Zaporizhzhia chiede di unirsi alla Russia. Tuona l’UE: “Referendum annessione falsificato”

"Il referendum di annessione è falsificato", grida l'Unione Europea. Intanto alcune regioni non vogliono aspettare e chiedono di essere parte della Russia.

I toni dell’Unione Europea sono forti e decisi: “Il referendum per l’annessione dei territori ucraini alla Russia è stato falsificato“. Intanto la regione di Zaporizhzhia, dove ha sede una delle più importanti centrali nucleari europee, ha chiesto di essere annessa alla Russia.

Zaporizhzhia non vuole attendere e chiede l’annessione alla Russia

Lo riporta la Tass, agenzia di stampa russa. La regione ucraina di Zaporizhzhia, occupata dalle truppe russe, chiederà al presidente russo, Vladimir vladimirovic Putin, di essere parte della Federazione Russa. Allo stesso modo, con grande soddisfazione, Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR) ha detto che dopo l’esito, quasi scontato, dei referendum nelle zone occupate bisognerà firmare un accordo con la Russia per rendere il tutto una formalità.

Dalla periferia russa al centro, la palla infine passa a Vladimir Putin, che convocato il Parlamento farà un annuncio in cui sancirà definitivamente l’annessione di quelli che erano territori ucraini alla Federazione Russa. Tutto questo, ovviamente, non passerà inosservato.

La reazione dell’UE, Borrell: “Referendum annessione falsificato”

Come durante tutto il conflitto, iniziato nel febbraio 2022, il mondo intero ha preso una netta posizione contro la Russia. Anche la Cina, che in un primo momento era riluttante dal prendere le distanze dall’alleato sovietico, ha chiesto il cessate il fuoco. Ma spostiamoci su territori più vicini al conflitto.

L’Unione Europea è furiosa. Dopo un botta e risposta accesso con la Russia sull’illegittimità del referendum, l’UE continua ad attaccare verbalmente. Josep Borrell, Alto Rappresentante UE per la Politica Estera, ha dichiarato su Twitter che i referendum sono stati “falsificati“. Poi ha aggiunto:

“Si tratta di una nuova violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina in un contesto di violazioni sistematiche dei diritti umani”.

Sulla scia di Borrell anche Charles Michel, presidente del Consiglio Europeo, ha sottolineato la posizione dell’UE in merito ai referendum ed ha aggiunto anche che l’Unione non riconoscerà nessuna regione annessa alla Russia.

UE e USA lavorano a nuove sanzioni

Intanto alla Commissione Europea, la presidente von der Leyen, ha avviato i lavori per i nuovi pacchetti di sanzioni contro la Federazione Russa. Tra le novità più importanti vi è il tetto al prezzo del petrolio e del gas, che dovrebbe colpire il cuore dell’economia russa. Insieme all’UE, anche gli Stati Uniti d’America (USA) sono pronti ad intervenire contro la Federazione Russa. Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato che sarà stanziato 1 miliardo di dollari per l’acquisto di armi da fornire all’Ucraina. Oltre alle munizioni e ai droni, questa volta ci saranno anche i sistemi antimissile Himars. Insomma, gli USA vogliono preparare l’Ucraina ad una guerra difensiva contro la Russia. Non solo armi dagli states, ma anche sanzioni. Sempre Joe Biden ha fatto sapere che sono in studio ulteriori sanzioni, allineate anche con gli alleati, contro la Russia.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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