Tenaris affonda: ottimi conti, ma guidance delude. Che fare?

Tenaris colpito dai ribassisti dopo la trimestrale, ma a preoccupare non sono i conti passati, bensì quelli futuri.

Seduta ad alta tensione per Tenaris, colpito da un violento sell-off che lo fa piombare nelle retrovie del Ftse Mib e precisamente nella penultima posizione del paniere delle blue chip.

Tenaris colpito da forti sell

Il titolo non più tardi di ieri aveva guadagnato un punto e mezzo percentuale e oggi ha aperto gli scambi appena sopra la parità, per poi rotolare rovinosamente verso il basso.

Negli ultimi minuti Tenaris passa di mano a 12,545 euro, con un affondo del 4,67% e volumi di scambio vivaci visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 5,9 milioni di azioni, già ben al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 3,5 milioni.

Tenaris: i risultati del 1° trimestre

Il titolo crolla dopo che la società ha diffuso i conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto pari a 1,129 miliardi di dollari, in forte rialzo del 124% rispetto allo stesso periodo del 2022, anche grazie ad un maggior contributo della partecipata ad equity Ternium e minori ammortamenti.

Il fatturato è salito del 75% a 4,141 miliardi di dollari, l’Ebitda si è attestato a 1,477 miliardi di dollari e il risultato operativo è balzato del 179% a 1,351 miliardi.

La posizione di cassa netta è stata pari a 1,736 miliardi, contro i 921,27 milioni di fine 2022, mentre il free cash flow è aumentato a 803 milioni.

Tenaris: focus sull’outlook 2023

Quanto all’outlook per il 2023, Tenaris prevede un graduale calo del fatturato e margini per il resto dell’anno, in quanto l’aumento del fatturato nell’emisfero orientale è più che compensato dal calo dei prezzi e marginale riduzione dell’attività di drilling negli Stati Uniti.

Inoltre, ulteriori investimenti in progetti di pipeline in Argentina saranno soggetti ad alti livelli di incertezza che riflettono l’attuale situazione economica e politica.

Dall’altra parte, il flusso di cassa operativo dovrebbe continuare ad aumentare durante l’anno. Equita SIM fa sapere che le sue stime e quelle di consensus già assumono un calo sequenziale dell’EBITDA durante il 2023, ma sarà importante capire la velocità del calo anche alla luce della riduzione dei prezzi.

Tenaris: il commento di Equita SIM

Commentando i risultati del primo trimestre, gli analisti di Equita SIM evidenziano che Tenaris ha riportato un EBITDA del 6% superiore alle sue attese.

I risultati hanno beneficiato di maggiori volumi che hanno più che compensato prezzi in leggero calo sequenziale.

I margini inoltre hanno beneficiato del calo del costo per le materie prime ed energia, oltre ad un miglior assorbimento dei costi fissi grazie a maggiori volumi.

Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Tenaris conferma una strategia improntata alla cautela, con un rating “hold” e un prezzo obiettivo a 19 euro.

Tenaris: la view di Bca Akros e di Mediobanca

Bullish invece il giudizio di Banca Akros che oggi ha rinnovato l’invito ad acquistare Tenaris, con un target price a 22 euro.

Gli analisti definiscono buoni e oltre le stime i conti del gruppo, pur evidenziando che i ricavi e i margini scenderanno nei prossimi trimestri.

A puntare sul titolo è anche Mediobanca Securities che ha un rating “outperform”, confermato dopo la sorprendente trimestrale.

Le indicazioni oltre le stime per il free cash flow dovrebbero essere di sostegno per un dividendo più alto.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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