Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Hamas sarebbe disposta a rilasciare alcuni prigionieri israeliani, inclusi bambini, donne e civili, in cambio di una significativa pausa nei combattimenti. Questa indiscrezione, se confermata, potrebbe rappresentare un importante punto di svolta in una guerra che finora ha resistito agli sforzi diplomatici.
Le operazioni sul campo
Nonostante le possibili trattative, le operazioni sul campo continuano senza sosta. Israele ha dichiarato di aver eliminato oltre 100 miliziani di Hamas in sole 24 ore durante l’assedio di Khan Younis. Tuttavia, anche le forze israeliane hanno subito perdite, con 21 militari morti in un’esplosione il cui motivo rimane ancora oscuro. Inoltre, ci sono state diverse vittime civili palestinesi in seguito a un attacco israeliano su Jabaliya.
Pressione internazionale sul Mar Rosso
Intanto, la pressione si fa sentire anche sulle coste del Mar Rosso, con attacchi contro i ribelli Houthi nello Yemen da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito. Questi attacchi, sottolineati da una serie di paesi, tra cui l’Italia, sono mirati a indebolire la capacità degli Houthi di minacciare il commercio globale e la sicurezza marittima.
Possibile accordo di scambio
Secondo le fonti citate dal Wall Street Journal, la prima fase dell’accordo di scambio prevedrebbe il rilascio da parte di Hamas di donne, anziani e feriti. Successivamente, entro 30 giorni, le parti si accorderebbero per una seconda pausa nei combattimenti e per il rientro dei militari e dei civili ancora in mano ai jihadisti. Israele si impegna anche ad ampliare gli aiuti umanitari ai civili a Gaza e a rilasciare i palestinesi detenuti nelle sue carceri.
Nonostante le divergenze tra le due fazioni, sembra emergere un cauto ottimismo sullo stato delle trattative. Mentre Tel Aviv vuole un futuro per Gaza senza Hamas, l’organizzazione islamista desidera una cessazione permanente delle ostilità. I negoziatori stanno cercando di trovare un compromesso che soddisfi entrambe le parti.
Tensioni interne in Israele
Nel frattempo, in Israele, le tensioni sono palpabili. I familiari degli ostaggi si sono riuniti vicino alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu per protestare contro il governo. Netanyahu ha cercato di placare le polemiche, assicurando che il governo sta lavorando incessantemente per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi.
While you are at home with your loved ones, these Israeli women are being held hostage by Hamas, hidden in a cold and dark tunnel or room somewhere in Gaza.
They could be your daughters. Your sisters. Your friends.
It’s been 113 days. #BringThemHomeNow pic.twitter.com/Vbz9VLTbJW
— Israel ישראל (@Israel) January 27, 2024
Sebbene le trattative di scambio offrano una speranza di pace, resta da vedere se le due parti riusciranno a trovare un accordo soddisfacente. Tuttavia, in un conflitto che ha causato già migliaia di morti, qualsiasi segnale di progresso è ben accolto.