Sanzioni economiche, inflazione e fuga di capitali potrebbero spingere la Russia nella peggior crisi economica dai tempi del crollo dell’Unione Sovietica. L’Ucraina potrebbe invece ricevere un cospicuo pacchetto di aiuti economici dalla Banca Mondiale.
PIL Russia giù a picco nel 2022
La decisione di invadere l’Ucraina potrebbe costare carissima alla Russia. Alexei Kudrin (Ministro delle Finanze di Mosca tra il 2000 e il 2011 e ora presidente dell’omologa della Corte dei Conti nell’ordinamento italiano) ha dichiarato all’agenzia di stampa statale RIA Novosti che le stime ufficiali sul PIL del 2022, attualmente sotto revisione, potrebbero assestarsi su un calo superiore al 10%. Le precedenti previsioni del governo russo erano per un progresso del 3% dopo il +4,7% del 2021. Una fonte vicina all’esecutivo di Mosca ha riferito a Reuters che il Ministero dell’Economia stima la contrazione del PIL nella forchetta 10-15 per cento.
Russia: contrazione record da inizio anni ’90
Se la flessione fosse del 10% si tratterebbe dalla peggiore performance dal -12,6% del 1994. Ma se il calo arrivasse al 15% sarebbe il minimo dall’inizio della serie storica della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, inferiore anche al -14,5% del 1992, ovvero gli anni di crisi successivi alla caduta dell’Unione Sovietica. A fine marzo un sondaggio condotto da Reuters tra gli analisti ha dato come risultato un calo del 7,3% del PIL con inflazione al 24% (la più alta dal 1999). Per la Banca Mondiale invece il PIL della Russia scenderà dell’11,2% quest’anno.
Banca Mondiale eroga altri aiuti per l’Ucraina
L’Ucraina invasa dalle truppe di Mosca potrebbe invece beneficiare di un consistente pacchetto di aiuti da parte della Banca Mondiale. Il presidente David Malpass ha comunicato oggi da Varsavia che l’istituto basato a Washington sta preparando un nuovo supporto finanziario da 1,5 miliardi di dollari, dopo i 923 milioni concessi il mese scorso con un finanziamento d’urgenza. La Banca Mondiale prevede di fornire aiuti complessivi per 3 miliardi di dollari, pari a quasi il 2% del PIL dell’Ucraina nel 2020.
(Simone Ferradini)