Svizzera, a che età si va in pensione: regole su contributi, anni e altri requisiti

Come funziona il pensionamento in Svizzera e le differenze con il sistema italiano.

La pensione rappresenta una fase importante nella vita di ogni individuo, segnando il passaggio da una vita lavorativa attiva a un periodo di meritato riposo. In Svizzera, il sistema pensionistico è strutturato su tre livelli, ciascuno dei quali svolge il suo ruolo nel garantire la sicurezza finanziaria degli anziani.

Ma quali sono le modalità di accesso alla pensione minima nello stato e chi può andare in pensione a 60 anni?

Quanti anni di contributi servono per avere la pensione minima in Svizzera

Il primo pilastro del sistema pensionistico svizzero, l’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), garantisce una rendita di vecchiaia a tutti i residenti che hanno raggiunto l’età pensionabile: 65 anni per gli uomini e 64 per le donne.

Per avere diritto alla pensione minima, è necessario avere versato contributi per almeno un intero anno. La pensione AVS è calcolata in base al numero di anni di contribuzione e al reddito annuo medio, con un importo minimo e massimo mensile definito.

Chi va in pensione a 60 anni in Svizzera

In Svizzera, l’età ufficiale per la pensione è stabilita a 65 anni per gli uomini e 64 anni per le donne, riflettendo una distinzione di genere radicata nella storia del sistema pensionistico nazionale. Nonostante ciò, il paese offre una flessibilità notevole attraverso le opzioni di pensione anticipata, permettendo agli individui di iniziare a ricevere la rendita pensionistica uno o due anni prima dell’età normale di pensionamento.

Questa possibilità è particolarmente attrattiva per coloro che desiderano ritirarsi dal lavoro prima del tempo, ma è accompagnata da una riduzione del 6,8% della pensione per ogni anno di anticipo, una misura introdotta per bilanciare i fondi del sistema previdenziale e assicurare la sua sostenibilità a lungo termine.

Quanti anni si lavora in Svizzera

In Svizzera, gli uomini devono aver versato contributi per 44 anni e le donne per 43 anni per ricevere una rendita completa di vecchiaia del primo pilastro. Questo riflette la durata lavorativa tipica, benché la pensione parziale sia possibile con una durata dei contributi inferiore. Inoltre, il secondo pilastro, o previdenza professionale, richiede che si sia affiliati al primo pilastro e si percepisca un salario annuo superiore a 22 050 CHF per essere obbligatoriamente assicurati.

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Come viene calcolata la pensione di vecchiaia in Svizzera

La pensione di vecchiaia in Svizzera è calcolata considerando diversi fattori, inclusi gli anni di contribuzione e il reddito annuo medio. Per il primo pilastro, esiste un importo minimo e massimo mensile di pensione, con la possibilità di ottenere una rendita per i figli. Per il secondo pilastro, la rendita di vecchiaia annuale è calcolata come il 6,8% dell’avere di vecchiaia accumulato, con possibilità di prestazioni per figlio e opzioni per una pensione anticipata o rinviata.

La pensione in Svizzera è un argomento complesso, che richiede una pianificazione attenta e una comprensione approfondita del sistema. Con tre pilastri che offrono diversi livelli di sicurezza finanziaria, è fondamentale per ogni residente svizzero familiarizzare con le regole e i requisiti per garantirsi una vecchiaia serena e finanziariamente sicura.

Importante tenere a mente che l’età pensionabile ufficiale e i requisiti di contribuzione possono influenzare significativamente l’importo della pensione ricevuta, è essenziale avvalersi di una pianificazione pensionistica adeguata per massimizzare i benefici disponibili.

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Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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