Quanti giorni prima chiedere le ferie al datore di lavoro per evitare un possibile rifiuto

Stai progettando le vacanze? Le ferie devono essere richieste con un certo anticipo oppure si rischia di incorrere in un rifiuto. Come richiederle?

Nell’ambito del diritto del lavoro, le ferie sono giornate di astensione retribuita dal lavoro e sono riconosciute ai lavoratori dipendenti. Si tratta di un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili.

Solitamente, le ferie vengono richieste e/o concesse durante il periodo estivo o in prossimità delle feste. Considerando che non tutti i dipendenti possono assentarsi dal posto di lavoro nello stesso periodo di tempo e il datore di lavoro deve conoscere per tempo le date per potersi organizzare, il periodo di ferie deve essere chiesto in anticipo.

Sicuramente, il motto “non è mai troppo presto” fa proprio al caso di chi sta organizzando le vacanze. Prima si fa richiesta delle ferie, maggiori possibilità si hanno di ottenere il via libera dall’azienda per l’esatto periodo di ferie scelto.

Spieghiamo dettagliatamente quali sono le tempistiche per la richiesta delle ferie e le modalità, per evitare un possibile rifiuto da parte del datore di lavoro.

Quanti giorni di ferie spettano

I lavoratori dipendenti, ogni anno, hanno diritto di godere di almeno un riposo settimanale e di almeno quattro settimane di ferie maturate nel corso dell’anno.

Le ferie sono un diritto costituzionale, volto a garantire il riposo psico-fisico, a cui nessun lavoratore dipendente può rinunciare. Ci sono, però, sia tempistiche da rispettare che regole da conoscere per sapere quando e in che modo richiedere i giorni di ferie.

Abbiamo detto che i lavoratori hanno diritto ad un riposo settimanale, ovvero ad uno stacco di 24 ore dopo sei giorni di lavoro continuativi. Però, esiste una deroga a tale norma: se il lavoratore, per esigenze aziendali, lavora in via eccezionale per sette giorni continuativi, allora lo stesso ha diritto al riposo compensativo.

Regola analoga si applica al periodo di ferie, il quale può anche non essere fruito continuamente, ma le ferie possono essere fruite in diversi momenti dell’anno oppure accumulate e fruite successivamente.

Come si calcolano le ferie? Secondo la legge, le ferie vanno così godute:

  • Per almeno due settimane, nel corso del periodo di maturazione;

  • Il periodo residuo deve essere goduto entro i diciotto mesi successivi al termine del periodo di maturazione.

Quanti giorni prima richiedere le ferie al datore di lavoro

Quando si stanno programmando le vacanze, è sempre opportuno richiedere le ferie al datore di lavoro non all’ultimo minuto. Anche se non esiste un vero e proprio periodo di preavviso stabilito, è meglio non aspettare troppo e magari provvedere a richiederle con largo anticipo, soprattutto per il periodo estivo.

Il motivo è molto semplice: bisogna dar il tempo al datore di lavoro per stilare un calendario, in modo tale da non ledere le esigenze aziendali e ritrovarsi assenti tutti i lavoratori nello stesso periodo e, conseguentemente, ritrovarsi con un rifiuto.

Per quanto riguarda il periodo di preavviso, è discrezione del datore di lavoro valutare se la comunicazione è arrivata entro i termini necessari oppure no.

Come abbiamo anticipato, se si tratta del periodo estivo e se si considera anche l’elevata produzione dell’azienda, il datore di lavoro potrebbe anche rifiutare la richiesta, soprattutto se viene presentata con pochi giorni di anticipo.

Bisogna considerare che potrebbe trattarsi anche di periodi in cui la maggior parte dei lavoratori chiede le ferie. In questi casi, molto difficilmente, l’azienda consentirà a tutti i lavoratori di assentarsi dal lavoro nello stesso periodo di tempo.

Cosa succede in questi casi? In linea di massima, chi procede a richiedere le ferie prima, dovrebbe avere la precedenza. Per questo motivo, sarebbe consigliabile, in base ai periodi, regolarsi e richiedere i giorni con anticipo più o meno lungo.

Come richiedere le ferie

Per richiedere le ferie al proprio datore di lavoro non esiste una modalità stabilita dalla legge.

Le modalità, così come i tempi, dipendono molto dal contratto, oltre che dalla prassi aziendale. In linea di massima, nelle aziende con alle dipendenze pochi lavoratori, può essere sufficiente un accordo verbale.

Nelle realtà più grandi, invece, può rivelarsi necessario che la richiesta venga presentata in forma scritta. Prendiamo il secondo caso. Come scrivere una richiesta? Il lavoratore può procedere a scrivere una e-mail al datore di lavoro, rispettando tutte le eventuali regole previste nel contratto.

Nella e-mail, in particolar modo, è tenuto:

  • Ad indicare nell’oggetto della e-mail che si stanno richiedendo le ferie maturate;

  • Indicare nel corpo della e-mail il periodo per il quale si vuole fare richiesta, con riferimento al numero dei giorni;

  • Datare e firmare.

Potrebbe anche essere un punto in favore l’inserimento nella e-mail del numero di giorni di ferie maturate ancora spettanti alla data della comunicazione.

Ricordiamo, infine, che un eventuale rifiuto da parte del datore di lavoro deve essere debitamente motivato, spiegando al lavoratore le ragioni di carattere organizzativo che gli impediscono di godere delle ferie in quel determinato periodo di tempo. In caso di rifiuto, il datore di lavoro deve presentargli un periodo alternativo in cui potrà usufruire del periodo di ferie spettanti.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
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