INPS, con l’ISEE corrente aumenti l’importo del Reddito di Cittadinanza: ecco perchè

Reddito di cittadinanza in aumento per chi aggiorna l’ISEE corrente INPS. Ecco chi può aggiornarlo e perché.

Mentre i pagamenti INPS del mese di aprile del Reddito di Cittadinanza sono già definiti, novità riguardano gli importi del Reddito di Cittadinanza.

Se ormai è certa la fine della misura a partire da gennaio 2024, ancora l’INPS da la possibilità di verificare ed aggiornare la propria posizione.

Va ricordato che la decisione di chiudere definitivamente l’erogazione del reddito di cittadinanza è stata presa nella manovra finanziata approvata a fine dicembre, rendendo cosi definitiva l’abolizione dell’agevolazione a partire da gennaio 2024.

Ma nella stessa legge finanziaria sono state introdotte importanti novità che porteranno al primo stop già da luglio 2023.

In questi ultimi giorni, perciò è sempre più insistente la voce sulla misura sostitutiva al reddito di cittadinanza voluto fortemente dal governo Conte e dal Movimento cinque stelle a sostegno delle persone in difficoltà.

Si tratterebbe di Mia, una nuova misura di sostegno al reddito ma finalizzata principalmente all’inserimento lavorativo.

Nel frattempo però in questi giorni c’è la possibilità di aumentare l’importo della prestazione aggiornando l’ISEE corrente INPS.

Ecco chi può farlo e perché.

INPS, con l’ISEE corrente aumenti l’importo del Reddito di Cittadinanza: ecco perchè

Siamo quasi al giro di boa per l’abolizione definitiva del Reddito di cittadinanza tanto voluto del governo Conte e dal Movimento Cinque stelle. I dati che escono dall’ufficio parlamentare del Bilancio non sono certo confortanti. Già a partire da luglio il 38,5 % dei nuclei familiari a cui viene elargito il sussidio non lo riceveranno più.

In termini assoluti si tratterebbe di circa  400.000 famiglie. Un’emergenza sociale di non poco conto che preoccupa il governo Meloni che in questi giorni sta studiando delle alternative per evitare il disastro.

L’unica cosa certa al momento è la definitiva abolizione della misura a partire da gennaio 2024.

A decretarne la chiusura la manovra finanziaria che ne ha definito anche numerose modifiche.

Le prime sono è la nuova definizione di occupabilità e il tempo massimo di erogazione della prestazione che passa da 18 mesi a 7, ma soltanto per gli occupabili.

Introdotto anche l’obbligo di formazione per i percettori che per continuare a percepire il sussidio dovranno frequentare un corso di riqualifica professionale della durata di 6 mesi.

Però nonostante tutte queste modifiche il Rdc continua ad essere erogato regolarmente dall’INPS.

Anzi da qualche giorno è possibile aumentare gli importi aggiornando l’ISEE corrente.

La modifica degli importi è perciò possibile in questi giorni grazie all’approvazione dell’aggiornamento dei redditi e patrimoniale.

Aggiornando tale ISEE, qualora ci fosse stata una variazione dei redditi, si produrranno delle modifiche agli importi del Rdc.

Va sottolineato che l’Isee corrente permette di aggiornare redditi e patrimoni ed è utile soprattutto per coloro che tra il 2021 e il 2022 hanno subito un peggioramento della condizione economica così da consentire un aumento degli importi del reddito oppure consentire di rientrare tra le soglie indicate dalla normativa per poterne usufruire.

Reddito di cittadinanza, ecco quando richiedere l’ISEE corrente

La richiesta dell’ISEE corrente può avvenire in momenti differenti a seconda se a modificare sono i patrimoni o i redditi.

Se c’è un aggiornamento dei patrimoni per richiedere l’ISEE corrente bisogna attendere il 1° aprile, mentre e se a modificare sono i redditi la richiesta dell’ISEE corrente può essere fatta in ogni momento dell’anno ma solo dopo il rilascio dell’attestazione ordinaria.

Naturalmente va detto che per richiedere l’ISEE corrente è necessario che la variazione sia rilevante ai fini reddituali. Nello specifico si può richiedere l’ISEE corrente se c’è stata:

  • una modifica della della situazione lavorativa o uno stop dell’erogazione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo per i membri del proprio nucleo familiare;

  • una variazione reddituale complessiva superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale rilevata dell’ISEE ordinario.

Se si verifica una delle precedenti condizioni sarà possibile richiedere l’ISEE corrente che non considera i redditi di due anni prima ma quelli dell’ultimo anno.

Reddito di cittadinanza, non aumenta i questi casi

Non sempre presentando l’ISEE corrente l’importo del reddito di cittadinanza aumenta.

Ipotizzando che la variazione reddituale dipenda dalla perdita di un assegno previdenziale erogata nel 2021 e tolta poi nel 2022, tale variazione sarà necessaria per richiedere l’ISEE corrente ma non determina un aumento del reddito di cittadinanza.

Perché? Perché per il calcolo del reddito di cittadinanza viene considerato il reddito familiare come risultante dall’Isee al netto dei trattamenti assistenziali goduti.

Perciò il trattamento previdenziale erogato nel 2021 non è entrato nel calcolo dell’importo del reddito di cittadinanza.

Perciò richiedere l’ISEE corrente per tale variazione al fine del reddito di cittadinanza potrebbe essere inutile.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
796FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche

Acconto IMU 2024: data, scadenza e come si calcola

News Correlate