Mutuo, cresce la preoccupazione: fino a dove possono salire tassi d’interesse?

L'analisi di Fabi ha evidenziato una situazione critica per famiglie e imprese. I tassi d'interesse in Italia tenderanno a crescere ulteriormente fino al 5%.

La Banca centrale europea ha deciso di alzare i tassi d’interesse sui prestiti e la notizia non è passata inosservata. Questa decisione, seppur motivata da un tentativo di frenare la crescita dell’inflazione, rischia di trasformare quella che è già una situazione di difficoltà per molte famiglie e imprese, in una vera e propria crisi. A fronte di un ulteriore aumento dei tassi d’interesse, arrivati ora al 4%, la federazione autonoma bancari italiani (Fabi) ha lanciato l’allarme, preoccupata per tutti gli effetti che questo rialzo potrà avere. Solo il governo, secondo Fabi, potrà intervenire per aiutare i giovani ad acquistare la prima casa attraverso un potenziamento del Fondo di Garanzia.

Molti si chiedono fino a quando continueranno a salire i tassi e se a breve ci sarà una battuta d’arresto

Attualmente in Italia si registrano tassi d’interesse piuttosto alti rispetto alla media europea. In Francia per esempio, sono la metà. Ecco le previsioni per i prossimi mesi: tassi in salita o in discesa?

Fino a dove possono salire i tassi d’interesse sui mutui

Nell’analisi svolta da Fabi, si legge che i tassi d’interesse potrebbero sforare il 5% già a partire dai prossimi mesi. In questo contesto, la realtà per famiglie e imprese non può che essere particolarmente buia. La situazione critica delineata da Fabi, prevede anche un aumento di spread sui prestiti già concessi in precedenza a tasso variabile. Le difficoltà riguarderanno pertanto due diversi aspetti: da un lato abbiamo quindi il raggiungimento di un tasso d’interesse del 5% per i nuovi mutui e prestiti; dall’altra parte invece troviamo una crescita dello spread sui mutui o prestiti già concessi

L’analisi svolta da Fabi evidenzia come il credito alle famiglie sia aumentato (+46,5 miliardi), soprattutto per l’acquisto delle prime case, a fronte di un calo (- 8,7 miliardi), se non addirittura uno stallo, dei finanziamenti concessi dalle banche a famiglie e imprese. Già in precedenza, anche per quanto riguarda i finanziamenti, la situazione per l’Italia era piuttosto incerta. Negli ultimi tempi tuttavia, il clima di sfiducia e incertezza è ulteriormente dilagato.

Leggi anche: Aumento dei tassi d’interesse: ecco perché servono a combattere l’inflazione

Tassi d’interesse più alti rispetto alla media: la sfiducia dilaga  

A contribuire al clima di sfiducia e incertezza sempre più presenti nel nostro paese, troviamo la pandemia, che aveva certamente dato il via a questo sentimento d’incertezza, e che ha trovato ulteriore slancio in seguito allo scoppio e al protrarsi nel tempo della guerra. 

Da un confronto della situazione italiana con il resto d’Europa, emergono chiaramente alcune importanti criticità per quanto riguarda i mutui: mentre in Italia il tasso d’interesse medio si aggira intorno al 2,62%, in Francia il tasso d’interesse medio è del 1,58% e in Spagna è del 2,27%. 

La situazione non migliora se prendiamo in considerazione i finanziamenti per acquisti diversi dagli immobili:in questi casi possiamo dire che un italiano medio paga più del doppio rispetto a quanto paga un cittadino francese con un tasso d’interesse pari al 3,32%. 

L’unico modo per poter risollevare la situazione che rischia di trasformarsi in una vera e propria crisi, è quella di un intervento repentino da parte dello Stato.  

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