Il nome “studentato diffuso” chiama subito alla mente i tanti film americani ambientati nei college con orde di ragazzi e ragazze che corrono a lezione. Invece, parliamo della nuovissima iniziativa del Comune di Milano che sembra aver accolto la voce di protesta degli studenti. Stanze singole dai 250 ai 300 euro: ecco chi potrà beneficiare della vantaggiosa iniziativa contro il caro affitti.
Studenti fuori sede e non solo in manifestazione: Milano si attiva contro i cari affitti
Lo scorso maggio, arrabbiati e “armati” di tende, gli studenti di molte città italiane si sono accampati davanti a università e istituzioni pubbliche per manifestare contro i “carissimi” affitti. È esemplare il caso di Ilaria Lamera, che decise di dormire in tenda fuori dal Politecnico di Milano.
Leggiamo le parole di Camilla Piredda, coordinatrice dell’UDU, Unione degli universitari in una lettera alla ministra Bernini:
Abbiamo espresso tutte le nostre preoccupazioni su come si stanno spendendo le risorse del PNRR, le quali stanno andando a favore di studentati privati. Come si può pensare che uno sconto del 15% sul canone di mercato potrà essere risolutivo?
Bernini e il sindaco Sala, coscienti della problematica abitativa hanno dichiarato in varie interviste di stare collaborando attivamente con il demanio, i sindaci e le amministrazioni pubbliche per un investimento migliore dei fondi del PNRR a favore di questa situazione di emergenza.
Sembra che la città stia unendo le forze, lavorando a un progetto di riqualificazione che permetterebbe l’affitto di una stanza alla dignitosa cifra di 250 euro.
Di seguito, tutte le novità contro i cari affitti.
Lo studentato low cost non è utopia: una stanza a 250 euro
Si stima che per occupare una stanza singola, in media uno studente a Milano spenda 620 euro.
Infatti, per gli studentati privati già presenti e quelli in fase di costruzione coi fondi del PNRR come quello immaginato dal gruppo San Donato al posto del vecchio ospedale Galeazzi, le cifre si aggirano intorno ai “salati” 700 euro mensili.
Ma Pierfrancesco Maran (assessore alla Casa e al Piano quartiere) sta lavorando sul progetto di mettere a bando per gli studenti, previa riqualificazione, le case popolari sfitte della città meneghina.
I prezzi sarebbero calcolati in base all’Isee ma per farci un’idea stiamo parlando di cifre dai 250 ai 350 euro per accedere a una stanza.
Uno studentato diffuso con prezzi sostenibili, calcolati in base al reddito. La notizia è decisamente promettente. Restiamo aggiornati e speranzosi, seguendo gli sviluppi del progetto che pare voler agevolare un’istruzione più inclusiva.
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