Non immagineresti mai quale Stato ha l’esercito più forte d’Europa: ecco la classifica

In un periodo così tormentato come questo a livello geopolitico, c'è da dire che tra i paesi Ue ce n'è uno che ha l'esercito più forte d'Europa.

Da una parte abbiamo il conflitto russo-ucraino, ormai al suo ventesimo mese di attività, e dall’altra parte il conflitto Hamas-Israele, che sta diventando sempre più cruento.

In momenti come questi gli Stati occidentali possono contare sul proprio esercito anche solo per scopi di deterrenza militare e politica: chi è grande un esercito, più è ridotto il rischio di un’aggressione.

L’Europa non è da meno, addirittura ci sono paesi UE che vantano un arsenale a dir poco impressionante, se paragonato al proprio PIL.

Qual è lo Stato con l’esercito più potente in Europa

Nessuno crederebbe mai che la Polonia, paese con oltre 37,75 milioni di abitanti, possa avere quello che è a tutti gli effetti l’esercito più potente in Europa.

Per i prossimi anni le dimensioni delle forze armate polacche raddoppieranno, passando da 143.000 a 300.000 soldati effettivi.

Nel caso di professionisti e volontari, il numero passerebbe entro 12 anni da 111.500 a 250.000 per i professionisti, e da 32.000 a 50.000 per i volontari.

In pratica 12.000 soldati in più ogni anno, da reclutare e da addestrare.

Se dovesse farcela, entro il 2035 la Polonia avrebbe l’esercito più forte d’Europa, superiore addirittura a quello francese e tedesco.

Ad oggi, 2023, per numero di militari l’esercito europeo più forte sarebbe quello dell’Italia, che dispone di 248,000 effettivi, contro i 205.000 francesi, i 194.000 inglesi, i 184.000 tedeschi. Ma nessuno di questi vuole raddoppiare il proprio organico militare.

Il motivo per cui un paese come la Polonia, dal PIL attorno ai 679,4 miliardi di dollari, voglia diventare l’ammiraglia d’Europa è per via della recrudescenza del conflitto russo-ucraino.

Non a caso, il Parlamento polacco ha approvato l’Ustawa o obronie Ojczyzny, la Legge sulla difesa della patria, con l’obiettivo di contrastare “le ambizioni imperiali della Russia“.

Tale legge renderebbe la Polonia il paese col rapporto spesa/PIL più alto tra gli Stati NATO: il 4%, contro la media del 2,57%.

Non a caso, in sede di Bilancio 2023, la Difesa prevede una spesa di 97,4 miliardi di zloty, circa 20 miliardi di euro. Praticamente quanto una Finanziaria italiana.

Oltre all’esercito, i 20 miliardi serviranno a comprare centinaia di carri armati e artiglieria pesante dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud, nonché sistemi di difesa aerea, lanciarazzi e aerei da combattimento.

Tra le spese più ingenti, segnaliamo l’acquisto di 288 unità dell’equivalente sudcoreano dell’M270 statunitense, più 1.400 nuovi carri armati tra cui 366 Abrams statunitensi e 1.000 K2 Panther sudcoreani. Carri non poco costosi: il loro prezzo rasenta quello dei carri inviati in Ucraina.

La classifica dei 3 eserciti più forti al mondo

Va detto che Polonia e Italia, e cosi tutti gli altri paesi europei, non possono confrontarsi con eserciti come quello cinese, russo e americano.

Solo per quanto riguarda la Cina, il terzo esercito più potente del mondo secondo il think tank Global Fire Power, parliamo di oltre 2.185.000 effettivi, senza contare riservisti e paramilitari.

Ma rispetto all’America, la Cina ha speso “solo” 293 miliardi di dollari per il potenziamento di tutto l’esercito, ovvero il 14% della spesa mondiale.

Di contro, gli Stati Uniti hanno rappresentato il Paese con la più alta spesa militare al mondo, pari al 38% dell’intero settore, circa 738 miliardi di dollari. E questo nonostante abbia 1.388.100 effettivi, circa 370.000 in più della Russia.

Ma entrambe stanno sopra la Cina per il fatto di aver modernizzato negli anni precedenti il proprio arsenale. Basti pensare che anche quest’anno gli Stati Uniti vogliono destinare una buona fetta del PIL in armamenti, pari al 3,47%.

Nota particolare per la Russia, che nonostante i danni dovuti all'”operazione speciale” è riuscita a garantire per il 2023 una spesa militare pari a 60,6 miliardi di dollari. Pochissimo rispetto a Stati Uniti e Cina, ma ben il triplo di quella polacca.

La classifica delle potenze militari europee

Tolta la Polonia, come già accennato, la prima per forza militare permanente in Europa è l’Italia, con 248.000 effettivi e un personale militare totale di 267.000, con solo 20 mila sono forze di riserva. Numero che forse potrebbe salire, dati tutti questi concorsi per le Forze Armate.

Seconda al momento è la Francia, con 204.000 effettivi, anche se la sua potenza militare è rafforzata dai sottomarini di missili balistici e da un deterrente nucleare indipendente. Più i riservisti, che ammontano a 183.000 persone.

La Germania è in terza posizione, con soli 180.000 effettivi e 30.000 riservisti, ma gode di una solida base industriale e il primato della costruzione dei leggendari Leopard 2.

Quarta posizione è occupata dalla Grecia. Ha 162.000 militari, ma in compenso vanta la spesa militare in rapporto al PIL più alta d’Europa: 6,5 miliardi su 214,9 miliardi di PIL.

Più in basso abbiamo il Regno Unito, con 232,000 effettivi tra Royal Air Force e Navy, e con una riserva di personale di 81,500 persone. Come forza viene impiegata al massimo per la sicurezza nazionale, oltre che per le operazioni di coalizione nella NATO.

Gli eserciti possono risultare molto utili se ci sono superpotenze militari che minacciano la sicurezza dei popoli, anche se il grosso della guerra è ormai nel Web, tra ransomware e attacchi informatici ai database governativi.

Il problema è cosa succederebbe se al posto delle forze armate si puntasse a deterrenti più violenti, come ad esempio la bomba atomica. Per quanto possa essere esteso il proprio esercito, una bomba atomica non ha eguali.

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