OSS, quanto guadagna in ospedale e in strutture private: stipendi lordi e netti

Quanto guadagna un OSS e quali sono le differenze tra chi lavora in ospedale, in strutture private o privatamente a domicilio.

La figura dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) fa parte delle professioni sanitarie più ricercate anche nei prossimi anni. Ma quanto guadagna un OSS?

Non esiste una risposta univoca in quanto, come per molte altre professioni, la retribuzione dipende da diversi fattori tra cui l’esperienza maturata e il livello di inquadramento.

Non solo, perché differenze rilevano anche in base a dove lavora un OSS. Ci sono, per esempio, Operatori Socio Sanitari che lavorano negli ospedali pubblici (e per i quali gli stipendi sono previsti dal CCNL), altri che scelgono di lavorare nel settore privato e altri, ancora, che decidono di lavorare privatamente a domicilio.

Scelta, quest’ultima, che oggi perseguono molti professionisti nell’ambito sanitario (e non solo) dal momento che, generalmente, permette di guadagnare di più anche a inizio carriera.

Vediamo, allora, quali sono gli stipendi lordi e netti di un OSS in base a tutti questi fattori e quanto guadagnano gli Operatori Socio Sanitari in ospedale, in case di cura e RSA oppure da privati con partita IVA.

Quanto guadagna un OSS in un ospedale pubblico

Come per molte altre figure professionali, anche l’OSS può decidere se svolgere il suo lavoro nel settore pubblico, nel settore privato o privatamente (con partita IVA).

Questo influisce anche sulla retribuzione, benché non sempre si evidenziano grandi differenze tra lo stipendio di un OSS che lavora in ospedale, per esempio, o in strutture private e RSA.

Per prima cosa, va detto che per capire quanto guadagna un OSS in un ospedale pubblico c’è bisogno di tenere in considerazione due fattori:

  • l’esperienza maturata negli anni: si tratta di uno dei fattori che maggiormente incidono sull’entità delle retribuzioni in tutti i settori. Più sono gli anni maturati, più aumenta lo stipendio;

  • il livello di inquadramento: per l’OSS sono previste le fasce BS fino a BS5.

Lo stipendio di un OSS, infatti, cresce in base al livello di inquadramento con uno stipendio lordo che arriva a 19.209,84 euro all’anno per il livello BS e raggiunge i 22.217,32 euro annui per il livello BS5.

Come già detto, il livello di inquadramento non è l’unico fattore che incide sulla retribuzione di un OSS. Anche gli anni di esperienza contribuiscono a far crescere lo stipendio mensile.

Un OSS che ha 3 anni di esperienza, per esempio, potrà aspirare a circa 950-960 euro al mese, mentre chi vanta una carriera ventennale può arrivare a guadagnare anche 1.570 euro al mese.

Quanto guadagna un OSS nelle strutture private

Oltre a poter scegliere di lavorare nel settore pubblico, l’OSS può decidere di lavorare per strutture private, per esempio case di cura o RSA.

Lo stipendio, comunque, non subisce grandi variazioni. Un OSS impiegato nel settore privato, infatti, può guadagnare dai 900 ai 1.600 euro al mese. Anche in questo caso, gli anni di esperienza nel settore possono fare la differenza e portare a un aumento della retribuzione.

Un OSS può anche decidere di lavorare privatamente a domicilio. In genere, si fa riferimento a Operatori Socio Sanitari con partita IVA e che svolgono attività a domicilio per i propri pazienti.

Si tratta, indubbiamente, di un’ulteriore strada professionale per questa figura, ma i rischi possono essere diversi. In questi casi, infatti, lo stipendio dipenderà dalla quantità di pazienti che si riescono a trovare, così come dalle ore di lavoro.

Per gli OSS che scelgono questa strada, infatti, la retribuzione va calcolata su base oraria.

In linea generale, un OSS con esperienza può guadagnare anche 20 euro all’ora, mentre lo stipendio aumenta nel caso di turni di lavoro in orario notturno.

Quanto guadagna un OSS con partita IVA: in Italia conviene

In Italia, comunque, sono sempre di più i professionisti in ambito sanitario che decidono di lavorare come liberi professionisti aprendo una partita IVA.

In linea generale, questa tendenza trova le radici proprio nell’entità delle retribuzioni, da molti considerate insufficienti e non in linea con le responsabilità legate alla professione.

In Italia, come abbiamo potuto vedere, gli stipendi non sono molto alti per un Operatore Socio Sanitario e coloro che guadagnano di più sono spesso proprio coloro che hanno scelto il lavoro autonomo.

Si tratta di una situazione che accomuna diverse figure professionali nel settore sanitario, per esempio medici o infermieri che decidono di aprire la partita IVA. D’altra parte, oggi aprire una partita IVA risulta più conveniente del passato, grazie ai diversi sgravi fiscali nel nostro Paese.

Inoltre, il possesso della partita IVA non “costringe” l’Operatore Socio Sanitario a guadagnare in base agli anni di esperienza. Come abbiamo visto, infatti, sia nel pubblico sia nel privato più sono gli anni di esperienza maturati, più l’OSS può aspirare a uno stipendio più alto.

In questo caso, invece, è il professionista stesso a impostare la sua tariffa, a prescindere dall’esperienza maturata.   

Leggi anche: Quanto guadagna un medico di base

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
796FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate