Ultima ora RdC e PdC 2022: INPS cambia gli importi a tutti!

Novità dell’ultima ora per reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza: cambiano gli importi per tutti. Chi rischia le riduzioni del RdC nel 2022.

È ormai ufficiale la novità che andrà interessare per tutto il nuovo anno 2022, i benefici relativi al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza che saranno definitivamente coinvolti da modifiche e da cambiamenti fondamentali sugli importi.

A questo proposito, in effetti, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha deciso di comunicare nella data del 3 febbraio scorso, un nuovo messaggio andando ad evidenziare proprio le novità relative ai sostegni del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza, i quali potrebbero purtroppo essere caratterizzati da importanti cambiamenti in riferimento all’ammontare dell’assegno che sarà riconosciuto ogni mese nei confronti dei soggetti titolari del contributo economico.

In questo contesto, effettivamente, si tratta del rischio concreto che colpirà centinaia di migliaia di famiglie italiane che rischieranno di dover essere interessate da una decurtazione degli importi a causa di alcune condizioni che andranno a determinare tale riduzione del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza.

Questo articolo, quindi, si pone come obiettivo proprio quello di offrire una panoramica generale di tutte le novità sul reddito di cittadinanza e sulla pensione di cittadinanza, al fine di comprendere effettivamente chi saranno i soggetti più sfortunati che purtroppo rischieranno maggiormente di essere interessati da una decurtazione dell’importo che viene riconosciuto ed erogato ogni mese direttamente sulla carta reddito di cittadinanza, sulla base delle disposizioni del Governo italiano.

In tal senso, nei prossimi paragrafi saranno effettivamente forniti ulteriori riferimenti sia dal punto di vista normativo che operativo, sulla base di quanto riportato dall’istituto Nazionale Previdenza Sociale all’interno del recente messaggio numero 548 pubblicato sul portale telematico istituzionale nella giornata del 3 febbraio 2022.

Cambiano gli importi del reddito di cittadinanza 2022: le disposizioni 

Prima di andare a riprendere effettivamente l’intera panoramica generale dei cambiamenti e delle novità che sono state apportate al reddito di cittadinanza e alla pensione di cittadinanza nel corso delle ultime settimane, entrate in vigore a partire dal nuovo anno 2022, è necessario anche capire quale sia il contesto normativo e le disposizioni a cui si riferiscono le novità legate ai nuovi importi del RdC e della PdC.

A queso proposito, in effetti, il cambiamento degli importi che saranno riconosciuti nei confronti dei soggetti che risultano essere titolari del reddito di cittadinanza o anche della pensione di cittadinanza, riguarda quelle disposizioni relative ai trattamenti di tipo assistenziale che sono state inserite da parte della squadra del Governo italiano all’interno del decreto-legge che ha sancito l’introduzione stessa del RdC e della PdC.

In questo senso, infatti, il rifermento normativo più importante che consentirà di comprendere al meglio come cambieranno e perché gli importi del reddito di cittadinanza così come anche della pensione di cittadinanza riguarda l’approvazione e l’entrata in vigore del famoso decreto-legge numero 4 pubblicato il 28 gennaio dell’anno 2019. 

In particolare, è necessario fare riferimento all’articolo 2, del comma 6 di tale decreto-legge, così come anche della sua legge di conversione, ovvero la legge numero 26, la quale ha ottenuto la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dunque la relativa entrata in vigore a partire dal 28 marzo del 2019.

Perché cambiano gli importi del RdC e della PdC nel 2022?

Attraverso il recente messaggio pubblicato da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale numero 548 nella giornata di giovedì 3 febbraio, sono stati anche chiariti tutti i dubbi dei cittadini in merito alle motivazioni che andrebbero a determinare il rischio di essere coinvolti da decurtazioni e riduzioni degli importi legati al reddito di cittadinanza o alla pensione di cittadinanza.

A questo proposito, infatti, il decreto-legge prima citato relativo all’anno 2019 è andato a determinare anche specifiche modalità di calcolo che fanno riferimento all’identificazione del reddito familiare, aspetto che rappresenta un fattore fortemente determinate ai fini della definizione degli importi dei trattamenti assistenziali. 

In questo senso, attraverso la pubblicazione nel portale istituzione dell’INPS del messaggio numero 548, l’Istituto ha voluto anche informare tutti i cittadini italiani che percepiscono il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza regolarmente, che il valore corrente che contraddistingue alcune delle prestazioni di tipo assistenziale, come quelle del RdC e della PdC, sarà effettivamente soggetto ad importanti aggiornamento durante l’anno 2022. 

Come cambiano gli importi del reddito di cittadinanza nel 2022

Sulla base delle disposizioni governative che sono state ampiamente inserite ed approfondite all’interno dell’articolo 2, comma 6 relativo al decreto-legge numero 4 del 28 gennaio 2019, il reddito familiare che andrà ad influenzare la definizione degli importi erogati nei confronti dei titolari del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza, dovrà essere determinato sulla base di specifiche indicazioni.

In particolare, tale reddito viene elaborato sulla base delle disposizioni inserite all’interno dell’articolo 4, comma 2, in riferimento al decreto numero 159 firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri nell’anno 2013. 

Nello specifico, il reddito familiare dovrà essere preso in considerazione al netto dell’ammontare dei trattamenti assistenziali che sono stati eventualmente inseriti nel valore ISEE e dovrà essere inteso incluso del valore annuale legato ai trattamenti di tipo assistenziale che sono effettivamente goduti da parte dei componenti del nucleo.

A questo proposito si intendono escluse le prestazioni ed i trattamenti che non risultano essere sottoposte alla prova dei mezzi, si tratta, ad esempio degli importi dell’indennità di accompagnamento.

L’aggiornamento degli importi per il reddito di cittadinanza 2022

Quando si parla di un aggiornamento degli importi in riferimento del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza che avverrà nell’anno 2022, ci si riferisce al valore corrente delle prestazioni assistenziali in questione che sono percepite non soltanto dal cittadino richiedente bensì da tutti i componenti del nucleo familiare.

In tal senso, occorre sottolineare che dal valore complessivo legato al reddito della famiglia vengono effettivamente decurtati gli importi legati al trattamenti inclusi nell’ISEE che prendono come riferimento al secondo anno solare antecedente a quello a cui si riferisce l’importo.

Inoltre, a tale ammontare sono poi sommati i trattamenti della stessa natura che sono stati effettivamente riconosciuti e percepiti da parte dei soggetti in questione durante l’anno in corso.

A questo proposito, rientrano nello specifico tutti i trattamenti indicati all’intento dell’articolo 4, comma 2, lettera f relativi al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 159 pubblicato durante l’anno 2013.

Dunque, sono inclusi sia prestazioni degli enti che sono state acquisite dalla voce A1-04 relativo al Sistema informativo dei bisogni sociali e delle prestazioni, così come anche altri benefici.

Tra le principali tipologie di trattamenti assistenziali, si fa riferimento a coloro che risultano essere percettori di un assegno di maternità emesso da parte dei Comuni, ovvero il cosiddetto MAT, così come anche l’eventuale percezione della pensione sociale o dell’assegno sociale, oppure del beneficio della cosiddetta Carta Acquisti Ordinaria nonché i relativi Fondi speciali.

Infine, risultano essere inclusi in tale categoria anche l’assegno disposto nei confronti dei nuclei familiari residenti in Italia, da parte del Comune di residenza. 

Cosa succede agli importi per reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

Dunque, sulla base di quanto precisato anche all’interno del recente messaggio dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale è possibile anche identificare come cambieranno effettivamente gli importi per quanto riguarda il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza. 

A questo proposito, l’adeguamento in questione, come anticipato nei paragrafi precedenti, ai fini del calcolo degli importi per il reddito di cittadinanza e per la pensione di cittadinanza, saranno rilevati anche una serie dei trattamenti che sono stati percepiti ed erogati da parte dei componenti del nucleo familiare.

Nello specifico, si farà riferimento alle maggiorazioni predisposte verso i titolari dell’assegno sociale ma anche verso i titolari della pensione sociale. Allo stesso tempo, si intendono inclusi anche i cittadini che percepiscono della maggiorazione sociale oltre che dell’importo aggiuntivo predisposto e riconosciuto per le pensioni integrate al trattamento minimo.

Inoltre, viene anche ribadito che a determinare l’ammontare del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza non saranno rilevate le erogazioni che si riferiscono al pagamento di eventuali importi arretrati, ma anche delle riduzioni legate ai costi dei servizi oppure delle agevolazioni previste per i pagamenti di eventuali tributi. 

Al tempo stesso, nell’ammontare dei trattamenti assistenziali in questione, non saranno rilevati gli importi dell’assegno di natalità ma anche delle erogazioni in forma di buoni servizio.

Chi rischia di perdere nel 2022 il reddito di cittadinanza 

A partire dalla mensilità relativa al mese di gennaio 2022, quindi, i cittadini titolari del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza, potrebbero purtroppo emergere una serie di conseguenze particolarmente rilevanti nei confronti dei cittadini che tuttora risultano essere percettori del beneficio. 

Nello specifico, da un lato un’ampia platea di cittadini sarà interessata da una variazione degli importi relativi alla rata legata alla prestazione del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza, in confronto agli importi che sono stati finora percepiti.

Dall’altro lato, invece, si rischia addirittura di subire una decadenza del sostegno economico che è stato finora goduto.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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