Reddito di Cittadinanza abolizione, rivisitazione o rafforzamento? Cosa cambia dal 25/09

Reddito di Cittadinanza abolizione, rivisitazione o rafforzamento? Cosa cambia dal 25/09 in caso di vittoria di Centrodestra, M5S, Terzo Polo o PD?

Il reddito di cittadinanza è sicuramente l’argomento più discusso in campagna elettorale. Ne parlano tutti dalla Lega al Partito Democratico, passando per il Movimento Cinque Stelle e, ovviamente, Fratelli d’Italia. Andiamo a vedere insieme cosa potrebbe cambiare dal prossimo 25 settembre 2022, a seguito delle elezioni. 

Reddito di Cittadinanza, ecco chi chiede l’abolizione

L’abolizione del reddito di cittadinanza, o perlomeno, una radicale modificazione è richiesta sicuramente dalla coalizione di centro destra. In prima linea c’è Giorgia Meloni, che ha più volte definito la misura come metadone di Stato. 

Per la leader di Fratelli d’Italia il reddito di cittadinanza dovrebbe essere sostituito con una misura destinata unicamente a chi ne ha davvero bisogno, come ad esempio: gli over 60, i disabili e gli inabili al lavoro. 

Tutti gli altri, invece, dovrebbero essere impiegati quanto prima nello svolgimento di un’attività lavorativa. Ricordiamo che il reddito di cittadinanza avrebbe dovuto sostenere i cittadini in difficoltà per un periodo di tempo, mentre navigators e centri per l’impiego si sarebbero dovuti occupare del ricollocamento delle persone in ambito lavorativo.

Insomma, pare che il reddito di cittadinanza abbia avuto un malfunzionamento soprattutto per quel che concerne l’aspetto lavorativo. Ecco perché, secondo Meloni, Salvini e Berlusconi, è diventato un sostegno a vita che eroga solo somme di denaro mensili ai nuclei bisognosi, per un totale di oltre 8 miliardi di euro all’anno, senza reinserirli, ove possibile, in un contesto socioeconomico. 

Si pensi che, solo nel primo semestre dell’anno corrente, per il RdC sono già stati spesi 4 miliardi di euro.

Anche per il leader della Lega, il Reddito di Cittadinanza dovrebbe essere corrisposto unicamente a chi è disabile o a chi è inabile al lavoro, mentre Forza Italia chiede solamente una profonda revisione della misura. Ecco quanto asserito dal coordinatore di FI, Antonio Tajani:

“Ridurremo i beneficiari del reddito di cittadinanza e destineremo quelle risorse agli anziani con pensione più basse, agli invalidi.”

Terzo Polo, Renzi abbandona l’idea di abolire il sostegno

Anche Terzo Polo, Calenda e Renzi, sono sulla stessa lunghezza d’onda del centrodestra e gli obiettivi sono: 

modifiche che introducano maggiormente la ricerca di un’occupazione

criteri d’accesso più giusti e inclusivi.

Ricordiamo, però, che il leader di Italia Viva negli ultimi anni ha dichiarato guerra alla misura, più volte definita da lui stesso come Reddito di Criminalità, tanto da far partire una raccolta firme per richiederne l’abolizione lo scorso 15 giugno 2022

Insomma, pare che Renzi, definito da Conte come “un Robin Hood al contrario”, abbia accantonato l’idea di abolire il Reddito di Cittadinanza, anche se resta la proposta di una profonda modificazione, o meglio, rivoluzione della misura. 

Reddito di cittadinanza verso il rafforzamento

Opta per il rafforzamento della misura il Movimento Cinque Stelle, che promette misure per rendere più efficiente il sistema delle politiche attive, oltre che un attento monitoraggio delle misure antifrode. Troppi, infatti, sono i cittadini che percepiscono il RdC pur non avendone diritto, come chi possiede automobili di lusso, barche a vela o conti corrente all’estero. 

Il M5S volge poi lo sguardo alle paghe troppo basse: 2 o 3 euro lordi l’ora. Insomma, il partito ideatore della misura di contrasto alla povertà ha due obbiettivi: rafforzare il RdC, perché “Abolire oggi un sistema di protezione sociale, rispetto a questa emergenza sociale e economica è una follia” e impegnarsi a introdurre un salario minimo. 

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Reddito di Cittadinanza, la revisione dei 10 anni di cittadinanza del PD

Infine, il Partito Democratico pare voler apportare delle modifiche in positivo alla misura, partendo dal requisito dei 10 anni di residenza in Italia. Sappiamo, infatti, che ad oggi il primo requisito per ottenere il sussidio è quello di:

essere residente nel territorio italiano da almeno 10 anni, di cui due in via continuativa. 

Con un occhio di riguardo per i cittadini stranieri, il Partito Democratico propone di seguire le proposte avanzate dalla Commissione Saraceno nel 2021 e di abbassare tale soglia. Un secondo punto, poi, riguarda gli importi corrisposti alle famiglie che, ad oggi, penalizzano i nuclei numerosi e, al contrario, favoriscono i nuclei formati da una sola persona o due.    

Prossimi pagamenti RdC

Ricordiamo, infine, che la prossima ricarica del reddito di cittadinanza arriverà a metà mese, nella data del 15 e riguarderà

  • Primi percettori
  • Cittadini che hanno chiesto il rinnovo della misura
  • Persone che attendono arretrati

La ricarica di fine mese, invece, arriverà puntualissima il 27 settembre. Questa, invece, interesserà:

  • i cittadini che attendono la ricarica ordinaria (dal 2° mese al 18°)
  • le persone che aspettano la pensione di cittadinanza, che non deve essere rinnovata

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