Pensione invalidità: Inps cambia procedura. Le ultime

La pensione d'invalidità è riconosciuta a fronte di una visita medico legale che da ottobre 2021 si potrà non più fare, basando il tutto sugli atti allegati.

La pensione di invalidità civile è conseguita a seguito di un accertamento medico-sanitario che valuta le menomazioni congenite o acquisite tale da potersi configurare come condizioni per ottenere il pagamento della prestazione economica erogata da Inps.

La pensione d’invalidità civile, o inabilità totale al lavoro, riconosciuta a chi ha ricevuto un verbale Inps con una percentuale d’invalidità del 100%, è erogata dall’Inps solo su richiesta del beneficiario e solo se il verbale di riconoscimento dell’invalidità riconosce la prestazione.

Non rientrano tra gli invalidi civili gli invalidi di guerra o quelli che hanno subito lesioni sul posto di lavoro.

La procedura per l’ottenimento della pensione d’invalidità parte dalla richiesta effettuata dal proprio medico curante per arrivare al verbale redatto dalla commissione medica dell’Inps, o nel caso di convenzioni con le ASL locali, redatte da queste ultime.

Nel mezzo della procedura, c’è la visita fisica prevista per poter appunto valutare la richiesta d’invalidità.

Questa procedura però è stata cambiata dall’Inps che ha introdotto, sulla scia del decreto legge 120 del 2020 di poter emettere verbali di riconoscimento dell’invalidità civile, ma anche di disabilita grave (legge 104/1992) sulla base degli atti, senza la necessaria visita fisica.

L’Inps ha ribadito questo iter anche per le richieste di aggravamento e/o di revisione dell’invalidità.

Ma facciamo il punto su questa rivoluzionaria novità.

Pensione d’invalidità: la procedura Inps

Per comprendere la novità della nuova procedura Inps al fine dell’ottenimento della pensione d’invalidità, vale la pena fare un passo indietro e descrivere in che modo si ottiene la suddetta pensione con la procedura standard.

Una precisazione doverosa va però fatta. La procedura standard rimane mentre quella nuova si affianca in determinate condizioni, che vedremo più avanti.

Per poter ricevere la pensione d’invalidità Inps, si deve per prima cosa recare dal proprio medico curante che compilerà sul sito Inps il relativo certificato medico. In questo certificato, oltre a riportare i dati dell’assistito, è importante che il medico riporti la diagnosi in base alla quale la commissione medico legale Inps valuterà l’assistito per concedere l’invalidità.

In questo certificato il medico curante può essere dettagliato sullo stato di salute e condizione in essere oppure rimandare ai certificati medici degli specialisti. Tuttavia non deve dimenticare di riportare la patologia invalidante.

Una volta compilato il certificato, lo stesso medico rilascerà un codice con il quale l’assistito potrà fare domanda dal sito Inps della visita medica. Tale richiesta può essere fatta direttamente dall’assistito  con le proprie credenziali Inps, oppure assistito dal CAF.

Sarà l’Inps poi a convocare l’assistito direttamente a visita a seguito della quale sarà rilasciata la relativa certificazione. Durante la visita l’assistito dovrà presentare tutta la documentazione medica utile per la valutazione medica.

Dopo 30 giorni dalla visita, l’Inps invia a mezzo posta, oppure sulla PEC la certificazione attestante lo stato di invalidità e lo stato di disabilità.

Pensione d’invalidità: la nuova procedura Inps

Agevolare e velocizzare l’iter per poter riconoscere la condizione d’invalidità civile oppure riconfermarla con la revisione. 

L’Inps con il messaggio n. 3315 del 1° ottobre 2021, aveva reso attivo il servizio di allegazione della documentazione sanitaria ai fini dell’invalidità civile, in ottemperanza al  decreto legge 120 del 2020

La grande novità che introduce l’Inps riguarda la fase di visita della persona che fa richiesta dell’invalidità civile. 

L’obiettivo è ridurre i tempi ed i disagi di chi fa domanda per l’invalidità. Con la presentazione della documentazione sanitaria direttamente online, l’Inps potrà rilasciare la certificazione attestante lo stato invalidante direttamente sulla base degli atti.

La dematerializzazione della documentazione è un grande passo avanti laddove la stessa documentazione è chiara, sufficiente a permettere ad una commissione medica terza di rilasciare un giudizio. 

Tale possibilità non solo è consentita a chi presenta la domanda di invalidità, ma anche a chi richiede un aggravamento e con il  Messaggio n° 926 del 25 febbraio 2022 anche per le pratiche di revisione.

In realtà, la nuova procedura è più complessa, ma potrebbe comunque rendere più agevole il percorso che il beneficiario dei benefici collegati al riconoscimento dell’invalidità civile è costretto a dover percorrere.

Il nuovo iter elimina anche il rischio che la mancata presentazione alla visita di revisione da parte del soggetto beneficiario comporti poi la sospensione dei benefici, inclusi anche le prestazioni economiche come la pensione o l’indennità di accompagnamento.

Pensione d’invalidità: come funziona la nuova procedura

Quando si decide di richiedere la condizione d’invalidità per poter accedere ai benefici economici e non, la fase di visita presso la commissione medico legale può essere ovviata attraverso la procedura di Allegazione documentazione Sanitaria. Ci si accede mediante l’identità digitale dopo aver prima inserito la domanda d’invalidità.

Nella domanda d’invalidità si dovrà anche già riportare la situazione economica-reddituale ed il relativo Iban per poter consentire all’Inps di procedere alla liquidazione della pensione ed eventuali altre prestazioni economiche. Successivamente si deve allegare la documentazione sanitaria. Nella procedura è anche riportato quale documentazione non inserire come ad esempio immagini da TAC o risonanze.

Diversa la procedura per la revisione dell’invalidità.

L’Inps estrae dall’elenco dei soggetti con invalidità per i quali è richiesta la revisione, quattro mesi prima della scadenza, i nominativi di chi deve effettuare la revisione. Ad essi, l’Inps invia una lettera a mezzo raccomandata in cui appunto comunica la necessità di allegare la nuova documentazione sanitaria utile alla revisione.

Se tale documentazione è sufficiente al rilascio della nuova certificazione, l’Inps invierà i nuovi verbali. In alternativa l’Inps invierà una nuova lettera in cui invece questa volta comunica la data della visita fisica. 

Pensione invalidità: quando è sospesa

L’allegazione della documentazione sanitaria consente di agevolare la procedura di revisione dell’invalidità civile, ma anche il primo accertamento, nonchè di velocizzare i tempi.

Ma attenzione a inserire la documentazione adeguata perchè in assenza o di essa oppure in caso di insufficienza, l’Inps richiederà in modo obbligatorio che la persona con invalidità effettui la visita fisicamente.

Alla richiesta di presentarsi fisicamentenon ci si può rifiutare pena la perdita dei benefici acquisiti. In caso di impossibilità tuttavia, con apposita e documentata giustificazione si può richiedere il rinvio ad altra data. L’Inps provvederà a fissare una nuova data.

Se nei termini di 90 giorni dalla data entro cui l’Inps richiede integrazioni documentali oppure richieda idonea giustificazione per posticipare la visita fisica, la persona con invalidità civile non si adoperi, scatta la sospensione dei benefici e successivamente la revoca

Pensione d’invalidità: a quanto ammonta l’importo

Per le persone che ricevono il riconoscimento dell’invalidità civile al 100%, l’Inps riconosce una prestazione economica pagata mensilmente.

Per il 2022 l’importo è di 291,69 euro per tredici mesi. Per poter ricevere questo importo la soglia di reddito personale da non superare è di 17.050,42 euro. 

Con la sentenza della Corte Costituzionale di giugno 2021, l’importo della pensione d’invalidità può essere aumentata fino al vecchio milione di lire, anche per chi ha un’età compresa tra 18 e 65 anni. Tuttavia si devono rispettare due requisiti economici: quello del reddito personale di 8.469,63 euro e 14.447,42 euro, cumulati con il coniuge.

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