Rinnovi contrattuali per dipendenti: in arrivo aumenti

In arrivo aumenti da 6.000 fino a 10.500 euro in busta paga per 140mila dipendenti ministeriali in base all’inquadramento. Ecco a chi spettano gli aumenti.

Il Decreto di Palazzo Chigi ancora da pubblicare ha scongelato una serie di fondi messi a disposizione dalla Legge di Bilancio 2020. Sono in arrivo 430 milioni di euro per le perequazioni delle indennità di amministrazione in vista delle quali gli stipendi dei dipendenti ministeriali aumenteranno.

In arrivo aumenti da 6.000 fino a 10.500 euro in busta paga per 140mila dipendenti ministeriali in base all’inquadramento. Questo incremento del reddito annuale non costituisce un privilegio: è una doppia spinta dovuta alla maturazione di due interventi che hanno accumulato ritardi pluriennali, ovvero le perequazioni dell’indennità statale ed il rinnovo del contratto che prevede anche la corresponsione di arretrati dovuti (incluse le indennità una tantum accumulate nel corso del tempo).

Come ha sottolineato il Sole 24 Ore

“la parte più consistente, che genera gli aumenti mensili a regime, è quella strutturale, mentre gli arretrati sono una tantum”.

Perequazioni indennità statale e rinnovo contrattuale: ministeri interessati

I due provvedimenti (perequazione dell’indennità statale e rinnovo del contratto) sono all’ultima fase dell’iter burocratico. Gli aumenti dovrebbero essere inseriti in busta paga a marzo, in mancanza di problemi burocratici.

Secondo quanto riporta Corriere.it

“Gli importi più consistenti riguardano i seguenti ministeri: Salute, Istruzione, Lavoro, Università, Politiche Agricole, Esteri. A seguire, con il 20% in meno, Viminale, Sviluppo Economico e Transizione ecologica. Per i ministeri Difesa, Cultura e Turismo è previsto il 50% in meno, mentre a Mef, Infrastrutture e Giustizia spetterà il minimo”.

Nulla di sorprendente visto che si parla di perequazione, quindi di accorciare le distanze retributive tra i diversi ministeri.

Al provvedimento sono state allegate 6 tabelle per le perequazioni con i relativi importi degli aumenti.

In una di queste tabelle si legge, ad esempio, che

“l’incremento per i ministeri della Salute, Istruzione, Università, Esteri, Lavoro e Politiche Agricole è di 2.449 euro lordi annui nell’area terza (quella dei funzionari)”.

Ciò che incrementa notevolmente l’impatto sui cedolini è il parallelo rinnovo contrattuale.

Perequazioni e rinnovo contrattuale: importi variabili

Gli stipendi per determinati dipendenti ministeriali aumentano in base agli inquadramenti.

Chi svolge mansioni più semplici (per cui basta la scuola dell’obbligo) l’aumento parte da 180 euro lordi mensili (63 euro da contratto, 117 euro da indennità), quindi 2340 euro lordi annui. Questi importi si riferiscono a stipendi compresi tra i 1.328 e i 1.425 euro lordi mensili: l’aumento per la fascia retributiva più bassa corrisponde quindi al 13,6%. A tali aumenti bisogna aggiungere gli arretrati (4mila euro circa, il 21% dello stipendio base annuo).

Salendo di categoria (in cima ai ranghi ministeriali) gli importi aumentano in modo consistente fino a massimo 302 euro mensili (poco meno di 4.000 euro annui considerando 13 mensilità), equivalenti al 12% dello stipendio base, cui si aggiungono arretrati per 6.532 euro (20% circa dello stipendio) con ‘elevate professionalità’ nella fascia più alta dell’area terza. Sommando il tutto, si arriva a 10.458 euro in più all’anno in busta paga.

Gli arretrati da corrispondere riguardano il 2020 e il 2021.

Perequazione: importi differenti tra i vari Ministeri

Facciamo una serie di confronti tra un ministero e l’altro.

L’aumento previsto per il gruppo di ministeri Salute, Esteri, Istruzione, Università, Lavoro e Politiche agricole è pari a 2.449 euro lordi all’anno (area terza), poco meno di 1.800 euro (area seconda) e poco più di 1.500 euro (area prima).

La perequazione spettante al ministero dello Sviluppo economico è di 1.890 euro (funzionari), circa 1.500 euro (area seconda) e 1.258 (area prima). Questi importi risultano essere di poco superiori a quelli del Viminale.

Per il ministero dell’Economia si passa da 244 euro (area prima) a 418 euro (area terza): importi simili sono destinati al ministero della Giustizia.

Il rinnovo contrattuale

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del settore Funzioni centrali va ad incidere non poco sulle buste paga dei dipendenti statali. Si riferisce al triennio 2019-2021 ed interessa 225.000 dipendenti ministeriali.

In media, l’aumento è di 1625 euro da spalmare su 13 mensilità, cui si aggiungono arretrati contrattuali medi per lo stesso triennio pari a 1.800 euro circa. Per ogni singolo caso, l’importo può discostarsi notevolmente dalla media, con differenze importanti.

Fondi per i dirigenti

Parlando di dirigenti, in cima alla graduatoria troviamo il ministero della Giustizia con un aumento del fondo per i dirigenti di 4 milioni di euro: seguono il Viminale (2,4 milioni) e il ministero dell’Economia (1,4 milioni). Per Politiche agricole, Transizione ecologica e Turismo si prevede ben poco: meno di 100mila euro ciascuno.

Il Sole 24 Ore sottolinea che

“il decreto di Palazzo Chigi si disinteressa di Anpal e Ispettorato nazionale del Lavoro, due strutture nate come articolazioni del ministero del Lavoro”.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate