Lavori usuranti: quali sono? L’elenco dei mestieri gravosi in Italia

Il Governo riconosce misure e agevolazioni nei confronti dei lavoratori che svolgono i “lavori usuranti”. Ecco i lavori che rientrano nell’elenco.

Oggi si sente sempre più spesso parlare dei cosiddetti “lavori usuranti”. Si tratta di una tipologia di occupazione che presuppone un impegno a livello psicologico o fisico particolarmente intensivo per i lavoratori.

Sulla base di questa definizione, infatti, l’Istituto INPS riconosce nei confronti delle persone che svolgono questo tipo di lavoro considerato usurante, una serie di agevolazioni e misure ad hoc. Tra queste, la possibilità di accedere al trattamento previdenziale in anticipo.

Ecco, quindi, quali sono i lavori usuranti o gravosi riconosciuti in Italia e che cosa significa svolgere un lavoro usurante.

Lavori usuranti: la definizione e le tipologie di mestieri

È il decreto legislativo numero 374 del 1993 a definire delle indicazioni più chiare in merito a cosa sono i lavori usuranti. A questo proposito, è stato chiarito che, si tratta di quella tipologia di mestiere per cui viene:

richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee.

In accordo a questa definizione dedicata ai lavori usuranti, la legge ha previsto anche un elenco di tutti i lavori usuranti al fine di comprendere quali sono i lavoratori di questa categoria che possono beneficiare dei diritti previdenziali diversi rispetto agli altri lavoratori.

In generale, rientrano nella categoria di “lavori usuranti” quelle attività pesanti e logoranti che richiedono un particolare sforzo dai lavoratori. Per questo motivo nel corso del tempo, la legge è più volte intervenuta al fine di fornire una tutela maggiore nei confronti dei lavoratori che compiono delle attività così usuranti.

Tuttavia, per poter effettivamente definire un lavoro come usurante, è necessario che sussistano specifiche condizioni e requisiti particolari, che saranno chiariti durante la fase di redazione e formulazione del contratto di lavoro.

Per questo motivo, nel caso in cui un lavoratore ha il desiderio di comprendere se effettivamente il suo lavoro rientra nella categoria di “lavori usuranti” occorre chiedere supporto ad un ente di Patronato riconosciuto dalla legge e di verificare direttamente sul portale INPS.

L’elenco dei lavori usuranti: quali sono

Ma andiamo ad approfondire ora quali sono i lavori usuranti principali in Italia. Di seguito un breve elenco che comprende le principali categorie di lavori considerati usuranti:

  • Lavori in galleria, cava o miniera;

  • Lavori alle linee di montaggio con ritmi vincolati; 

  • Lavori in cassoni ad aria compressa;

  • Lavori svolti dai palombari;

  • Lavori in altezza: ad esempio su scale aeree, con funi a tecchia;

  • Marittimi imbarcati a bordo;

  • Lavori ad alte temperature o in celle frigorifere;

  • Trattoristi;

  • Addetti a serre e fungaie;

  • Lavori svolti in spazi ristretti all’interno di condotti, cunicoli di servizio, pozzi, fognature, serbatoi e caldaie;

  • Autisti di mezzi rotabili di superficie

  • Personale addetto a pronto soccorso, rianimazione e chirurgia d’urgenza;

  • Lavori di asportazione dell’amianto da impianti industriali, carrozze ferroviarie ed edifici industriali e civili.

Inoltre, va specificato che sono considerati usuranti anche i lavori notturni continuativi, che rientrano in specifiche categorie: con almeno 78 giorni di lavoro  di notte all’anno, tra 72 e 78 giorni di turni notturni, o tra 64 e 72 giorni di turni notturni.

I nuovi lavori usuranti in Italia

Nel corso degli anni, è stato ritenuto necessario ampliare l’elenco di lavori considerati usuranti in Italia, al fine di regolamentare ulteriormente la disciplina dedicata ai lavoratori che svolgono delle mansioni gravose.

A questo proposito, il più recente decreto legislativo numero 67 del 2011 ha previsto una nuova lista dei lavori usuranti, includendo anche le seguenti categorie di occupazioni:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;

  • conciatori di pelli e pellicce;

  • conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;

  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;

  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;

  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;

  • professori di scuola pre-primaria;

  • conduttori di mezzi pesanti e camion;

  • facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;

  • professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavori strutturati in turni.

Dunque, come facilmente intuibile, l’elenco dei lavori usuranti e gravosi è sempre in costante aggiornamento, al fine di rispondere alle nuove esigenze e necessità dei lavoratori.

La pensione anticipata per i lavori usuranti

Come anticipato, rientrare nella categoria di “lavori usuranti” per i lavoratori significa poter beneficiare di una serie di misure e di diritti, in particolare dal punto di vista previdenziale.

Tra le agevolazioni più apprezzate dai lavoratori che svolgono attività gravose o usuranti, c’è ad esempio l’accesso anticipato all’assegno della pensione.

A questo proposito, a seguito dell’entrata in vigore della legge di Bilancio 2017, il Governo ha deciso di introdurre un’apposita indennità mensile temporanea. 

Si tratta di una misura previdenziale chiamata APE Sociale, riconosciuta nei confronti dei lavoratori che hanno svolto una mansione gravosa per un certo periodo di tempo e che rispondono a determinati requisiti.

Per saperne di più sui lavoratori che svolgono mansioni usuranti, leggi anche: Ecco chi potrebbe andare in pensione a 61 anni nel 2024.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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