Terna soffre, Snam meno. Nuove ipotesi di fusione: le attese

Terna e Snam hanno chiuso gli scambi in calo, per nulla supportati dalle parole del Ministro Colao. Ecco che ha detto e cosa si aspettano gli analisti.

La conclusione positiva del Ftse Mib, che dopo una giornata fiacca è riuscito a strappare un piccolo segno più nel finale, non è stata di alcun aiuto per le utility.

Terna maglia nera tra le utility

I protagonisti del comparto hanno chiuso tutti gli scambi in rosso e indossare la maglia nera è stato Terna che,dopo aver ceduto quasi due punti e mezzo percentuali ieri, ha proposto un copione identico oggi.

Il titolo si è fermato a 7,882 euro, con una flessione del 2,33% e quasi 5 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 5,2 milioni. 

Snam si difende meglio di Terna

Meno pesante il bilancio di Snam che, reduce da due sessioni in calo, dopo aver chiuso quella di ieri con un ribasso di quasi un punto percentuali, oggi ha mostrato un andamento simile.

Il titolo è stato fotografato al close a 5,294 euro, con una correzione dello 0,94% e oltre 5,4 milioni di azioni trattate, ben sotto la media mensile pari a circa 9 milioni.

Terna e Snam ignorano calo tassi BTP

Terna e Snam, al pari delle altre utility, non hanno beneficiato oggi del movimento favorevole dei tassi.

Lo Spread BTP-Bund è sceso leggermente e ha chiuso in calo dello 0,37% a 159,6 punti base, mentre gli acquisti sui BTP hanno portato ad un movimento più deciso al ribasso dei tassi, con il rendimento del decennale in flessione del 2,32% al 2,357%.

Terna e Snam: il Ministro Colao torna a parlare di una rete unica

Terna e Snam intanto sono finiti sotto la lente del mercato, sulla scia di alcune indicazioni di stampa.   

Come riportato dai quotidiani, Vittorio Colao, attuale ministro per la transizione digitale, ha commentato ieri al margine di un intervento ad una conferenza di Pwc, che una potenziale rete unica, costituita dall’unione di Terna e Snam, avrebbe senso a patto che sia pro-concorrenza e non alteri le dinamiche di mercato.

Terna e Snam: per Equita un deal tra le 2 società avrebbe senso

Secondo Equita SIM, un’operazione di fusione tra le due società potrebbe avere senso in termini di razionalizzazione degli investimenti, con i flussi di cassa di Snam, che ha assets più maturi nel contesto della transizione energetica, per finanziare gli investimenti Terna, focalizzati su rinnovabili ed elettrificazione, e nell’ottica del mantenimento del controllo complessivo sulle reti da parte del Governo.

In una operazione eventuale, potrebbe configurarsi un potenziale beneficio per Snam, considerati i premi attuali: circa il 30% per Terna e circa il 20% per Snam, in linea con il settore europeo che vede Terna, Elia e National Grid a premio su Snam, Italgas ed Enagas.

Terna e Snam: attese e strategie degli analisti

Equita SIM evidenzia che il commento del Ministro Colao, al momento, sembra tuttavia di carattere generico, da verificare se supportato da eventuali programmi governativi.

In attesa di novità su questo fronte, gli analisti della SIM milanese ribadiscono la raccomandazione “buy” su Terna, con un prezzo obiettivo a 7,9 euro e lasciando invariato il rating “hold” per Snam, con un target price a 5,3 euro.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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