Cosa prevede il nuovo Decreto Autovelox? Al termine della Conferenza Stato-Città è arrivato il via libera per nuove disposizioni in merito alla sicurezza stradale, modificando in particolare le norme sui rilevatori di velocità installati sulle strade italiane. Scopriamo tutte le novità.
Cosa prevede la bozza del nuovo Decreto Autovelox: l’accordo tra il ministero, l’ANCI e l’UPI
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), guidato dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e l’Unione Province d’Italia (UPI) sono giunti all’accordo per il nuovo Decreto. C’è molta soddisfazione da tutte le parti e il sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante ha dichiarato che con queste nuove norme:
Gli autovelox non dovranno mai più essere utilizzati come bancomat, ma per garantire la sicurezza dei cittadini.
Ciò non significa che il numero di autovelox sarà ridotto, al contrario sono previste nuove installazioni ma con criteri diversi.
Introdotta una distanza minima tra rilevatori di velocità
Passiamo adesso alle novità e tra queste vi è l’introduzione della distanza minima tra un autovelox e l’altro. Le postazioni, sia fisse sia mobili, non si potranno più trovare a distanza ravvicinata tra loro. Esisteranno dunque, come ha spiegato il ministro Salvini, distanze minime per i tratti stradali su cui sono collocati i dispositivi oltre che distanze minime tra gli stessi autovelox.
Questa nuova norma servirà ad evitare continue sanzioni che mirano più alla cassa che alla sicurezza di chi percorre i tratti di strada interessati, evitando tra l’altro che gli automobilisti facciano continui ricorsi per sanzioni prese a distanza di pochi chilometri (spesso anche a distanza di pochi metri).
Dove potranno essere installati gli autovelox e quali limiti dovranno rispettare
Gli autovelox devono essere installati seguendo delle regole precise e non possono essere posizionati in maniera casuale. Possono essere messi in luoghi con alto rischio di incidenti, documentata impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata sulla base delle condizioni strutturali; dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello massimo generalizzato, salvo specifiche e motivate deroghe
Quindi, ad esempio, se il limite massimo sull’autostrada è di 130 km/h, l’autovelox può essere attivato solo se il limite di velocità è impostato a 110 km/h.
Per quanto riguarda le aree urbane, questa norma non è applicabile in quanto non sarà possibile multare per velocità inferiori a 50 km/h. In sostanza, in città non ci saranno sanzioni a meno che non si superi il limite fissato a 50 km/h.
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