Draghi illustra misure anti Covid: si torna alla DAD? Novità

Draghi in conferenza stampa risponde alle domande sulle nuove misure anti covid. Noi facciamo il punto della situazione! Le novità!

Nella giornata di ieri, 10 gennaio 2022, il Presidente del consiglio, Mario Draghi ha illustrato attraverso una conferenza stampa le nuove misure anti covid 19, diverse rispetto al passato. Il Presidente ha poi affrontato il tema della scuola e della DAD.

Ha, invece, evitato di rispondere alle domande in merito alla permanenza nei prossimi anni come Presidente del consiglio, senza nemmeno andare nel dettaglio delle maggioranze e delle opposizioni che eventualmente si verrebbero a creare.

Secondo il Presidente Draghi le nuove misure anti covid sono diverse rispetto al passato, poiché i dati raccolti fino ad ora dimostrano che non è necessario chiudere tutto. L’economia deve andare avanti, così come deve andare avanti la scuola.

Secondo Draghi non ha senso chiudere la scuola, mentre tutto il resto è aperto. Ed è comprensibile. I ragazzi sono stati liberi fino ad ora di gironzolare da una casa all’altra, a festeggiare, senza controllo e senza mascherina, per poi passare il resto delle vacanze in isolamento oppure in quarantena.

Mentre, tantissimi nodi rimangono ancora irrisolti, come l’uso della mascherina Ffp2, la crescita dei contagi e l’auto sorveglianza, ad esempio, l’unico passaggio chiaro riguarda i non vaccinati, i no vax, che sono stati individuati come unica causa del problema.

Se ancora ci troviamo in questa situazione, la colpa è solo di chi non vuole vaccinarsi. Le autorità hanno sempre detto, fino allo sfinimento, che il vaccino non immunizza, ma riduce le ospedalizzazioni, il che non vuol dire non contagiarsi, significa ammalarsi ma con sintomi lievi o da asintomatici.

È sempre stato detto, allo sfinimento, che l’obiettivo del vaccino è quello di ridurre il coronavirus ad una mera influenza che, come tale, non riduce il paziente al ricovero o alla terapia intensiva.

Ma siccome il coronavirus è una malattia virale mortale, anche con il vaccino ci possono essere dei casi in cui si possa sviluppare una sintomatologia grave, ma solo se ci si trova in presenza di un soggetto con patologie pregresse.

Ma purtroppo la gente non vuole capire ed imperterrita continua a credere alle fake news che circolano in rete.

Il Presidente Draghi in merito al ritorno a scuola e alla DAD ha poi ribadito con queste parole:

“Vogliamo essere cauti, ma vogliamo minimizzare gli effetti economici, sociali e sui ragazzi e le ragazze. La scuola è fondamentale per la nostra democrazia, va tutelata e protetta.”

Cosa vorrebbe dire? Il Presidente Draghi, in accordo con il Ministro Patrizio Bianchi, ha intenzione di continuare a perseguire la linea della ripresa economica, perciò non ha senso chiudere tutto, non ha senso chiudere le scuole quando tutto il resto è aperto.

Non ha senso chiudere le scuole se poi i ragazzi sono liberi di andare altrove. Sempre secondo il Presidente Draghi, la scuola per il momento è il luogo più sicuro, grazie alle regole di distanziamento e all’obbligo delle Ffp2.

Alla fine della conferenza stampa, poi, il Presidente si scusa per non aver affrontato prima pubblicamente la questione decreti e di aver sottovalutato le aspettative che molti, cittadini e media, avevano. 

“C’è stata da parte mia una sottovalutazione delle attese che tutti avevano per quella conferenza stampa, per cui mi scuso e vi chiedo di considerare questo un atto riparatorio”

Conferenza Stampa Draghi: ci sarà un altro obbligo vaccinale?

Durante la conferenza stampa si è parlato, come era prevedibile, dell’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, una misura che sta facendo discutere tanti. Secondo Draghi la decisione è stata presa sulla base dei dati raccolti fino ad oggi.

I suddetti dati confermano che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi di finire in terapia intensiva e su intensiva, quindi, è necessario proteggere questa fascia d’età, anche chi attualmente non è d’accordo. Inoltre, proprio in questo momento le terapie intensive sono occupate per i due terzi da non vaccinati.

La circolazione del virus, in particolare della variante Omicron, mette in difficoltà gli ospedali, soprattutto a causa degli effetti che la variante provoca sulla popolazione non vaccinata.

Ad intervenire su questo argomento è stato anche il Coordinatore del Cts, Franco Locatelli, specificando che gli effetti della Omicron sui non vaccinati non sono quelli di una normale influenza, dire questo è inesatto.

Il Presidente Draghi poi sottolinea la necessità di ridurre il peso della popolazione non vaccinata sulle ospedalizzazioni, perché meno persone riempiranno le terapie intensive, più potremmo essere liberi di circolare.

“Ma occorre la ragione scientifica alla base delle decisioni”

Nessuna decisione, quindi, è stata presa per caso. 

Draghi e la mediazione con la maggioranza per le misure Covid

Il Governo ed il Presidente Draghi hanno dovuto cercare di trovare una mediazione con le altre forze politiche e, soprattutto, con la maggioranza, ma è concorde nel ribadire che quando si introducono dei provvedimenti di portata economica e sociale, si tende a puntare sull’unanimità.

Questi, sono dei provvedimenti che hanno un peso sull’intera vita sociale ed economica di tutti i cittadini e nessuno può esimersi nella non votazione. Il Presidente Draghi è convinto che tutti possiamo avere delle divergenze di opinioni, ma questo provvedimento è stato votato e deciso da tutti.

Tuttavia, il presidente Draghi non risponde a nessuna domanda in merito al Quirinale e alle tensioni della maggioranza. L’importante è che, nonostante la divergenza di vedute, ci sia però volontà di lavorare insieme e di arrivare a soluzioni condivise.

Fin quando ci sarà quella voglia, allora il governo continuerà ad andare avanti e a prendere le sue decisioni.

Draghi afferma la priorità della scuola in presenza

Durante la conferenza stampa Draghi è stato interrogato su un tema che sta a cuore tutti, in questo momento: la riapertura delle scuole. Secondo il Presidente Draghi la situazione adesso è molto diversa rispetto a prima delle vaccinazioni. 

L’economia ha fatto un balzo di oltre il 6% e le scuole dovranno rimanere aperte, come lo sono quelle dei grandi paesi europei. Nessuna decisione presa fino a questo momento sono risultate incoerenti con questa strategia. 

Quello che il governo vuole evitare è un ricorso generalizzato alla DAD; tuttavia, alcune scuole potranno ricorrere alla DAD se lo riterranno necessario. Il Presidente Draghi risponde alla domanda con queste parole:

“ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto”

Prima di ogni cosa, il governo avrà come priorità quello di eliminare gli effetti della disuguaglianza sociale tra gli studenti e questo può essere reso possibile solamente non introducendo la DAD. La didattica a distanza deve essere introdotta solamente come misura straordinaria di assoluta emergenza.

Non è una misura permanente. Inoltre, crea disuguaglianza sociale ed un impoverimento della cultura. Attualmente, i Comuni che hanno richiesto la chiusura e la didattica a distanza sono il 3,07%, quindi, si sta agendo in maniera responsabile anche riguardo la scuola.

Quindi, in conclusione, il piano del governo è improntato sulla convivenza con il coronavirus. Come hanno sempre detto, l’obiettivo della vaccinazione è proprio quello di riuscire a trasformare un virus letale a semplice influenza.

La speranza di tutti è che ci si possa arrivare presto.

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