Come lavorare senza perdere Naspi: le regole e i limiti da rispettare

In molti percepiscono la disoccupazione e si domandano come lavorare senza perdere la Naspi: ecco quali sono le regole e i limiti da rispettare.

Molto spesso capita che chi sta percependo l’indennità di disoccupazione della Naspi si domandi quali sono le regole e i limiti che dovranno essere rispettate per evitare di perdere la Naspi.

A questo proposito, vale la pena di chiarire che è possibile svolgere un lavoro senza perdere l’indennità di disoccupazione della Naspi.

Ciò significa che non sempre l’inizio di un nuovo lavoro si traduce con lo stop ai pagamenti della Naspi, purché vengano rispettate specifiche condizioni in merito al reddito ma anche al tipo di lavoro che si andrà a svolgere.

Vediamo, quindi, quali sono i casi in cui è possibile lavorare senza perdere la Naspi e quali sono le regole e i limiti da rispettare per non rischiare lo stop all’indennità di disoccupazione.

Si può lavorare senza perdere la Naspi

Il diritto a poter percepire l’indennità di disoccupazione della Naspi scatta nel momento in cui un lavoratore ha perso, per motivi non riconducibili alla propria volontà, il proprio impiego a tempo subordinato.

Si tratta di un’indennità riconosciuta non solo verso i dipendenti del settore privato, ma anche i dipendenti a tempo determinato del settore delle pubbliche amministrazioni, gli apprendisti e i soci lavoratori delle cooperative.

Mentre si sta percependo l’indennità di disoccupazione, spunta un dubbio che accomuna numerosi disoccupati, ovvero: cosa succede alla Naspi se si trova una nuova occupazione?

In generale, nel caso in cui si trova un nuovo lavoro, chi sta percependo l’indennità di disoccupazione rischia di dover dire addio al diritto alla Naspi. Tuttavia, in alcuni casi è possibile continuare a ricevere la Naspi, anche con un nuovo lavoro.

A tal proposito, l’Istituto INPS, chiarisce all’interno delle FAQ dedicate alla Naspi, che: 

se percepisci già la NASpI, puoi svolgere attività lavorativa di natura occasionale (lavoro accessorio) solo in caso di lavori sporadici e saltuari, remunerati tramite il Libretto famiglia, nel limite complessivo di 5mila euro annui.

In questo senso, va comunque chiarito che nel caso in cui i compensi non superino il limite appena citato, il beneficiario che attualmente sta percependo degli assegni mensili della NASpI non è tenuto a comunicare all’Istituto INPS il compenso derivante dal suo nuovo lavoro.

I limiti di reddito e le regole per non perdere la Naspi

Se, invece, i titolari della Naspi trovano una nuova occupazione attraverso un contratto di lavoro come dipendente oppure decidono di intraprendere un’attività di lavoro come autonomi, è necessario prendere in considerazione una serie di regole di limiti di reddito.

A questo proposito, il riferimento normativo è quello dell’articolo 9 e 10 del decreto legislativo numero 22 del 2015 volto ad individuare i casi di compatibilità che sussiste tra una nuova occupazione lavorativa e il diritto all’indennità di disoccupazione.

Il lavoratore che troverà quindi un nuovo impiego potrà continuare a fruire della Naspi soltanto se non supera la soglia reddituale legata alla cosiddetta no tax area, ovvero con un limite di 8.145 euro. 

Inoltre, un altro fattore che sarà verificato per non rischiare di perdere la Naspi riguarda la scadenza del contratto, che non dovrà superare i sei mesi di durata.

In questa situazione, gli importi della Naspi continueranno ad essere erogati nei confronti delle persone che hanno ottenuto un nuovo lavoro, ma in forma parziale. Ciò significa che la prestazione sarà ridotta fino all’80% del reddito previsto.

La stessa regola sarà applicata anche nei casi in cui i beneficiari della Naspi decidano di avviare un’attività di lavoro autonomo. Tuttavia, in questa situazione, il limite reddituale per non perdere la Naspi è stata fissata a 4.800 euro.

Leggi anche: Naspi, quanto spetta di disoccupazione con uno stipendio pari a 1.200 euro?.

Gli obblighi per non perdere la Naspi

Per poter continuare a percepire la Naspi, anche con un nuovo lavoro, i titolari della disoccupazione dovranno anche rispettare un’apposita procedura di comunicazione stabilita da parte dell’INPS. In questo senso, come si legge sulla pagina ufficiale dell’INPS:

Per mantenere il diritto alla NASpI devi comunicare l’assunzione tramite il servizio “NASPI-COM: invio comunicazione” reperibile sul sito INPS e accessibile con le proprie credenziali nella sezione Prestazioni e servizi>Servizi, digitando “NASpI” nel campo “Testo libero” e cliccando su NASpI-COM: invio comunicazione.

La trasmissione della comunicazione dovrà avvenire rispettando il termine utile di 30 giorni a partire dalla data in cui ha preso inizio la nuova occupazione.

Se il beneficiario della Naspi avvia un nuovo lavoro dipendente, insieme alla comunicazione sarà necessario indicare il reddito annuo previsto; mentre, se si tratta di un lavoro autonomo, bisognerà trasmettere il reddito presunto.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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