Ftse Mib: rischioso entrare ora. Focus su Unicredit e Intesa

Il Ftse Mib prova ad accumulare sull'ultimo livello di Fibonacci invertito: quali i possibili sviluppi?

Di seguito riportiamo l’intervista a Stefano Sabetta, Analyst cooperator Ortex, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib ha continuato a consolidare nelle ultime giornate. Si aspetta nuovi sviluppi direzionali nel breve?

Probabilità orientate verso l’accumulo per il Ftse Mib che continua in una tonica fase laterale di breve.

Importante è, a questo punto, la chiusura del mese, nel senso che se l’indice dovesse chiudere vicino ai massimi (ricordiamo che si prende a riferimento il contratto future con scadenza dicembre) in questo caso tutto farebbe pensare ad un tentativo di accumulo appena sotto la resistenza.

Viceversa, si riaprirebbe lo scenario di possibile debolezza e da monitorare diventerebbero i supporti.

Ftse Mib: quali le attese nel breve?

Il livello da tenere d’occhio in caso di inversione è quota 23.135 punti, che costituisce il ritorno sotto i livelli di trading range che hanno tenuto ingabbiato il nostro indice dal 2008. Lo scenario, tuttavia appare costruttivo.

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Anche per il Dax sarà importante monitorare i livelli di chiusura del mese e c’è da notare che sia il Ftse Mib che l’indice tedesco, insistono con le rispettive quotazioni appena sotto il 61,8 % del Fibonacci reversal, calcolato prendendo i massimi relativi di gennaio 2022 con i minimi di luglio.

In sintesi, lo scenario appare interessante, ma posizionarsi su questi livelli è una scommessa, perchè significa puntare sulla rottura della resistenza di medio termine.

Focus su Unicredit e Intesa Sanpaolo

Unicredit e Intesa Sanpaolo offrono spunti interessanti sugli attuali livelli di prezzo. Quali indicazioni ci può fornire per entrambi?

Sicuramente interessanti i bancari, alla luce di quanto appena descritto nella precedente domanda.

Difficile, per il nostro listino, ipotizzare un Ftse Mib interessante senza avere una configurazione tonica dei bancari principali.

Unicredit in particolare ha dato vita a un bel movimento e soprattutto alla luce dei conti trimestrali sembra voglia portarsi al test dell’area di resistenza compresa tra 13,53 e 14 euro.

Anche Intesa Sanpaolo appare tonico e con notevole spazio di risalita, ma suggeriamo di non entrare sulla forza, visto che il titolo, al pari del Ftse Mib, è giunto su resistenze importanti.

Meglio attendere nuove fasi di debolezza e rientrare dopo un nuovo test dei supporti, individuabili in area 11 euro per Unicredit e a ridosso di quota 1,94 euro per Intesa Sanpaolo.

Meglio Snam o Terna?

Nel settore utility, chi sceglierebbe tra Snam e Terna? Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Dal punto di vista tecnico, Snam e Terna sono due titoli abbastanza simili e se proprio si dovesse scegliere, punteremmo sul secondo.

Terna ha provato un primo affondo all’area di resistenza a 7,45 euro, mentre il supporto da non perdere passa a 7,14 euro.

La situazione sulle utilities è del tutto sovrapponibile al listino generale e tanto per Snam quanto per Terna, entrare a questi livelli è una scommessa di rottura del livello di resistenza che per Terna, come detto prima è a 7,45 euro, e per Snam a 4,9 euro.

Preferiamo riconsiderare Terna a 7,14 euro e Snam e a 4,74 euro.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase e a quali consiglia di guardare ora?

Interessante torna Buzzi Unicem che si è portato nuovamente sopra un livello di resistenza in area 17,70 euro.

Positiva sarebbe la chiusura sopra questa soglia, mentre da non perdere è il supporto a 16,57 euro, da dove il titolo ha fatto partire l’impulso rialzista di novembre.

Ipotizzabile per Buzzi Unicem una fase di consolidamento per poi proseguire la salita verso area 19,42 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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