La comunità islamica si rivolge a Sergio Mattarella: “Chiediamo rispetto e protezione”

I continui attacchi denigratori da parte di civili e politici hanno portato a questo lungo appello. La comunità islamica si è rivolta a Mattarella.

La comunità islamica ha lanciato un appello al presidente Mattarella. Spesso presi di mira per lanciare slogan politici o attaccati per la loro religione da alcuni cittadini italiani, i musulmani presenti in Italia si sono rivolti direttamente al presidente della Repubblica per chiedere rispetto invocando anche la costituzione.

La comunità islamica lancia un appello a Sergio Mattarella

L’appello è stato lanciato a nome di tutti gli islamici presenti nel nostro territorio, cittadini e non, ma porta la firma di associazioni e personalità illustri di fede musulmana. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è da ricercare nell’ultimo episodio di islamofobia in cui si è parlato di arretramento culturale e di minaccia all’identità italiana.

Una scuola nel milanese ha deciso di concedere un giorno di festa ai suoi studenti per la fine del Ramadan. La decisione è stata unanime in quanto nell’istituto è presente un significativo e non trascurabile numero di iscritti di fede musulmana.

La notizia ha fatto molto scalpore sia tra i cittadini italiani che tra alcuni partiti politici che non hanno perso l’occasione di attaccare la scelta dell’istituto e la comunità musulmana in generale. Nell’appello a Mattarella si fa riferimento ad un partito politico specifico: la Lega guidata dal vicepremier Matteo Salvini. I firmatari hanno infatti affermato:

Le dichiarazioni della Lega, che dipingono la celebrazione della festività di fine Ramadan come un “arretramento culturale” e una minaccia all’identità italiana, sono state denunciate come discorsi discriminatori e islamofobi.

L’appello a Mattarella è stata una vera e propria richiesta di rispetto e protezione con lo scopo di mettere un punto definitivo alla strumentalizzazione politica ed elettorale della fede musulmana. Inoltre, i firmatari, hanno fatto un chiaro riferimento alla Costituzione che è stata promulgata anche con il fine di rispettare e garantire la libertà di culto e il rispetto delle minoranze.

In conclusione, nell’appello della comunità islamica al presidente della Repubblica Sergio Mattarella è riportato:

Siamo stanchi di dover subire continuamente attacchi, discriminazione, narrazioni islamofobe contro la nostra comunità religiosa in silenzio solo perché minoranza. Diciamo basta alla strumentalizzazione della nostra fede per scopi elettorali. Basta soffiare sull’odio.

Poi è stato aggiunto:

Chiediamo rispetto e protezione perché ne va della nostra convivenza pacifica nel paese e della crescita educativa dei nostri figli che sono, a tutti gli effetti, figli e futuro dell’Italia.

I firmatari dell’appello al presidente della Repubblica

A firmare questo appello al capo dello Stato sono stati i seguenti illustri rappresentanti della comunità islamica in Italia:

  • Karima Moual, giornalista;

  • Abdelkarim Hannachi, coordinatore dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio in Sicilia;

  • Ali Baba Faye, sociologo;

  • Mohammed Hashas, docente universitario;

  • Tahar Lamri, scrittore;

  • Zakaria Moufid, imprenditore;

  • Hassan Sabri, medico;

  • Chiara IlhamAllah Ferrero;

  • Yahya Sergio Yahe Pallavicini, Imam.

Tra le associazioni figurano invece:

  • Centro islamico culturale d’Italia. Grande Moschea di Roma;

  • Ucoii, Unione delle comunità islamiche in Italia;

  • Coreis ( comunità religiosa islamica italiana) con il Presidente Abu Bakr Moretta;

  • Comunità’ musulmana di Monfalcone;

  • Centro culturale islamico Darus Salaam;

  • Centro culturale islamico Baitus Salata;

  • Associazione ItaliArabi;

  • GIM, associazione giovani italomarocchini.

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Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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