UE ha deciso: nuovi obblighi per imprese e tutele lavoratori

Novità sugli obblighi per le imprese e i datori di lavoro: dal 1° agosto arrivano nuove tutele per i lavoratori. Cosa ha deciso l’UE sul lavoro e cosa cambia.

È ormai ufficiale: le imprese e le aziende italiane dovranno adattarsi ai nuovi obblighi che sono stati approvati da parte delle direttive provenienti dalla Commissione dell’Unione Europea. A questo proposito, i vari obblighi che sono stati introdotti da parte dell’UE si andranno a tradurre in tutele sul tema particolare della trasparenza nei confronti dei cittadini lavoratori.

A questo proposito, si fa essenzialmente riferimento sopratutto alle disposizioni che sono state approvate e tradotte da parte della Commissione UE all’interno del testo contenuto nella direttiva dell’Unione Europea numero 1152 dell’anno 2019.

Pur non essendo delle norme approvate quest’anno, durante la giornata del 13 aprile di quest’anno sono state effettivamente pubblicate le disposizioni ufficiali all’interno del dossier esplicativo che è andato a definire tutte le linee guida volte all’accoglimento e all’attuazione della direttiva.

In questo contesto, dunque, occorre sottolineare che le linee guida in questione dovranno concretizzarsi entro e non oltre il primo agosto di quest’anno, non soltanto da parte dell’Italia ma anche da tutti gli altri Paesi membri che appartengono all’Unione Europea.

Dunque, proprio per questo motivo, all’interno del seguente articolo, andremo a fornire una panoramica generale di tutte le novità che riguardano i nuovi obblighi delle imprese che dovranno essere rispettati al fine di offrire una maggiore tutela nei confronti dei lavoratori.

In tal senso, nei prossimi paragrafi, saranno anche definite tutte le novità che a partire dal primo agosto andranno a contraddistinguere le nuove informazioni contenute all’interno del contratto di lavoro.

Novità sugli obblighi per imprese e tutele dei lavoratori: le decisioni dell’UE 

Soltanto pochi giorni fa, a partire dalla giornata del 13 aprile, sono state rese note le decisioni intraprese da parte della squadra dell’esecutivo italiano in riferimento all’attuazione delle direttive intraprese dalla Commissione dell’Unione Europea e successivamente contenute all’interno della direttiva numero 1152 dell’anno 2019.

A questo proposito, si tratta, come anticipato anche all’interno dell’introduzione del seguente articolo, di una serie di novità e di cambiamenti che hanno principalmente come oggetto quello della maggiore trasparenza nonché tutela dei cittadini lavoratori. 

Nello specifico la direttiva in questione ha spinto anche l’Italia a provvedere ad un gran numero di cambiamenti che dovranno necessariamente entrare in vigore già a partire dal primo agosto dell’anno attualmente in corso, dunque del 2022, al fine di non incorrere in eventuali sanzioni da parte dell’Unione Europea.

Al fine di riepilogare brevemente le principali novità che andranno ad interessare i nuovi obblighi da rispettare da parte delle imprese italiane che operano nel territorio nazionale, è possibile individuare essenzialmente tre aspetti essenziali su cui si è deciso di intervenire con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori e incrementare il livello di benessere.

A questo proposito, tra le varie novità dell’Unione Europea, vi sono quelle legate ad un incremento delle tutele per quei lavoratori che svolgono delle nuove professioni che risultano essere correlate alla digitalizzazione e dunque al mondo digitale; così come anche coloro che risultano effettuare delle prestazioni di lavoro esclusivamente attraverso un contratto di lavoro occasionale. 

Allo stesso tempo, le imprese saranno anche tenute a rispettare delle nuove normative legate anche all’inserimento di nuove ed importanti informazioni all’interno del contratto di lavoro e che dovranno essere comunicate al lavoratore stesso prima di procedere con l’avvio del rapporto lavorativo.

Infine, un ulteriore aspetto che è stato preso in considerazione riguarda anche i nuovi sistemi di monitoraggio del lavoro e dell’ambito dei nuovi obblighi che dovranno essere rispettati da parte delle imprese.

Chi deve rispettare la normativa UE sugli obblighi imprese e tutele lavoro?

Dunque, nel precedente paragrafo abbiamo analizzato effettivamente quali sono le principali novità che andranno a contraddistinguere i nuovi obblighi per le imprese e le nuove tutele che saranno riconosciute in favore dei lavoratori italiani. Tuttavia, ora è il momento di comprendere effettivamente chi sono i soggetti a cui si andrà eventualmente ad applicare la nuova direttiva dell’Unione Europea entro e non oltre la data del primo agosto di quest’anno.

A questo proposito, occorre infatti evidenziare che queste nuove norme pronunciate da parte dell’Unione Europea non saranno applicate a tutte le categorie di lavoratori in maniera generale, bensì esclusivamente ad alcune tipologie di lavori. 

In questo contesto, è possibile evidenziare cinque principali categorie di lavoratori a cui saranno applicati necessariamente i nuovi obblighi da parte di imprese e datori di lavoro al fine di tutelare i soggetti che prestano la propria attività. Si tratta, in tal senso, delle seguenti categorie:

Per quanto riguarda quest’ultima tipologia di soggetti, è bene sottolineare che si intendono inclusi non soltanto coloro che svolgono un’attività di lavoro somministrato, bensì anche coloro che svolgono prestazioni con contratto intermittente o anche con prestazione occasionale, nonché collaborazione continuativa e coordinata.

Obblighi imprese e tutele lavoratori 2022: le novità per contratto di lavoro 

Abbiamo, quindi, visto che le novità che fanno riferimento alle direttive europee contenute all’interno della disposizione numero 1152 dell’anno 2019, si riferiscono in particolare alla revisione delle informazioni contenute all’interno del contratto di lavoro.

A questo proposito, ciò che assume una forte rilevanza riguarda l’introduzione di un gran numero di informazioni che dovranno essere necessariamente inserite all’interno del contratto, al fine di non incorrere in provvedimenti e sanzioni riconosciute nei confronti delle imprese inadempienti le nuove norme.

Dunque, lo schema che è stato contenuto nel nuovo decreto legislativo reso noto durante la giornata del 13 aprile scorso, è andato anche a chiarire ulteriormente tutte le informazioni che dovranno essere inserite e registrate obbligatoriamente all’interno del contratto.

In questo senso, infatti, rientrano le informazioni legato al luogo di lavoro, alla sede o al domicilio del datore di lavoro, ma anche al livello, la qualifica oltre che l’inquadramento per ciascun lavoratore. Inoltre, si intendono incluse all’interno della lista di informazioni che dovranno essere contenute all’interno di un contratto di lavoro anche le date riferite all’inizio della prestazione lavorativa oltre che alla tipologia effettiva del rapporto di lavoro che si sta andando ad instaurare. 

Nuovi diritti dei lavoratori nel contratto di lavoro: le novità UE 2022

Unitamente alle informazioni che sono state appena citate, la direttiva approvata da parte della Commissione dell’Unione Europea nella giornata del 13 aprile è andata anche a chiarire una serie di nuovi diritti dei lavoratori che dovranno necessariamente essere rispettati da parte dell’impresa o del datori di lavoro presso cui si svolge l’attività.

In tal senso, come chiarito anche all’interno del recente articolo pubblicato sulla testata online money.it, ciascun lavoratore dovrà anche avere assicurato il diritto di ricevere l’adeguata formazione da parte del datore di lavoro, ma anche di vedersi riconosciuti tutti gli eventuali congedi retribuiti a lui spettanti.

Allo stesso tempo, rientra anche il diritto ad essere sempre prontamente informati in merito ad eventuali cambiamenti che saranno apportati alla programmazione dell’orario lavorativo nonché delle condizioni che fanno riferimento ad eventuali orari straordinari. 

Infine, ai lavoratori italiani ed europei dovrà essere garantito anche il diritto a poter consultare direttamente all’interno del contratto di lavoro le indicazioni in merito agli istituti sia di tipo previdenziale che di tipo assicurativo che si occupano della gestione dei contributi a loro carico.

Novità UE sulla tutela per i lavoratori precari 

Lo schema di attuazione che fa riferimento alla direttiva europea numero 1152 dell’anno 2019 è andato anche a chiarire delle ulteriori disposizioni per quanto riguarda la tutela dei lavoratori precari.

In questo senso, si ricorda che si tratta di una categoria di lavoratori piuttosto delicata, a cui il Governo italiano ha più volte deciso di dedicare una serie di tutele e di aiuti appositamente pensati per salvaguardare i soggetti che rientrano in questa categoria.

A questo proposito, è stato chiarito che il committente dovrà trasmettere direttamente al lavoratore una copia legata alla dichiarazione della prestazione di lavoro di tipo occasionale che si intende richiedere. È stata inoltre inasprita la direttiva che fa riferimento alla prevedibilità del lavoro a chiamata, andando a stabilire una prevedibilità minima fissa.

Le altre disposizioni UE sugli obblighi imprese e tutele lavoratori

La direttiva europea dedicata alla trasparenza sul lavoro e alle maggiori tutele dei lavoratori è andata poi ad affrontare un’ulteriore tema diventato nel corso degli anni sempre più importante, a seguito della forte digitalizzazione avvenuta di recente nonché l’esplosione della pandemia da Coronavirus che ha portato ad un ampliamento del numero di lavoratori che svolgono un’attività in modalità agile.

Si tratta, infatti delle nuove modalità di lavoro di tipo digitale che vanno ad esporre maggiormente i cittadini lavoratori verso rischi legati ad un controllo automatizzato, spesso non segnalato da parte delle imprese e dei datori di lavoro. È a questo proposito che l’Unione Europea ha deciso di introdurre una serie di obblighi informativi, sancendo dunque il diritto alla trasparenza che dovrà essere garantito nei confronti dei lavoratori che saranno coinvolti da sistemi di gestione aziendale basati su algoritmi.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate