Lo stipendio medio in Svizzera nel 2023: l’analisi completa cantone per cantone

Stipendio medio in Svizzera nel 2023: sebbene non posseggano un salario minimo, ogni cantone ha preso una sua decisione, ecco l'analisi di ogni zona.

In Svizzera, il tema dei salari minimi è sempre stato oggetto di fervente dibattito e continua ad attirare un’attenzione significativa, anche se non è un punto centrale come in Italia.

La Svizzera, rinomata per la sua robusta economia e gli stipendi generosi, si distingue per il fatto di non aver mai implementato un salario minimo a livello federale. Tuttavia, il panorama salariale svizzero è influenzato da diverse dinamiche e normative che variano a seconda del Cantone e del settore economico.

La proposta di un salario minimo nazionale respinta

Nel 2014, il popolo svizzero ha respinto un’iniziativa popolare che proponeva l’introduzione di un salario minimo di 4.000 franchi svizzeri al mese, corrispondenti a 22 franchi svizzeri all’ora. Questo ha evidenziato la resistenza della Svizzera nell’adozione di un salario minimo nazionale obbligatorio.

Tuttavia, nonostante l’assenza di un salario minimo nazionale, i salari in Svizzera rimangono elevati rispetto a molti altri paesi nel mondo. Questo è in parte dovuto al costo elevato della vita in Svizzera, ma anche alla forza della sua economia.

I salari minimi a livello cantonale

Negli ultimi anni, alcuni Cantoni svizzeri hanno deciso di introdurre salari minimi a livello cantonale per garantire una retribuzione equa ai lavoratori. Questi salari minimi variano da Cantone a Cantone e possono essere aggiornati periodicamente. Ad esempio:

  • Canton Neuchâtel ha un salario minimo di 20,77 franchi svizzeri all’ora;

  • Canton Giura ha fissato il salario minimo a 20,60 franchi svizzeri all’ora;

  • Canton Ticino ha stabilito un salario minimo che varia da 19 a 19,50 franchi svizzeri all’ora a seconda del settore economico;

  • Canton Ginevra offre uno dei salari minimi più elevati, pari a 24 franchi svizzeri all’ora;

  • Canton Basilea Città ha fissato il salario minimo a 21 franchi svizzeri all’ora, ma con alcune eccezioni.

Questi salari minimi cantonali sono stati introdotti per garantire un tenore di vita adeguato ai lavoratori nelle diverse regioni della Svizzera, tenendo conto delle differenze nei costi della vita.

I salari minimi nelle convenzioni collettive

Alcuni settori in Svizzera hanno stabilito salari minimi attraverso le convenzioni collettive di lavoro (CCL) o le convenzioni nazionali di lavoro (CNL). Questi accordi sono negoziati tra sindacati e associazioni padronali e definiscono i salari minimi per specifiche categorie di lavoratori.

È importante notare che queste CCL e CNL possono essere vincolanti per tutte le aziende del settore o solo per quelle che hanno aderito all’accordo. Pertanto, è essenziale conoscere le condizioni specifiche del proprio settore e l’applicazione delle convenzioni.

La parità salariale tra uomo e donna

La Svizzera si distingue anche per il suo impegno per la parità di genere nei salari. Secondo la Costituzione svizzera e la Legge sulla parità dei sessi, è prevista la parità salariale tra uomini e donne. Questo significa che per un lavoro di pari valore, un lavoratore e una lavoratrice devono percepire la stessa retribuzione.

In caso di sospetta discriminazione salariale basata sul genere, è possibile rivolgersi all’Ufficio federale per l’uguaglianza tra uomo e donna, dove sono disponibili risorse informative e contatti utili per affrontare questa problematica. La Svizzera pone quindi una forte enfasi sulla giustizia salariale e si impegna attivamente per garantire che le donne non siano svantaggiate in termini di compensazione rispetto agli uomini.

Sebbene la Svizzera non abbia adottato un salario minimo nazionale obbligatorio, esistono regolamentazioni cantonali e settoriali che mirano a garantire retribuzioni eque per i lavoratori. È importante essere consapevoli di queste dinamiche e utilizzare gli strumenti disponibili per conoscere i salari praticati nel proprio settore e nella propria regione.

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Roberta Luprano
Roberta Luprano
Copywriter, classe 1995. Creativa e sempre a caccia di nuove cose da imparare che stimolino la mia innata curiosità, ho iniziato la mia carriera con il diploma di Perito Informatico, in quanto da sempre appassionata di tecnologia e social media. Successivamente ho proseguito la mia formazione in ambito di Copywriting e Social Media Marketing che mi ha poi permesso di lavorare per imprese, startup e small business in diversi settori. In parallelo, ho approfondito la mia passione per i libri e il mondo editoriale, formandomi e lavorando anche come curatrice editoriale per agenzie letterarie e case editrici. Motto: I grandi cambiamenti partono dalle semplici parole.
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