A Piazza Affari la mattinata è stata vissuta all’insegna della volatilità da Telecom Italia che, dopo un crollo iniziale è riuscito a risalire la china, azzerando le perdite e virando persino in positivo.
Telecom Italia crolla in avvio e poi recupera in maniera grandiosa
Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un calo di quasi tre punti percentuali, scendendo per la terza giornata di fila, oggi ha subìto un affondo nelle battute iniziali.
Telecom Italia, infatti, ha toccato un minimo intraday a 0,3658 euro, accusando una flessione di quasi il 7,5%, salvo poi recuperar miracolosamente.
A dispetto dell’andamento ancora debole del Ftse Mib, che si mantiene poco sotto la parità, Telecom Italia si presenta ora a 0,3989 euro, con un rialzo dello 0,99% e oltre 72,5 milioni di azioni passate di mano fino a ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a a circa 165 milioni.
Telecom: nessun diritto di veto per KKR su Open Fiber
A tenere banco sono sempre le indiscrezioni di stampa che contribuiscono a manenere alta l’attenzione su Telecom Italia.
Il Sole 24 Ore riporta un articolo che risponde nella sostanza ai dubbi posti ieri da La Stampa sull’esistenza di un diritto di veto da parte di KKR sull’operazione rete Unica e Open Fiber.
Secondo l’articolo, molto strutturato, KKR possiede un’opzione put con un rendimento garantito in caso di scostamenti nel raggiungimento dei target di piano di FiberCop.
Non avrebbe invece un diritto di veto a operazioni che creino valore (il riferimento implicito è chiaramente all’integrazione con Open Fiber), opzione che secondo KKR andrebbe comunque discussa solo a valle della separazione della rete.
Telecom: entro metà marzo risponderà a KKR. Vivendi e CDP contro
L’articolo indica anche che il CdA di Telecom Italia intende rispondere alla proposta di KKR per metà marzo, dopo aver comparato il progetto del fondo USA con il piano industriale che sarà approvato il 2 marzo.
Sempre secondo l’articolo del Sole 24 Ore, Vivendi e CDP sarebbero contrarie all’offerta di KKR come oggi prospettata, visti i valori di carico decisamente più elevati.
Telecom Italia al vaglio di Equita SIM
Per gli analisti di Equita SIM si tratta di indicazioni positive per il titolo Telecom Italia che ieri aveva sofferto, oltre alle indiscrezioni sui target di piano, per il rischio di un blocco all’operazione di separazione della rete attivato dai diritti di veto di KKR.
Non cambia intanto la view su Telecom Italia, con gli analisti di Equita SIM che mantengono un atteggiamento improntato alla cautela, confermando la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 0,32 euro.