Francia, la Riforma Pensioni è legge: perchè Macron sfida il Parlamento e cosa succede ora

Francia, la Riforma Pensioni è legge: perchè il presidente Emmanuel Macron scavalca il Parlamento e cosa succede ora. Proteste in piazza.

Situazione incandescente in Francia.

Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha deciso di tirare dritto sulla Riforma delle Pensioni che diventa legge.

Centinaia di manifestanti hanno protestato attorno all’Assemblea Nazionale e in tutto il paese monta la protesta dopo la decisione del primo ministro Elisabeth Borne di ricorrere all’articolo 49 comma 3 della Costituzione francese.

Che cosa significa? Questo articolo consente all’esecutivo di approvare un testo di legge senza il voto del Parlamento. Quindi la Riforma delle Pensioni è legge. Che cosa prevede la Riforma delle Pensioni? Perchè Macron ha fatto questa scelta? Che cosa succede ora?

Il punto nell’articolo.

Francia, la Riforma delle Pensioni è Legge: che cosa prevede?

Che cosa prevede in sostanza la Riforma delle Pensioni voluta e annunciata dal presidente Emmanuel Macron.

Di fatto la Riforma delle Pensioni era stata annunciata da Macron già dalla sua campagna elettorale del 2017.

La pandemia poi ha rallentato la sua esecuzione.

Ma dopo la rielezione del 2022 e un nuovo mandato Macron ha sottolineato come la Riforma delle Pensioni diventa una priorità.

Di fatto, come spiega il Corriere della Sera, la sostanza della Riforma nel suo aspetto più importante è legata al fatto di tornare ad un sistema a ripartizione con le pensioni pagate con i contributi di chi lavora in quel momento ma passando dai 62 ai 64 anni di età. Di fatto un allungamento di due anni del periodo lavorativo.

Francia, perchè Macron ha preso questa decisione?

Ci si chiederà perché il Governo guidato dalla premier premier Elisabeth Borne ha annunciato che il governo rinuncia a sottoporre la riforma delle pensioni al voto dell’Assemblea nazionale, e ricorrere all’articolo 49.3.

Questa ipotesi sembrava in un primo momento esclusa dal Governo visto che fino a qualche giorno fa l’esecutivo affermava ”di non volere il 49.3. Vogliamo trasformare la nostra maggioranza relativa in una maggioranza assoluta”.

Invece ora il cambio di rotta legato al fatto che, come spiega Il Corriere della Sera ”il governo contava sui voti dei Républicains, i gollisti che non fanno parte della maggioranza ma che sembravano favorevoli alla riforma. Invece è stato chiaro che i loro voti sarebbero venuti a mancare, e il presidente Macron ha preferito non rischiare la bocciatura”.

Francia, non è la prima volta che si usa l’articolo 49 comma 3

Macron ha deciso quindi di premere sull’acceleratore. Il meccanismo dell’articolo 49.3 è stato già usato nove volte in questa legislatura, e decine di volte in passato. Qui si tratta di una riforma molto importante che va a incidere sulla vita delle persone e che ha già provocato otto giornate di cortei e scioperi ed è giudicata ingiusta sia dall’opposizione di destra sia da quella di sinistra rispetto a Macron.

Francia, che cosa succede adesso?

Quando un esecutivo decide di attivare questo meccanismo si dà la riforma per approvata, a meno che una mozione di censura sia votata dalla maggioranza dei deputati, cosa che provocherebbe la caduta del governo.

I deputati hanno 24 ore di tempo per presentare la mozione, che sarà probabilmente votata lunedì prossimo 20 marzo e avrà bisogno di 289 voti per essere approvata.

Stando alle ultime dichiarazioni, sarebbero tre le mozioni in preparazione: una presentata dalla coalizione di sinistra e ecologista, una dal Rassemblement national di Marine Le Pen e una da un gruppo di partiti minori.


Ora il governo deve sottoporsi al voto delle diverse mozioni di censura. Improbabile, ma non impossibile, che una di queste raggiunga la maggioranza e costringa il governo a dimettersi.

Francia, la protesta nelle piazze e nelle strade

Intanto in piazza e nelle città francesi monta la protesta. Manifestazioni in piazza dei sindacati, la rabbia contro una riforma avversata dalla maggioranza dei francesi nei sondaggi con Melenchon e Le Pen ai due lati di Macron che tentano di trarre vantaggio da questa situazione. Nella serata del 16 marzo la Polizia ha caricato i manifestanti Piazza della Concorde.

Leggi anche: Guerriglia a Napoli.

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