Quanto guadagna un farmacista in Italia e differenze tra dipendente e proprietario

Per capire quanto guadagna un farmacista in Italia bisogna prendere in considerazione diversi fattori e le differenze tra dipendente e proprietario.

Se stai pensando di intraprendere questa carriera, ti interesserà sapere quanto guadagna un farmacista.

Si tratta di una delle figure di cui maggiormente si è sentito parlare negli ultimi anni, nonché una di quelle, che nell’immaginario comune, ha visto un aumento gli stipendi. In questo caso, si fa riferimento ai titolari di una farmacia, i quali, come vedremo, guadagnano di più rispetto ai farmacisti dipendenti (che, comunque, rimangono più numerosi).

Al di là della differenza tra farmacista dipendente e proprietario di una farmacia, ci sono altri fattori che bisogna considerare per stabilire lo stipendio di un farmacista.

Per esempio, gli anni di esperienza maturati, il tipo di farmacia o eventuali straordinari e turni di lavoro di notte.

Quanto guadagna un farmacista in Italia

Come già accennato, esistono diversi fattori che contribuiscono ad aumentare o diminuire lo stipendio di un farmacista.

Prima di tutto, cominciamo a parlare dei farmacisti dipendenti, la strada che si ritrovano a percorrere molti laureati.

Gli stipendi dei farmacisti, impiegati in farmacie private urbane (cioè situate in Comuni con più di 5.000 abitanti) o rurali (in Comuni o frazioni fino a 5.000 abitanti) sono regolati dal CCNL farmacie private.

L’entità della retribuzione, dunque, dipende anche dai livelli di inquadramento, dall’area Quadri (livello massimo) fino al livello 6.

In linea generale, in media, si può dire che un farmacista dipendente guadagni da un minimo di 1.200 euro al mese a un massimo di 2.450 euro netti mensili.

Molto dipende, oltre che dai fattori che analizzeremo a breve, anche dal tipo di contratto. Un farmacista con contratto full-time guadagna in media 1.380 euro al mese, mentre chi lavora part-time può avere una retribuzione di 770 euro.

Minore, invece, è il guadagno per chi lavora in una parafarmacia. In questo caso, infatti, lo stipendio medio si aggira attorno ai 1.200 euro.

Da cosa dipende lo stipendio di un farmacista: livello di inquadramento ed esperienza

Come abbiamo visto, a incidere sullo stipendio di un farmacista dipende è il suo livello di inquadramento, ma non si tratta dell’unico fattore da tenere in considerazione per sapere quanto guadagna.

Come per molte altre professioni, più anni di esperienza si hanno alle spalle, più la retribuzione tende a salire.

Per questo motivo, per esempio, uno stagista può guadagnare circa 600 euro, mentre chi ha già superato questo step e si trova all’inizio della carriera (farmacisti con meno di 3 anni di esperienza) può raggiungere uno stipendio medio di 1.350 euro.

Più aumentano gli anni di lavoro, più possibilità ci sono di veder aumentare la retribuzione. Per esempio, a metà carriera (circa 10 anni di lavoro) un farmacista dipendente può raggiungere uno stipendio di 1.560 euro.

Stipendio che andrà poi ad aumentare ulteriormente dopo aver maturato circa 20 anni di carriera. In questo caso, è possibile guadagnare circa 1.600 euro, fino a superare anche i 1.800 euro se si ha un’esperienza più che ventennale nel settore.

Quanto guadagna un farmacista che fa i turni di notte

Lo stipendio medio di un farmacista può subire delle maggiorazioni quando svolge turni di notte.

È lo stesso CCNL farmacie private che prevede la possibilità, da parte del titolare, di richiedere ai propri dipendenti di svolgere turni notturni, in una fascia temporale che comprende l’ora di chiusura serale e l’ora di apertura mattutina della farmacia.

Il contratto nazionale, inoltre, determina anche quante sono, complessivamente, le ore di lavoro settimanali, fissate per il farmacista a 40 ore alla settimana, da distribuirsi solitamente in cinque giorni e mezzo.

I dipendenti che svolgono anche turni di notte hanno, così, diritto a una maggiorazione, la quale può variare in base alle mansioni e alle responsabilità richieste durante il turno notturno.

In linea generale, per il turno di notte un farmacista dipendente ha diritto a essere pagato circa 150-160 euro lordi (quindi, circa 1.200 euro netti) per ogni notte.

Quanto guadagna un farmacista in Italia: differenze tra dipendente e proprietario

Anche se la maggior parte di coloro che entrano nel mondo del lavoro dopo l’università comincia a lavorare come farmacista dipendente in una farmacia, c’è anche la possibilità di diventarne titolare.

Come è facile immaginare, in questo caso le retribuzioni cambiano sensibilmente. A differenza di un farmacista dipendente (in farmacia privata o pubblica), il proprietario di una farmacia, in media, guadagna circa 6.000 euro mensili e, in alcuni casi, arriva a guadagnarne fino a 10.000 ogni mese.

Tuttavia, tali cifre non valgono per qualsiasi proprietario. Così come la posizione geografica ha un impatto sullo stipendio del farmacista dipendente, anche le scelte imprenditoriali e la posizione della farmacia possono far variare i guadagni.

I titolari che arrivano a guadagnare anche 10.000 euro al mese, per esempio, sono più spesso coloro che gestiscono importanti farmacie in zone centrali delle grandi città.

Leggi anche: Busta paga fino a 160.000€ all’anno: ecco quanto guadagna un medico di base

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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