Il datore di lavoro può rifiutare le ferie al dipendente? Ecco quando è possibile

Solo in alcuni casi, il datore di lavoro può negare il periodo di ferie richiesto dal lavoratore dipendente, per motivi strettamente aziendali.

Le ferie sono un diritto irrinunciabile del lavoratore dipendente, previsto dalla Costituzione. La funzione delle ferie è quella di consentire al lavoratore di recuperare appieno le proprie energie psico-fisiche e dedicare del tempo alle proprie relazioni sociali e affettive.

Il diritto alla loro fruizione viene regolamentato anche da alcune disposizioni normative e dagli stessi contratti collettivi di lavoro. Appurato ciò, bisogna pensare ai casi in cui questo diritto irrinunciabile del lavoratore si scontra con le esigenze aziendali.

Solo in alcune specifiche circostanze, il datore di lavoro può legittimamente non concedere le ferie richieste per quel determinato periodo.

Quando il datore di lavoro può rifiutare le ferie richieste dal lavoratore dipendente?

Quando il datore di lavoro può negare le ferie?

In alcuni casi, le ferie possono essere oggetto di controversie con il datore di lavoro, specialmente quando vengono rifiutate oppure revocate.

Secondo la legge, la fruizione delle ferie è un diritto irrinunciabile del lavoratore, ma ci sono alcuni casi in cui il datore di lavoro può rifiutare il periodo richiesto per esigenze aziendali.

Dopo la presentazione della richiesta, il datore di lavoro può negare in tutto o in parte i giorni di ferie per i seguenti motivi:

  • Se non viene rispettato l’eventuale periodo di preavviso previsto dal contratto collettivo o da quello individuale;

  • Per specifiche esigenze aziendali.

Può anche capitare che le ferie vengano prima concesse e, in un secondo momento, revocate. In questo caso, la revoca deve essere motivata da esigenze tecnico-produttive. Significa che la revoca oppure la sospensione delle stesse può essere effettuata, ma solo in casi estremamente necessari.

I motivi che giustificano il rifiuto delle ferie devono essere legati esclusivamente:

  • All’organizzazione aziendale;

  • Alle esigenze di produzione e servizio.

In entrambi i casi, come stabilito dalla Cassazione, devono avere carattere di eccezionalità.

Quando il datore di lavoro può rifiutare un permesso?

Spostiamo, per un momento, la nostra attenzione sul tema dei permessi. Nel nostro Paese, i lavoratori hanno diritto, entro determinati limiti, a richiedere diverse tipologie di permessi.

I permessi di lavoro retribuiti vengono disciplinati dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di riferimento. Quindi, i lavoratori del settore pubblico e di quello privato hanno diritto a determinate ore di permesso. Ma ci sono anche i permessi non retribuiti, che consentono ai lavoratori di assentarsi con una decurtazione della busta paga.

Il datore di lavoro non può rifiutare la richiesta di permessi retribuiti, così come è stato confermato dalla sentenza n. 688/2018. Naturalmente, il lavoratore deve comunicare la richiesta di permesso rispettando il preavviso necessario ed è chiamato a farne un utilizzo responsabile.

D’altra parte, il datore di lavoro non può negarli, in questo caso, neppure se dovessero sussistere problemi organizzativi. Per quanto riguarda, invece, i permessi per motivi personali, il datore di lavoro può decidere di accordarli, negarli oppure, come frequentemente accade, trovare un accordo con il dipendente.

Quanto tempo prima devo chiedere un giorno di ferie?

Per legge non esiste un periodo di preavviso da rispettare per richiedere le ferie al proprio datore di lavoro, sia nel settore privato che in quello pubblico.

La richiesta di ferie, però, deve essere presentata in forma scritta anche se non è indicato un termine stabilito entro cui presentarla. Il diritto alla fruizione delle ferie spetta al lavoratore, ma d’altro canto spetta decidere al datore di lavoro quando concedere tale periodo, tenendo conto, soprattutto, delle esigenze aziendali.

Immaginiamo che tutti i dipendenti chiedano le ferie per lo stesso periodo: l’azienda resterebbe senza lavoratori. Solitamente, la contrattazione collettiva e gli stessi contratti di lavoro individuali possono prevedere i tempi e le modalità per presentare la richiesta delle ferie, ivi compreso l’eventuale periodo di preavviso utile.

Sarebbe opportuno richiedere sempre le ferie con un certo anticipo, anche in assenza di un eventuale periodo di preavviso da rispettare, per evitare possibili rifiuti per esigenze produttive aziendali.

Quanto preavviso ti deve dare un’azienda per andare in ferie forzate?

Un altro tema molto importante riguarda le cosiddette ferie forzate. Cosa sono? Si tratta di un periodo di ferie che viene imposto al lavoratore dipendente, andando in contrasto con la liberalità di fruizione delle stesse.

Così come potrebbero essere tenuti i lavoratori a rispettare il preavviso, in base all’articolo 2109 del Codice civile, si deve comunicare in anticipo dando il tempo ai lavoratori di organizzarsi.

È opportuno adottare alcune accortezze come, per esempio, individuare le ragioni oggettive alla base alla decisione e comunicare ai lavoratori dipendenti interessati, in forma scritta, la decisione di imporgli le ferie, le motivazioni alla base all’imposizione e, naturalmente, il periodo di assenza forzato.

Leggi anche: Quanti giorni prima chiedere le ferie al datore di lavoro per evitare un possibile rifiuto

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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