Busta paga: ecco cosa guardare per controllare l’applicazione del bonus contributi

Bonus in busta paga: scopri come sapere se il tuo datore di lavoro lo applica o no. Consulta il tuo cedolino e verifica la sezione relativa ai bonus.

Bonus in busta paga: scopri come sapere se il tuo datore di lavoro lo applica. Consulta il tuo cedolino e verifica la sezione relativa ai bonus. Scopri se hai diritto allo sgravio contributivo confermato dalla legge di Bilancio 2023 del 2% o del 3%.

Il bonus in busta paga è un argomento di interesse per molti lavoratori. La legge di Bilancio 2023 ha confermato lo sgravio contributivo, che può essere del 2% o del 3% a seconda dello stipendio percepito.

Questo riguarda la maggior parte dei lavoratori subordinati con uno stipendio inferiore a una determinata soglia. Grazie a questo sgravio, i lavoratori potranno risparmiare sui contributi IVS e vedranno un aumento della retribuzione netta.

Al momento, non esiste ancora una circolare Inps che spieghi ai datori di lavoro come applicare lo sgravio in busta paga.

Per i dipendenti pubblici, Noipa ha già annunciato che si attendono le istruzioni dell’Inps prima di applicare il bonus. I datori di lavoro privati, d’altra parte, hanno la possibilità di continuare a erogare il bonus anche senza specifiche istruzioni dell’Inps, poiché il bonus del 2% era già in vigore nel 2022.

L’importo dello stipendio netto di gennaio potrebbe variare a seconda dell’applicazione del bonus. È importante verificare la busta paga per sapere se l’importo netto include lo sgravio. Questo garantirà una corretta informazione riguardo al bonus in busta paga.

Ecco come effettuare subito la verifica sulla propria busta paga.

Come funziona il bonus contributi in busta paga e a chi spetta?

Iniziamo con qualche dettaglio preliminare su quest’agevolazione, che ci aiuterà a comprendere come verificare se il bonus è stato applicato o meno.

Per capire se sul proprio stipendio di gennaio è presente il bonus contributi, bisogna verificare il dettaglio della busta paga. Questo bonus viene valutato mensilmente e non annualmente, quindi potrebbe comparire in una busta paga e mancare in un’altra.

Il legislatore ha stabilito una soglia mensile entro cui applicare il bonus: il 2% per busta paga da 2.692 euro o il 3% per busta paga fino a 1.923 euro.

Queste soglie si riferiscono alla retribuzione imponibile previdenziale, che include la parte del salario su cui è calcolato il contributo del 9,19%, che scende a 8,80% se il dipendente lavora per la Pubblica Amministrazione, senza sgravio.

La retribuzione imponibile previdenziale è solitamente indicata nel corpo centrale della busta paga, insieme alle altre prestazioni ricevute nel mese, al netto di trattenute e contributi. Verificare questo dato permette di capire se ci si trova entro la soglia per ottenere il bonus contributi.

Busta paga: ecco cosa guardare per controllare l’applicazione del bonus contributi

Come comprendere sullo stipendio di gennaio è stato applicato il bonus contributi e di che percentuale si tratta? Cerchiamo di capire cosa guardare per controllare la regolare applicazione dello sgravio.

La parte finale della busta paga contiene le voci che trasformano l’imponibile previdenziale in stipendio netto. Tra queste, c’è l’importo dei contributi previdenziali sia del lavoratore che dell’azienda.

Per capire se il bonus contributi è stato applicato, è necessario guardare la percentuale di contributi trattenuti dalla retribuzione lorda. Se la percentuale è del 7,19%, significa che è stato applicato lo sgravio del 2%. Se invece la percentuale è del 6,19%, allora lo sgravio applicato è del 3%.

Se invece dalla retribuzione lorda viene trattenuto il 9,19%, significa che lo sgravio non è stato ancora applicato, probabilmente perché il datore di lavoro è attualmente in attesa delle specifiche da parte dell’INPS.

Come gestire l’assenza del bonus in busta paga?

Adesso che abbiamo compreso cosa guardare per controllare l’applicazione del bonus in busta paga, resta solo un ultimo aspetto da analizzare. Infatti, potrebbe anche accadere che il bonus contributi sia assente nella busta paga di gennaio 2023.

In ogni caso, se il bonus previsto non figura in busta paga, non c’è motivo di allarmarsi.

Ad oggi, infatti, non è ancora un obbligo per il datore di lavoro calcolarlo nello stipendio di gennaio. Tuttavia, non appena l’INPS fornirà le istruzioni necessarie, sarà possibile calcolare la quota di contributi corretta e includere il bonus, che decorre comunque da gennaio 2023.

In questo modo, verranno riconosciuti anche eventuali arretrati.

Leggi anche: Malattia durante le ferie, ecco che succede e cosa prevede la normativa

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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