Nuovo Bonus Partite Iva: fino a 25.000 euro

In quest'articolo vedremo assieme tutto ciò che si riferisce al Bonus Partite Ive: partendo da cosa si intende con Bonus Partite Iva, le categorie che lo compongono, i lavoratori destinatari cui si rivolge, i requisiti che i beneficiari devono obbligatoriamente possedere per inoltrare richiesta ed i documenti da allegare assieme alla presentazione della domanda fino al valore effettivo dei contributi relativi al Bonus Partite Iva.

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Fino al prossimo 13 dicembre sarà possibile richiedere il bonus partite iva da parte di coloro che svolgono attività di impresa, dei lavoratori autonomi e del reddito agrario e che ne hanno maggiormente risentito durante il periodo di crisi epidemiologica e la cui attività lavorativa ha vissuto pesanti ripercussioni in questa epoca di forte incertezza a differenza dei lavoratori dipendenti, cui invece, è stata concessa la cassa di integrazione ordinaria o straordinaria.

Sebbene le difficoltà economiche legate alla crisi Coronavirus Covid-19, ora il Governo ha deciso di fornire concretamente un sostegno economico a tutti i Liberi Professionisti nell'esercizio della loro attività lavorativa.

Dalla scorsa metà del mese grazie al Decreto Sostegni Bis è infatti arrivato un nuovo contributo destinato ai possessori di partita Iva e fino alla prossima metà del mese di dicembre il Bonus Partite Ive viene erogato sotto forma di contributo a fondo perduto.

Come da recente comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate, dallo scorso 14 di ottobre fino a pochi giorni prima della metà del mese di dicembre, sia nei confronti dei lavoratori autonomi che dei lavoratori di reddito agrario titolari di Partita Iva, sarà possibile presentare domanda per ricevere un contributo Sostegni ed un contributo Sostegni Bis purché abbiano dimostrato che nel corso dell'anno 2019 il loro reddito fosse compreso tra i 10 ed i 15 milioni di euro di fatturato. 

In questo video del canale YouTube L'imprenditore in formato dal titolo Nuovo contributo a Fondo Perduto per le attività chiuse. Come ottenerlo? della dottoressa Alessandra Mugnetti in cui ti vengono date informazioni in merito al sostegno delle attività economiche chiuse istituito dal Decreto Sostegni Bis nel caso tu possa interessato all'argomento.

Nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 7 ottobre 2021 è stato pubblicato il Decreto del 9 settembre 2021 con cui sono state stabilite le modalità attuative del fondo perduto del valore di 140 milioni di euro ed è stato stipulato un elenco dei soggetti beneficiari che hanno diritto a ricevere il sostegno. 

 I contributi in data odierna non risultano essere stati approvati e per questo si dovrà attendere una prima comunicazione da parte della Commissione Europea ed una successivamente nota da parte del Direttore dell'Agenzia delle Entrate.

Nel video si parla inoltre dei soggetti beneficiari distinti in 2 diverse categorie:

  • la prima è quella che si riferisce ai soggetti esercenti attività di impresa, arte e professione (quali le discoteche) che, alla data del 23 luglio scorso che svolgevano come attività principale un'attività lavorativa chiusa;
  • la seconda è quella che, invece, fa riferimento ai soggetti esercenti attività di impresa, arte e professione che alla data del 26 maggio del 2021 (ad esclusione delle discoteche) svolgevano come prestazione lavorativa prevalente un'attività individuata dal Codice Ateco che hanno chiuso la loro attività per un periodo almeno complessivo di 100 giorni.

Bonus Partite Iva: ecco che che cosa c'è da sapere e quali sono le due categorie che lo compongono

Il Bonus Partite Ive è un sussidio erogato a favore dei soggetti esercenti di attività d'impresa, dei titolari di Partita Iva  che svolgono in maniera abituale un lavoro autonomo da almeno 4 anni continuativi dalla data di apertura della partita iva.

Questi potranno ricevere per una sola occasione un bonus del valore di 800 euro per 6 mesi da quest'anno fino a tutto il 2023 compreso purché i titolari di Partita Iva possiedano determinati requisiti tra i quali l'essere liberi professionisti che lavorano per grandi aziende e quindi svolgere una prestazione di lavoro autonomo continuativi da almeno 4 anni dalla data di inizio.

Il Bonus Partite Ive è composto da due diverse categorie

  • Nella prima rientrano tutti i titolari di Partita Iva che hanno avuto un calo del loro fatturato non inferiore al 30% tra il 2019 ed il 2020;
  • la seconda categoria che è, invece, entrata in vigore grazie al Decreto Sostegni Bis è rivolta a tutti coloro che hanno subito una perdita pari e superiore al 30 % in su del proprio fatturato, all'interno dell'arco temporale che intercorre tra il primo giorno del mese di aprile dell'anno 2020 ed il 31 di marzo dell'anno 2021 rispetto allo stesso periodo degli anni 2019/2020.

Il beneficiario può decidere di richiedere in via esclusiva "Il sostegni Bis-alternativo" ed il 30% che ne risulta viene quindi dato dalla media tra il fatturato delle 2 finestre temporali prese a riferimento. Tuttavia rimane comunque la possibilità per il destinatario di poter presentare richiesta di entrambi i contributi. 

Bonus Partite Iva: ecco quali sono i lavoratori destinatari a cui viene rivolto e i soggetti che invece ne rimangono esclusi da tale agevolazione

Il Bonus Partite Iva è rivolto, cosi come stabilito dal Decreto Cura Italia, ai liberi professionisti quali:

  • i professionisti titolari di Partita Iva;
  • i lavoratori che possiedono rapporto di lavoro di collaborazione coordinativa o continuativa;
  • i lavoratori autonomi speciali che sono iscritti alla Gestione Speciali dell'AGO
  • i lavoratori che operano nel settore turistico e quelli che lavorano negli stabilimenti termali; 
  • i lavoratori agricoli operai che possiedono un contratto di lavoro a tempo determinato;
  • i lavoratori che lavorano nel mondo dello spettacolo che sono iscritti al Fondo Pensioni

I soggetti che rimangono esclusi dal Bonus Partite Iva sono tutti i lavoratori, la cui Partita Iva non risulti attiva a decorrere dalla data di entrata in vigore dei Decreti Legge, ovvero, vale a dire che tutti i dipendenti del settore pubblico, gli intermediari finanziari e le Società di Partecipazione devono essere alla data di presentazione dell'istanza titolari di Partita Iva attiva prima della data del 23 luglio 2021 ovvero per i soggetti che rientrano nella seconda categoria prima del 26 maggio del 2021 che devono risiedere all'interno dello stato italiano.

Bonus Partite Iva: ecco quali sono i requisiti indispensabili che si devono possedere per poter presentare domanda per ricevere il Bonus Partite Iva 

 Per poterne presentare richiesta è indispensabile che i lavoratori autonomi possiedano determinati requisiti, ovvero che si siano trovati in una situazione di difficoltà economica nel 2020 ed abbiano registrato una perdita del proprio fatturato pari alla metà di quello normalmente conseguito negli ultimi 3 anni di attività.

Tra questi rientra nel conteggio l'anno 2020.

I requisiti che i lavoratori dovevano possedere obbligatoriamente erano:

  • un importo massimo e non superiore agli 8145 euro
  • essere in regola con i contributi dell'Inps
  • possesso di un reddito pari/uguale ai 50000 euro all'anno.

Bonus Lavoratori Autonomi: ecco come e dove è possibile presentare domanda per ottenere il Bonus Partite Iva

La domanda può essere presentata esclusivamente in via telematica, inoltrando richiesta sul sito dell'Agenzia delle Entrate entro e non oltre la data limite del 13 di dicembre prossimo.

Per poter inoltrare la richiesta è obbligatorio allegare alla domanda oltre ai dati della persona richiedente beneficiaria che ne fa richiesta devono essere allegati anche il codice fiscale del richiedente, il codice fiscale ed i dati dell' intermediario o del rappresentante che ne fa le veci per conto della persona beneficiaria richiedente, dimostrare il possesso dei requisiti richiesti per essere considerato beneficiario.

Il contributo viene accreditato mediante bonifico bancario sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente beneficiario nell'istanza.

Il contributo su richiesta del beneficiario può essere tramutato in crediti d'imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Bonus Partite Iva: ecco quali sono tutte le tipologie di lavoratori autonomi che possono richiederlo

  • Lavoratore autonomi iscritti alla Gestione Speciale dell'Ago quali artigiani, commercianti, coltivatori diretti e coloni e mezzadri; 
  • i commercianti e dei lavoratori agricoli iscritti nelle rispettive gestioni autonome non titolari ne di trattamento pensionistico diretto ne di altre forme di previdenza obbligatoria (fatta esclusione per la Gestione Separata dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale).

Nel caso dei lavoratori stagionali che lavorano nel settore turistico e negli stabilimenti termali i requisiti che si devono possedere sono:

  • il possesso di un rapporto di lavoro cessato per cause non dipendenti dalla propria volontà nell'arco temporale che intercorre  dal 1 gennaio del 2019 fino al 17 di marzo del 2020;
  • il possesso di un contratto di lavoro subordinato e quindi non si deve possedere partita iva e nemmeno il  trattamento pensionistico diretto;
  • i Lavoratori Agricoli devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo determinato; 
  • i Lavoratori dello spettacolo che sono iscritti al Fondo Pensioni dello Spettacolo che dimostrano di avere versato almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e che in questo stesso medesimo anno dimostrano di aver generato un reddito non inferiore ai 50000 euro; 
  • I Lavoratori non devono essere titolari di alcun trattamento pensionistico diretto o di rapporti di lavoro dipendenti a decorrere dalla data del 17 marzo dell'anno 2020.

Lavoratori autonomi: a quanto ammontano i contributi relativi al Bonus Partite Iva

Per le discoteche, le sale da ballo ed i night club quindi tutte le attività lavorative individuate da Codice ATECO e risulta essere titolari di partiva iva prima del decorrere della data del 23 luglio del 2021 viene concesso un contributo pari e non superiore ai 25000 euro per ciascun beneficiario richiedente

Nei confronti di tutti gli altri possessori di partita Iva attiva prima della data del 26 maggio 2021 l'importo del beneficio dipende dai ricavi e dai compensi relativi al periodo di imposta dell'anno 2019 e questi ultimi possono rientrare in 3 diverse fasce:

  • quella dei soggetti che possiedono ricavi o compensi fino a 400000 euro ivi compresi i richiedenti di nuova costituzione con ricavi o compensi pari a 0 spettano 3000 euro;
  • ai soggetti che possiedono ricavi o compensi superiori ai 400 mila euro e fino ad un milione di euro spettano non meno di 7500 euro;
  • ai soggetti che hanno ricavi o compensi superiori ad un milione di euro vengono concessi non meno di 12 mila euro.