Lavoro, arriva la rivoluzione in Busta Paga di aprile 2022

Sono state approvate novità in materia Lavoro,con l’applicazione della nuova riforma fiscale che ha rivoluzionato la Busta paga dei lavoratori

Lavoro, arriva la rivoluzione in Busta Paga di aprile 2022

Con l’arrivo del 2022 sono state approvate importantissime novità in materia di Lavoro, soprattutto con l’applicazione della nuova riforma fiscale inserita nella Legge del 30 dicembre 2021, n. 234. 

La Legge di Bilancio 2022, infatti, ha rivoluzionato dallo scorso mese di marzo, la Busta Paga di tutti i lavoratori dipendenti con l’applicazione dei nuovi provvedimenti sia a livello fiscale, che a livello previdenziale

Inoltre, è bene sottolineare, che non è stata solo la Legge di Bilancio con la nuova riforma fiscale a modificare le buste, ma ha contribuito anche l’introduzione del nuovo sostegno alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni: l’Assegno Unico e Universale, pagato dall’INPS. 

Andiamo a vedere tutte le novità in materia Lavoro e Busta Paga 2022, ma prima ecco un video molto interessante dal canale YouTube di ScuolaInforma:

Lavoro e Busta Paga, la nuova riforma fiscale in Legge di Bilancio 2022

Dal 1° gennaio 2022 sono stati modificati tutti gli scaglioni dell’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, le aliquote che vengono applicate, oltre che tutti i calcoli delle detrazioni da lavoro dipendente. 

Prima di andare ad analizzare le novità in Busta Paga, vediamo in cosa consiste la revisione IRPEF del 2022.

  • La prima aliquota al 23 per cento rimarrà invariata per tutti coloro che hanno redditi fino ai 15 mila euro;

  • Per tutti i redditi che risultano essere compresi tra i 15 mila euro e i 28 mila euro, l’aliquota fiscale è stata diminuita dal 27 per cento al 25 per cento

  • Per tutti i redditi che superano i 28 mila euro e arrivano fino ai 50 mila euro, invece, l’aliquota fiscale è passata da un 38 per cento a un 35 per cento;

  • Infine, l’aliquota del 41 per cento è stata eliminata e, al suo posto, è stata inserita la nuova aliquota del 43 per tutti i redditi superiori a 50 mila euro. 

In tale sistema a scaglioni, il sostegno economico andrà ad aumentare al progressivo aumentare del reddito di quella propria fascia, dunque, sarà maggiore proprio per quei soggetti che si trovano fra i 35 e i 50 mila euro, che sono stati esclusi da tutti gli interventi economici precedenti.

Il calcolo delle detrazioni da Lavoro dipendente, la rimodulazione 

Tra le tante novità portate dal 2022 troviamo anche il cambiamento del sistema per calcolare le detrazioni da lavoro dipendente in Busta Paga del lavoratore. Insomma, facciamo anche in questo caso un po’ di chiarezza:

La prima fascia reddituale a cui viene applicata la detrazione passa da 8 mila euro a 15 mila euro; in questo caso, la detrazione spettante è di max 1.880 euro, che non deve essere inferiore a 690 euro, oppure a 1.380 euro se il lavoro è a tempo determinato;

la seconda fascia di reddito, invece, va dai 15 mila euro ai 24.999 euro, per cui la detrazione max spettante è di 1.910 euro. Per quest’anno, inoltre è stata modificata la modalità per il calcolo della componente variabile che, come dicevamo, è pari a 1.910 euro per redditi di 15 mila euro, e che va via via diminuendo all’aumentare del reddito. 

Facciamo un esempio pratico con un reddito complessivo di 16 mila euro: 1910 € + 1.190 € x [(28 mila € – 16 mila €) : (28 mila € – 15 mila €)] = 3.008 euro. Questa è la detrazione spettante.

Ho suddiviso appositamente la seconda fascia di reddito fino a 24.999 euro, poiché per il 2022 è stato previsto che, da 25 mila euro a 28 mila euro, al calcolo precedente è stato aggiunto un aumento pari a 65 euro della detrazione applicabile. 

Dai 28.001 euro, fino ai 35 mila €, poi, il calcolo è il medesimo ma ai 28 mila euro nel calcolo vanno sostituiti i 50 mila euro. A questo calcolo vanno, anche in questo caso, sommati 65 euro. Insomma, facciamo un esempio con reddito di 30 mila euro:

Dai 35.001 € fino a 50 mila €, poi, il calcolo sarà il medesimo del precedente, ma non dovranno essere sommati i 65 euro

Infine, dopo i 50 mila euro di reddito la detrazione spettante è pari a 0 euro.

Lavoro e Busta Paga, l’arrivo dell’Assegno Unico e Universale

L’esecutivo ha deciso, con il solo scopo di riordinare e rendere più agibili tutte le differenti misure di sostegno alle famiglie con i figli, di introdurre una nuova misura per i figli: l’Assegno Unico e Universale.

Mediante l’introduzione di questo sostegno pagato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale sono state abrogate tutte le precedenti misure quali l’Assegno di Natalità, il Premio alla Nascita, gli Assegni ai Nuclei Familiari numerosi con tre o più figli, oltre che le detrazioni per figli a carico fino ai 21 anni

Ricordiamo che per ottenere anche gli arretrati di tale sostegno economico mensile dovrà essere inoltrata la domanda all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale entro il 30 giugno 2022, dal 1° luglio, infatti, INPS non corrisponderà più gli arretrati, ma erogherà la prestazione dal mese in cui viene fatta la richiesta. 

Lavoro, Busta Paga: assegni familiari per nuclei senza figli 

Sempre partendo dalla busta paga dello scorso mese di marzo 2022, le detrazioni fiscali verranno riconosciute in maniera automatica dal 1° marzo 2022 solamente per i figli che hanno compiuto i ventuno anni entro il 31 marzo 2022, se già presenti nella banca dati di NoiPA.

Inoltre, gli amministrati con figli che sono fiscalmente a carico e che compiranno 21 anni dopo il 31 marzo 2022, dovranno presentare una nuova domanda di detrazioni online o mediante una documentazione cartacea. 

Lavoro e Busta Paga, ecco come cambia il Bonus Renzi 2022 

Tra le novità ci sono anche importanti cambiamenti per quel che concerne il vecchio Bonus Renzi da 100 €, ora conosciuto anche per Bonus Irpef, che riguarda esclusivamente il mondo del lavoro.

Nella fascia di reddito da 15 mila a 28 mila €, invece, tale Bonus 100 € è stato sostituito con delle nuovissime detrazioni fiscali per il lavoro dipendente, che hanno un importo massimo di 3.100 euro e decrescono fino alla soglia dei 50mila euro di reddito, quando si azzerano, che abbiamo già osservato qualche paragrafo sopra. 

C’è da dire, però, che l’esecutivo ha previsto una sorta di salvagente per questa fascia di reddito (15-28 mila): se, infatti, il nuovo sistema di aliquote Irpef e di detrazioni fiscali andrà a penalizzare il contribuente, il Bonus Renzi da 100 euro potrà continuare ad essere percepito. 

Questo, però, verrà determinato sulla base della differenza tra le detrazioni e l’imposta lorda. Le detrazioni da considerare sono: 

  • familiari a carico; 

  • redditi da lavoro, assimilati, da pensione;

  •  mutui;

  •  erogazioni liberali;

  •  spese sanitarie;

  •  interventi edilizi.

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