Misure Covid-19: Draghi e Johnson in direzioni opposte

Oggi il premier britannico Johnson ha annunciato la rimozione delle restrizioni a partire dalla prossima settimana. In Italia più limiti da domani.

Direzioni opposte per Mario Draghi e Boris Johnson sulle misure per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Nelle ultime settimane Roma ha spinto fortemente sulle restrizioni in scia al boom di contagi causato dalla variante Omicron. Oggi Londra decide di rimuovere le restrizioni dopo il picco di contagi toccato a inizio gennaio.

Covid-19, l’inasprimento delle restrizioni in Italia

Domani in Italia entrano in vigore le prime restrizioni decise recentemente dal governo. In particolare dal 20 gennaio è obbligatorio l’uso del green pass base per accedere ai servizi alla persona, e dal 1° febbraio lo sarà anche per pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari e altre attività commerciali. Entro la settimana il Consiglio dei Ministri dovrebbe varare un decreto contenente i dettagli su quali attività commerciali lasciare aperte anche ai non vaccinati. Sempre il 1° febbraio la durata del green pass vaccinale passa da 9 a 6 mesi. Quindi, per esempio, per chi ha completato il ciclo vaccinale il 30 giugno scorso il green pass non sarà valido fino al 31 marzo (9 mesi dal completamento del ciclo) ma solo fino al 31 gennaio.

Inoltre dal 10 gennaio e fino alla cessazione dello stato di emergenza (attualmente fissato al 31 marzo) il green pass rafforzato è obbligatorio per accedere a una serie di esercizi come alberghi e strutture ricettive; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. C’è poi l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni: dal 15 febbraio il green pass rafforzato sarà obbligatorio per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età al fine di accedere ai luoghi di lavoro.

L’inasprimento delle misure in Italia è stato causato dall’esplosione dei contagi partita subito prima del Natale: da 20-30 mila positivi al giorno a metà dicembre ai quasi 55 mila del 25, 144 mila il 31, 220 mila il 6 gennaio, nuovo record ieri con 228 mila. Molto meno rapido l’incremento delle ospedalizzazioni: circa mille terapie intensive a metà dicembre, 1715 ieri.

Sorpresa Regno Unito: Johnson rimuove molte restrizioni Covid-19

Sorprende la decisione del premier britannico Boris Johnson che oggi ha annunciato che a partire da giovedì della prossima settimana saranno rimosse buona parte delle restrizioni del cosiddetto “piano B”. In particolare verranno eliminati la raccomandazione a lavorare in modalità smart working, l’obbligo di utilizzare mascherine e di green passa per alcuni settori. Le rimanenti misure restrittive secondo indiscrezioni saranno annullate a fine marzo. Nel Regno Unito il picco di nuovi casi è stato toccato il 4 gennaio con quasi 222 mila, ieri sono scesi a circa 94 mila. In leggere flessione le curve di ricoveri e terapie intensive. Da segnalare che l’accelerazione dei casi per la variante Omicron nel Regno Unito è partita circa 10 giorni prima che in Italia. Pertanto anche nel nostro Paese, che presenta percentuali di vaccinazioni simili a quelli d’Oltremanica, dovremmo essere molto vicini alla svolta.

(Simone Ferradini)

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