per Telecom Italia solo sopra 0,2860 euro, con supporti a 0,2650 e 0,26 euro e resistenze a 0,3060-0,3210 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase? A quali consiglia di guardare ora?

Monitorare con attenzione: BANCA BPM, DIASORIN, HERA, al rialzo e BANCA GENERALI, IVECO GROUP, MEDIOBANCA, POSTE ITALIANE al ribasso.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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