Busta paga: aumento da 110 euro e il bonus da 500. Per chi!

È in arrivo un aumento diretto in busta paga da 110 euro ed un bonus - erogato una sola volta - da 500 euro. Un bel premio per alcuni lavoratori.

È in arrivo un aumento diretto in busta paga da 110 euro ed un bonus – erogato una sola volta – da 500 euro. Un bel premio per alcuni lavoratori. Ma perché arrivano questi importi? La risposta è molto semplice: è stata posta la firma sul rinnovo del contratto aziendale per i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato, per il periodo compreso tra il 2021 ed il 2023.

Le parti in causa posto la firma in calce al contratto nella serata di martedì 22 marzo 2022, a seguito dell’intesa che è stata sottoscritta da Agens e da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast confsal e Orsa ferrovie sul rinnovo del contratto nazionale della mobilità, per l’area ferroviaria. In altre parole dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori delle ferrovie. Grazie al contratto rinnovato vengono riconosciuti ai dipendenti degli aumenti direttamente in busta paga, che a regime arriveranno a 110 euro. A copertura del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 aprile 2022 viene riconosciuto un bonus dell’importo di 500 euro. Ma non è tutto: per premiare la professionalità e l’impegno dei lavoratori delle ferrovie nel corso del 2021, verrà riconosciuto un ulteriore bonus. Ma scopriamo di cosa di tratta.

Aumento e bonus direttamente in busta paga

Come abbiamo accennato in apertura il Gruppo Ferrovie dello Stato ha provveduto a rinnovare il contratto aziendale per il periodo 2021-2023. Tra le voci sicuramente più interessanti è previsto un aumento in busta paga, che a regime dovrebbe toccare 110 euro. Per coprire il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 aprile 2022 è prevista l’erogazione di un bonus una tantum pari a 500 euro. Ma le sorprese non finiscono qui.

L’azienda, volendo tener conto della professionalità e dell’impegno che i dipendenti hanno dimostrato nel corso del 2021 per assicurare tutti i servizi di mobilità, ha firmato un accordo per riconoscere un ulteriore bonus dell’importo di 850 euro, che potrà essere utilizzato in parte anche sotto forma di welfare aziendale.

Il nuovo contratto – spiegano le organizzazioni sindacali – che interessa circa 80 mila ferrovieri, compresi tutti gli addetti delle attività in appalto di ristorazione, pulizia e accompagnamento notte avrà decorrenza dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023. Per la parte economica è previsto un aumento al livello medio di 110 euro. Inoltre è prevista una tantum di 500 euro relativa all’anno 2021.

Come è articolato l’aumento in busta paga

A spiegare nel dettaglio come sia articolato l’aumento previsto in busta paga ci pensano direttamente le organizzazioni sindacali, attraverso una nota. Il contratto aziendale, appena rinnovato, prevede un aumento, direttamente in busta paga, di circa 200 euro l’anno o da utilizzare come welfare sanitario. Viene, inoltre, aumentata dell’1% la quota a carico dell’azienda che è destinata alla previdenza integrativa. Ma questo non è ancora sufficiente: verrà avviato un osservatorio per lo sviluppo del welfare aziendale, al quale parteciperanno tutte le organizzazioni sindacali, oltre che l’azienda.

Insieme al rinnovo – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal – è stato siglato un importante accordo per il recupero del premio di risultato 2021 pari a 850 euro, di cui 500 monetizzati e 350 in welfare, con l’impegno a definire un accordo per il biennio 2022-2023 della vigenza contrattuale, avendo comunque già concordato le quantità economiche di 900 euro e 1.000 euro. Le due ipotesi di rinnovo saranno sottoposte all’approvazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore attraverso un referendum.

Brutte notizie per i dipendenti pubblici

Tutto cambia, invece, se siete dei dipendenti pubblici: nelle scorse settimane era stato annunciato un aumento direttamente in busta paga. L’incremento dello stipendio tanto atteso per il mese di marzo, sfortunatamente subirà uno slittamento.

Come molti nostri lettori ben sapranno, l’aumento dello stipendio per i dipendenti pubblici sarebbe dovuto arrivare nel a marzo, ma tutto è stato rinviato di altri due mesi. L’Aran, l’agenzia che porta avanti le trattative sindacali con il Governo per i dipendenti pubblici, ed i sindacati avevano sottoscritto un nuovo contratto il 5 gennaio 2022. Purtroppo quel documento è rimasto fermo al Ministero dell’Economia, dove non si starebbero discutendo dei problemi finanziari ad esso connessi, ma si starebbe ragionando sulle possibili correzioni del testo. In altre parole i soldi che dovrebbero arrivare in busta paga non sono un problema, ma lo sono dove sono state collocate le virgole.

Ricordiamo che per i dipendenti pubblici sono stati previsti degli aumenti direttamente in busta paga pari ad un minimo di 63 euro lordi mensili, fino ad un massimo di 117 euro lordi, che saranno riconosciuti ai funzionari di alto grado. Inoltre per gli statali sono previsti anche degli arretrati che vanno da un minimo di 970 a un massimo di 1.800 euro, ovviamente cifre che variano in base al ruolo ricoperto e alle funzioni svolte dal lavoratore.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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