Al termine di una giornata in cui le vendite hanno dominato la scena a Piazza Affari, tra le mid cap si è messa in evidenza GVS.
Il titolo si è mosso in controtendenza, conquistando la prima posizione nel paniere di riferimento.
GVS svetta nel paniere delle mid cap
Dopo due sessioni consecutive in calo e dopo aver ceduto mezzo punto percentuale ieri, GVS oggi ha messo a segno un bel progresso.
A fine giornata, infatti, il titolo si è fermato a 6,14 euro, con un rialzo del 2,33% e volumi di scambio vivaci, visto che sono passate di mano oltre 180mila azioni, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 130mila.
GVS: investimento in nuova linea di produzione
Ieri a mercato aperto, GVS ha annunciato l’investimento in una nuova linea di produzione di membrane innovative per i sistemi di elettrolisi alcalina dell’acqua destinati alla produzione di idrogeno verde.
La nuova membrana è stata sviluppata negli ultimi anni da GVS utilizzando una tecnologia alternativa rispetto a quella attualmente offerta sul mercato da AGFA, al momenti unico fornitore mondiale di membrane di alta qualità per queste applicazioni.
Il nuovo impianto sarà installato presso la sede GVS a Zola Pedrosa (Bologna) e avrà una capacità equivalente di 4GW/anno di capacità di un elettrolizzatore per la produzione di idrogeno verde.
GVS sta pianificando un investimento per il nuovo impianto di 4 milioni di euro, tra il 2024 e il 2025, potenzialmente finanziato in parte da risorse dell’Unione Europea, dato l’allineamento con le politiche di transizione ecologica e la strategia sull’idrogeno dell’UE.
La nuova membrana è già stata testata con alcuni clienti, che hanno confermato le prestazioni superiori e l’affidabilità della soluzione di GVS.
Il lancio commerciale è atteso nel secondo semestre del 2025, mentre il primo contributo rilevante al fatturato di GVS è previsto a partire dal 2026, come consuetudine per i nuovi progetti GVS che hanno tempi di commercializzazione piuttosto lunghi.
GVS: l’analisi di Equita SIM
Secondo gli analisti di Equita SIM, è difficile al momento commentare le potenziali implicazioni in termini di fatturato/EBITDA, che dipenderanno dalla domanda effettiva di elettrolizzatori per idrogeno verde a lungo termine e dallo sviluppo di tecnologie alternative.
Tuttavia, la notizia evidenzia come l’azienda sia pronta a riaccelerare lo scouting di nuove applicazioni e nicchie di mercato, dopo la disruption (anche a livello di R&D) provocata dal Covid.
Questo è stato storicamente il motore della solida crescita del top-line a lungo termine di GVS e della sua alta redditività.
GVS sta trattando ad un multiplo enteprise value/EBITDA 2024-2025 di 12,5-10 volte e a 23-17 volte quello prezzo-utili adjusted, non lontano dal fair value di Equita SIM, basato su una dinamica di crescita del fatturato del 5% e del 6% nel 2024-2025 e su un’espansione del margine EBITDA rispettivamente di 180 e di 300 punti nel 2024 e nel 2025.
Gli analisti di Equita SIM mantengono una view cauta su GVS, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 6,6 euro.
GVS: la view di Mediobanca
Prudenti anche i colleghi di Mediobanca Research che oggi hanno reiterato il rating “neutral”, con un target price a 6,2 euro.