Esercizio provvisorio: cos’è e che succede se il governo non approva la Manovra in tempo

Cos'è l'esercizio provvisorio e cosa comporterebbe per il Governo in carica non approvare in tempo la Manovra Finanziaria.

In Parlamento è guerra aperta sugli emendamenti della Legge di Bilancio 2023 e questo potrebbe dar vita ad uno scenario negativo per il nostro Paese, ovvero l’esercizio provvisorio, una situazione che si è già verificata diverse volte, ma che in questa situazione di crisi economica ed energetica potrebbe rivelarsi un problema non da poco.

Ma cos’è l’esercizio provvisorio e cosa potrebbe rappresentare esattamente per il governo Meloni?

Esercizio provvisorio: cos’è e cosa potrebbe comportare

Secondo la Costituzione italiana, la Manovra Finanziaria deve essere approvata tassativamente entro il 31 dicembre e deve entrare in vigore entro il primo di gennaio.

Se questo non accade, subentra quello che viene definito esercizio provvisorio, ma di cosa si tratta esattamente?

L’esercizio provvisorio è un regime eccezionale (art. 81 della Costituzione), durante il quale il Governo in carica, non può adottare variazioni di bilancio e può occuparsi solo della gestione delle operazioni di normale amministrazione.

In questo momento, la lotta sull’approvazione degli emendamenti, sta causando un ritardo sul voto della Manovra, che rende sempre più verosimile lo scenario dell’esercizio provvisorio.

Questo però, in un momento come quello che il nostro paese sta affrontando, dove il caro bollette e più in generale il caro energia, sta mettendo in serie difficoltà famiglie e imprese italiane, potrebbe rivelarsi un problema non da poco in quanto il Governo non sarebbe in grado di gestire con prontezza e rapidità questa situazione e quelle che potrebbero presentarsi nel corso dei prossimi mesi.

Una limitazione che potrebbe tradursi anche in una diminuzione della fiducia delle istituzioni europee (già messa a dura prova dal Qatargate, che vede 60 eurodeputati coinvolti) e di possibili investitori esteri che in questo caso, potrebbero non vedere il nostro paese sotto la migliore delle luci.

I limiti alla spesa e i precedenti

Come detto, l’introduzione del regime dell’esercizio provvisorio, comporterebbe dei limiti alla spesa pubblica non indifferenti.

Infatti, mentre sarebbe garantito il pagamento degli stipendi degli statali e per il resto, l’amministrazione della spesa sarebbe da suddividere per dodicesimi in ogni mese e non sono ammesse variazioni di bilancio.

Questo comporterebbe una sorta di stallo per quanto riguarda la gestione del paese che non potrà di fatto fare investimenti o adottare le novità previste dalla Legge di Bilancio, come per esempio proroghe, incentivi e erogazione di bonus.

Quella dell’esercizio provvisorio però, non è una novità nel nostro paese.

Infatti, questa situazione si è già presentata per ben 33 volte; in particolar modo, fino al 1983, questo regime è stato praticamente una costante per i governi del nostro paese, che si sono trovati molto spesso a dover fare i conti con le limitazioni e le difficoltà che questo comportava.

Il ripresentarsi di questa situazione si delineerebbe dunque come un grave problema per la nostra economia ma anche per la credibilità stessa del paese.

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