Contributi fondo perduto 2023: arriva il fondo per lavori di ristrutturazione. I requisiti

Via alle domande per richiedere nuovi contributi a fondo perduto 2023 per le imprese che eseguono lavori di ristrutturazione: chi può fare richiesta.

Si torna a parlare di contributi a fondo perduto per le imprese. Questa volta però si tratta di un fondo economico che è stato appositamente pensato da parte delle Regioni Lazio e Marche in favore delle aziende manifatturiere che operano in specifici territori.

È il Fondo di contratto alla deindustrializzazione a finanziare l’erogazione dei nuovi contributi a fondo perduto volti alla copertura degli investimenti per il potenziamento o per la riqualificazione degli insediamenti produttivi.

Tuttavia, come accade per la maggior parte dei contributivi a fondo perduto del 2023, anche in questo caso, affinché le imprese possano ricevere il bonus volto a sostenere le spese per i lavori di ristrutturazione, è necessario rispondere ad alcuni requisiti.

Novità sui contributi a fondo perduto: cos’è il FDC

È stata la Legge di Bilancio 2021 ad istituire il cosiddetto Fondo di contrasto alla deindustrializzazione, il FDC. 

Con una dotazione complessiva di circa 136 milioni di euro da distribuire durante il triennio tra il 2021 e il 2023, il fondo economico è stato pensato proprio al fine di supportare maggiormente le imprese che si occupano del comparto produttivo ed industriale nei territori della Regione Lazio e della Regione Marche.

Il Fondo, gestito da Invitalia per conto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha quindi come obiettivo principale quello di finanziare i lavori di ristrutturazione degli insediamenti di produzione delle imprese oppure eventualmente favorire l’insediamento di nuove unità.

L’apertura delle procedure per presentare domanda per ricevere i contributi a fondo perduto ha preso avvio a partire dal giorno martedì 24 gennaio alle ore 12. Il termine ultimo per trasmettere tutti i documenti necessari per richiedere il bonus a fondo perduto per le imprese è invece stato fissato per il 24 marzo alle 12.

Il contributo a fondo perduto si configura come un contributo in conto capitale, e potrà essere erogato verso ogni impresa richiedente che rispetterà le condizioni obbligatorie di accesso per un importo non superiore al 100% delle spese considerate ammesse e con un limite massimo di 200 mila euro.

Chi può fare richiesta dei fondo perduto FDC

Prima di andare a descrivere quali sono i requisiti obbligatori per presentare la domanda e quali gli investimenti ammessi per la copertura degli importi dei contributi a fondo perduto, è necessario innanzitutto chiarire un aspetto: a chi si rivolge il Fondo FDC?

Essenzialmente a poter presentare domanda per ricevere il bonus a fondo perduto sono le imprese manifatturiere che rientrano nel codice attività Ateco C.

Ma non basta essere inclusi in questa categoria di impresa per ottenere il fondo perduto. Le imprese in questione, infatti, dovranno anche rispettare un ulteriore aspetto, ovvero quello legato al tipo di intervento di ristrutturazione della proprie unità produttive.

Nello specifico, si intendono inclusi gli investimenti per il potenziamento delle attività manifatturiere, oppure la riqualificazione degli insediamenti di produzione già esistenti, o l’insediamento di nuove unità produttive.

Va detto che, possono essere interessati dalla possibilità di fare richiesta per i contributi a fondo perduto del Fondo di contrasto alla deindustrializzazione esclusivamente le imprese che rientrano in alcuni consorzi industriali.

Quali, ad esempio, l’ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale o quello del Sud Pontino, o ancora Roma-Latina, di Frosinone, della provincia di Rieti oppure del Piceno Consind.

I requisiti per ottenere i contributi a fondo perduto nel 2023

Al momento della trasmissione della richiesta per il fondo perduto, le imprese dovranno essere in possesso delle seguenti tre condizioni:

  • essere iscritte regolarmente all’interno del Registro delle imprese;

  • non essere interessate da una procedura di fallimento (o di concordato preventivo);

  • non essere in stato di liquidazione oppure in fallimento.

Gli incentivi che potranno essere ottenuti attraverso l’erogazione dei contributi a fondo perduto nel 2023 per le imprese riguarderanno in maniera esclusiva soltanto le spese che sono state affrontate dall’azienda richiedente durante il periodo tra il 30 novembre 2021 ed il 31 dicembre 2023.

Ma quali sono gli interventi ammessi nei contributi a fondo perduto? Si intendono inclusi interventi di ristrutturazione o di realizzazione dell’unità produttiva, interventi di ammodernamento, avvio di nuove sedi di produzione, investimenti per l’acquisto di materiali, investimenti per una maggiore sostenibilità ambientale delle attività produttive.

Oltre i requisiti relativi agli interventi di ristrutturazione che potranno essere ammessi nella possibilità di fare richiesta per ricevere i contributi a fondo perduto, è essenziale rispettare anche le condizioni legate alla spese accettate.

A questo proposito, il Fondo di contrasto alla deindustrializzazione può andare a coprire gli investimenti legati alla ristrutturazione dell’unità produttiva e tutte le spese legate agli arredi, agli impianti, ai macchinari, ma anche alle attrezzature e beni, alle opere impiantistiche e strumentali ed, infine, alle opere murarie.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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