Risparmio, ecco 3 consigli per non accumulare liquidità e guadagnare

Accumulare liquidità potrebbe non essere più la scelta migliore nella gestione dei risparmi, ecco i consigli degli esperti

Con l’avvicinarsi dei primi tagli ai tassi BCE, l’accumulo di liquidità perde di appeal e rischia di diventare una zavorra per i risparmiatori. Con la riduzione dei tassi infatti la redditività della liquidità calerebbe in modo significativo, esponendo i risparmiatori a rischi di deterioramento delle riserve, ecco perché gli esperti suggeriscono di investire le proprie risorse in altri asset di carattere difensivo.

Pro e contro della liquidità

Il denaro contante è un asset di investimento, al pari di obbligazioni, azioni e altre risorse e se in alcuni momenti può rappresentare una risorsa ottimale, in particolare di fronte a tassi d’interesse sui depositi elevati, in altri momenti può non essere tanto vantaggioso.

La liquidità offre una vasta gamma di pro e contro che l’investitore e il risparmiatore devono avere presenti affinché possano gestire al meglio il proprio denaro.

Partiamo dai lati positivi dell’accumulo di liquidità. Il primo vantaggio è rappresentato dalla sicurezza finanziaria, la liquidità è infatti pronta all’uso, e può essere utilizzata per affrontare spese di ogni tipo. Gli esperti a tale proposito, consigliano di mantenere una certa quota di liquidità sempre disponibile, per poter affrontare spese o investimenti improvvisi.

L’accumulo di liquidità consente quindi di affrontare con maggiore flessibilità momenti di incertezza finanziaria ed economica, soprattutto di fronte a scenari in cui i mercati finanziari sono particolarmente volatili.

Di contro tuttavia, la liquidità soffre profondamente l’inflazione elevata, che erode e usura i depositi di liquidità. Detto più semplicemente, con l’aumentare dei prezzi cala il potere d’acquisto. Il principale svantaggio dell’accumulo di liquidità è che questa, a meno di nuove iniezioni, non aumenta, in altri termini non produce rendimenti, ma allo stesso tempo è soggetta a deterioramento.

A bilanciare il deterioramento del potere d’acquisto, causato dall’inflazione, vi sono i tassi d’interesse bancari, che, negli ultimi anni sono cresciuti in modo significativo per effetto della strategia della BCE di contrastare l’inflazione spingendo l’accumulo di denaro e non l’emissione di valuta. Tale beneficio tuttavia, in vista di possibili tagli al tasso d’interesse, potrebbe perdere di intensità.

Le 3 migliori opportunità per la gestione dei risparmi

Se l’accumulo di liquidità da un lato offre vantaggi in termini di sicurezza e flessibilità, dall’altro rappresenta un rischio soprattutto in momenti di inflazione elevata, e in questo senso, per proteggere i risparmi dall’usura del tempo, gli esperti continuano a suggerire strumenti di investimento come le obbligazioni.

Negli ultimi anni tuttavia, sono emerse nuove realtà e asset, come i fondi comuni di investimento, i conti deposito a termine, i cui volumi sono cresciuti esponenzialmente soprattutto in periodo COVID e post COVID, raggiungendo e superando ampiamente i 6.000 miliardi di dollari.

L’opinione degli esperti

Secondo l’ultimo report di Capital Group, uno delle più grandi e antiche società di investimento al mondo, gli investitori dovrebbero chiedersi se ha ancora senso accumulare liquidità elevata.

La società di investimento osserva che lo scenario macro economico è profondamento mutato negli ultimi anni, e, al fronte di un rallentamento dell’inflazione e dell’avvicinarsi dei primi tagli al tasso d’interesse, sia in Europa che negli USA, i benefici di una liquidità elevata potrebbero diminuire.

Più precisamente, ad inizio aprile 2024 i tassi d’interesse bancario sono ai massimi storici per quanto riguarda l’Europa, e tali tassi voluti dalla BCE permettono di rendere vantaggioso l’accumulo di liquidità, tuttavia, con l’avvicinarsi dell’inflazione al target del 2% e la possibilità di imminenti tagli al tasso d’interesse, l’accumulo di liquidità potrebbe perdere di appeal.

Tre consigli degli esperti

Analizzando i vari cicli di rialzi che hanno interessato i mercati, in particolare il mercato statunitense, dagli anni 80 ad oggi, è possibile individuare alcuni modelli di riferimento, utili a delineare al meglio le strategie di investimento nella gestione dei risparmi.

La prima osservazione fatta dagli esperti è che i rendimenti di liquidità diminuiscono rapidamente con la fine dei rialzi. Se si guarda ai rendimenti del J.P. Morgan Cash Index USD (a tre mesi), si può osservare una diminuzione del 2,2% diciotto mesi dopo l’ultimo rialzo della Federal Reserve. Questo, avviene perché, secondo gli esperti, le banche centrali tagliano i tassi rapidamente quando l’inflazione diminuisce mentre li aumentano lentamente quando l’inflazione aumenta. In generale i tagli avvengono più rapidamente dei rincari per contrastare potenziali rallentamenti economici.

Questi tagli tuttavia, si riflettono direttamente sui rendimenti di liquidità, ovvero su quegli strumenti finanziari a tasso variabile, quali possono essere depositi a termini e obbligazioni.

La seconda osservazione fatta dagli esperti è che, generalmente, dopo un ciclo di rialzi, le obbligazioni più solide, con un rating elevato, tendono ad offrire rendimenti maggiori rispetto agli investimenti in liquidità. In un periodo di circa tre anni, è stato osservato che, le obbligazioni di alta qualità, con rating elevati, hanno generato in media un rendimento complessivo del 32%, mentre gli investimenti di liquidità hanno generato un rendimento del 16%.

La terza osservazione fatta fagli esperti è, nell’ultimo trimestre del 2023 si è registrato un significativo rally dei mercati obbligazionari che ha portato ad una flessione dei Treasury USA di circa 100 punti base in poche settimane. Tuttavia, nonostante il momento aureo delle obbligazioni sia ormai passato, per gli esperti di Capital Group, non mancano nuove opportunità derivanti dalle obbligazioni.

In generale, osservano in Capital Group, le obbligazioni risultano nettamente migliori rispetto alla liquidità, in particolare nell’ultimo triennio.

Perché preferire le obbligazioni agli investimenti in liquidità

Preferire le obbligazioni alla liquidità è una scelta conveniente e strategica che, per gli esperti, oggi è più importante rispetto al passato per diverse ragioni.

In primis, le strategie di investimento di carattere difensivo, hanno assunto oggi un ruolo predominante, più incisivo che in passato, e questo perché, nell’attuale panorama macro economico, è ancora vivo e presente un significativo rischio determinato dalla possibilità di una recessione, dalle tensioni geopolitiche e dall’instabilità legata alle varie elezioni politiche.

In questo clima di costante incertezza, gli investitori vedono nelle strategie difensive e conservative, la soluzione ideale per tutelare i propri portafogli di investimento e in quest’ottica, le obbligazioni rappresentano una delle storiche risorse di salvaguardia.

Inoltre, le attuali condizioni di mercato offrono elevate possibilità di rendimento da obbligazioni, più precisamente i tassi correnti sono ancora vicini ai massimi decennali, pertanto, anche se i rendimenti obbligazionari sono in calo, sono comunque ancora molto elevati.

Inoltre, se le banche centrali, in particolare la BCE dovesse decidere di tagliare i tassi d’interesse, a risentirne sarebbe soprattutto la liquidità, mentre le obbligazioni godrebbero di un ulteriore vantaggio. Con rendimenti leggermente più bassi e quotazioni crescenti.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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