L’inflazione genera problemi economici e, di conseguenza, il Governo punta la sua attenzione sulla questione, spesso causa di difficoltà anche per i governi precedenti.
I salari hanno infatti perso potere d’acquisto e a pagarne le conseguenze sono i lavoratori con salario medio-basso.
Proprio a loro è dedicata la nuova manovra prevista dal governo Meloni: scopriamo i dettagli.
Riforma Meloni: come aumenteranno gli stipendi bassi
Gli impiegati ricevono così un’ottima notizia, da poco confermata nel documento di Economia e finanza pubblicato dal Governo Meloni.
La manovra, che vedrà la propria ufficializzazione nelle prossime settimane, sarà operativa da maggio, prevedendo la destinazione di oltre 3 miliardi di deficit a un nuovo taglio del cuneo fiscale.
La destinazione spetta ai lavoratori dipendenti con un reddito medio-basso, che troveranno un aumento di 23-30 euro nella busta paga mensile.
Stipendio per i dipendenti: le novità apportate dal Governo Meloni
Negli ultimi mesi vi era stato già un cambiamento promosso dal Ministro Schillaci e inserito nel Decreto bollette, riguardante l’aumento degli stipendi per medici e infermieri.
La manovra arriva in un momento cruciale: sono infatti stati stanziati 4,6 miliardi di euro per un taglio di 2 punti sui redditi fino a 35mila euro, e di 3 punti sui redditi fino a 25mila euro.
Tra maggio e dicembre sono inoltre previsti degli aumenti legati alle retribuzioni medie: si tratta di 41,15 euro in più al mese per i soggetti con un reddito di massimo 25mila euro annui, ovvero 493,85 euro in più all’anno. Per i redditi fino a 35mila euro l’aumento è di 30 euro al mese circa.
L’intervento avrà un valore di 3 miliardi di euro, secondo i sindacati cifra non abbastanza alta per superare la questione: questi ultimi propongono un aumento di 100 euro medi al mese.
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