Lavori usuranti, si va in pensione prima: ecco la data per fare domanda

I soggetti che svolgono lavori usuranti possono andare prima in pensione, se rispettano specifici requisiti. Ecco la data per fare domanda all’INPS.

L’Istituto INPS ha deciso di fornire le istruzioni in favore dei lavoratori addetti a mansioni considerate gravose e faticose che matureranno i requisiti obbligatori entro l’anno 2024.

Dunque, attraverso il messaggio numero 1100 pubblicato dall’INPS il giorno 21 marzo, l’Istituto ha chiarito alcune specifiche in merito a chi sono le persone che possono andare prima in pensione nei casi in cui si occupano di lavori usuranti.

Vediamo, quindi, la data di scadenza per presentare domanda e andare prima in pensione, quando vengono svolti lavori usuranti.

In pensione prima: i destinatari con lavori usuranti

Chi sono, dunque, i soggetti che potranno andare prima in pensione quando svolgono dei lavori usuranti? Si tratta di persone che rientrano in una delle tre seguenti categorie:

  • lavoratori notturni a turni;

  • lavoratori notturni che presedano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo;

  • lavoratori impegnati in mansioni considerate usuranti. 

In quest’ultima categoria si intendono inclusi quei lavoratori addetti alla cosiddetta linea catena ma anche i lavoratori che si occupano della conduzione di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Sulla base delle diverse categorie appena citate, cambiano anche i requisiti per poter andare prima in pensione.

Dunque, per i soggetti che rientrano nella categoria di lavoratori notturni a turni, i requisiti variano a seconda dei giorni lavorativi svolti durante l’anno. Mentre il requisito contributivo resta di almeno 35 anni per tutti, quello anagrafico varia da un minimo di 61 anni e 7 mesi fino al requisito obbligatorio di 63 anni e 7 mesi.

Per quanto riguarda i lavoratori addetti a mansioni gravose, è richiesta un’anzianità contributiva di almeno 35 anni. In merito ai requisiti anagrafici, è richiesto il raggiungimento per i dipendenti della quota 97,6 con un’età minima di 61 anni e 7 mesi, e per gli autonomi la quota 98,6 con un’età minima di 62 anni e 7 mesi.

La domanda per andare in pensione prima

Per quei soggetti che svolgono lavori e mansioni faticosi ed usuranti e che nel 2024 matureranno i requisiti e le condizioni obbligatorie per il pensionamento, sarà necessario presentare domanda entro la scadenza utile fissata per il primo maggio 2023.

La presentazione della richiesta per poter andare prima in pensione in favore dei lavoratori con mansioni usuranti, occorre precisare che in caso di esito positivo dei requisiti, il differimento della decorrenza del trattamento previdenziale anticipato cambia in base alla data di presentazione della domanda.

Dunque, bisognerà attendere un mese di differimento della decorrenza, per coloro che presentano domanda con un ritardo inferiore o entro un mese. Il differimento della decorrenza del trattamento previdenziale è pari, invece, a due mesi per quei ritardi superiori ad un mese ma inferiori a tre mesi.

Mentre, occorre aspettare tre mesi di differimento per quei ritardi superiori ai tre mesi.

Per approfondire il tema dei lavori usuranti, leggi anche: Lavori usuranti: quali sono? L’elenco dei mestieri gravosi in Italia.

Come presentare domanda per la pensione anticipata

Come predisposto dall’INPS, per poter accedere al beneficio dell’accesso anticipato alla pensione, è necessario presentare la domanda seguendo specifiche modalità.

La richiesta, che dovrà essere inviata entro il primo maggio 2023, da parte di quelle persone che perfezionano i requisiti durante il periodo tra il primo gennaio 2024 ed il 31 dicembre 2024, deve essere corredata dalla documentazione indicata nella tabella A del decreto interministeriale del 20 settembre 2011.

Inoltre, nel messaggio INPS numero 1100, l’Istituto precisa che:

La domanda di riconoscimento del beneficio deve essere presentata telematicamente, corredata dal modulo “AP45” e dalla documentazione minima ai fini della procedibilità della stessa.

Dopo aver presentato correttamente la richiesta per poter accedere alla pensione anticipata, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale è tenuto a comunicare nei confronti dei lavoratori interessati l’esito della richiesta.

A tal proposito, potrebbero quindi delinearsi una tra le seguenti situazioni:

  • accoglimento della domanda, con la specifica data di decorrenza;

  • accertamento dei requisiti dei lavoratori;

  • rigetto della domanda nei casi di mancanza dei requisiti.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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