Anche la seduta odierna si è conclusa in negativo per Saras che dopo l’affondo di ieri ha continuato a perdere terreno, scendendo in controtendenza rispetto al Ftse Italia Mid Cap.
Saras ancora venduto a Piazza Affari
Il titolo ieri è stato bersagliato dalle vendite, lasciando sul parterre quasi il 10% del suo valore, e oggi è sceso ancora.
A fine seduta Saras è stato fotografato a 1,466 euro, con un ribasso dell’1,94% e oltre 10,5 milioni di azioni passate di mano, ben sopra la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 7 milioni.
Saras: nessun disimpegno di Angelo Moratti
Il titolo è rimasto sotto la lente dopo che ieri Angelo Moratti, azionista di Saras tramite Angel Capital Management, ha reso noto che il finanziamento con Bank of America è funzionale alla prosecuzione della strategia di investimento di Angel Capital Management.
Si ribadisce inoltre la piena fiducia in Saras e nelle sue prospettive e ACM non ha quindi posto in essere alcuna una strategia di disimpegno rispetto a Saras.
Saras: Equita spiega i motivi dell’affondo di ieri
Gli analisti di Equita SIM ritengono che l’affondo accusato dal titolo ieri, oltre allo sconto del piazzamento di Bank of America, sia stato motivato anche dalla recente sovraperformance di Saras rispetto ai competitors, ossia alle società integrate oil europee e ai raffinatori statunitensi.
Saras: scorte diesel al top da giugno 2021
Equita SIM evidenzia intanto che l’accumulo di scorte di diesel in Europa è ai massimi dal giugno 2021 e la recente correzione del crack del diesel a 30-35 dollari al barile, da gli oltre 50 dollari, potrebbero continuare a pesare sul titolo a breve termine.
Gli esperti della SIM milanese ritengono che l’accumulo di scorte sia legato all’imminente avvio dell’embargo sui prodotti raffinati russi del 5 febbraio.
Non cambia nel frattempo la view degli analisti che su Saras mantengono una view cauta, con una raccomandazione “hold” e un prezzo obiettivo a 1,3 euro.