Arriva la settimana lavorativa corta di 4 giorni: ecco dove!

Arriva la settimana lavorativa corta di 4 giorni. Sono sempre di più i paesi su questo percorso. Ecco le ultime novità. E che cosa succede in Italia?

Smart working? Settimana lavorativa corta? Le nuove sfide che la pandemia ha messo in atto sono state molteplici. Il mondo del lavoro ha vissuto anni di profondo cambiamento e anche realtà aziendali che erano basate sulla presenza fisica degli impiegati e dei dipendenti hanno cambiato la loro organizzazione.

Che cosa succede ora? Che la pandemia sembra volgere verso il termine? Si tornerà verso una situazione in cui tutti andranno di nuovo in azienda come avveniva fino al 2019?

Ci saranno ancora elasticità aziendali legate al lavoro da casa. E si affermeranno con maggiore diffusione esempi di riduzione dei giorni della settimana lavorativa? Vediamo di analizzare tutti questi temi nell’articolo. A partire da chi sta sperimentando la settimana di 4 giorni. E in Italia come è la situazione?

Settimana lavorativa e smart working

La pandemia in questi due anni a livello globale ha cambiato moltissime abitudini di lavoro. Tante aziende, imprese, banche e altri tipi di attività economiche hanno dovuto fare i conti con forme flessibili di lavoro. Lo smart working ove possibile è diventato una delle parole e abitudini più gettonate.

Ora da qui in avanti a seconda dell’evoluzione della pandemia saranno i diversi stati e le diverse aziende a normare su questa situazione.

Anche se la sensazione è che la pandemia abbia segnato una traccia: lavorare da casa in certe situazioni è possibile e quindi rimarranno forme di smart working anche in un futuro che si spera possa essere molto prossimo di uscita definitiva dalla pandemia da Covid-19. 

Settimana lavorativa corta: i quattro giorni lavorativi

Approfondiamo ora una tematica parallela. Quella della settimana lavorativa corta. Se lo smart working è stato principalmente un discorso legato alla pandemia quella della settimana lavorativa corta di quattro giorni è  una situazione di cui si parla da tempo. E ci sono stati nei quali nel frattempo è già stata attuata. O è in corso di sperimentazione

Analizziamo questa situazione che dimostra un profondo cambiamento che intercorre tra le persone e il proprio lavoro. Tra le ore che si dedicano al lavoro e le ore che si possono dedicare ad altre attività.

Settimana lavorativa corta: la situazione delle ore lavorative nei vari paesi

Come evidenzia una interessante inchiesta operata dal Corriere della Sera uno degli ultimi paesi che in ordine di tempo ha effettuato questo passaggio alla settimana lavorativa corta di 4 giorni è stato il Belgio.

Il paese ha deciso di effettuare questo passaggio. Eurostat ha elaborato i dati che illustrano quante ore in media gli occupati trascorrono al lavoro. La media europea che emerge è quella di 37 ore a settimana.

La settimana più lunga è quella che si ha in Polonia, in Turchia e nei paesi balcanici con 40 ore. La settimana più corta è quella che si ha Francia, Germania, Svizzera, Norvegia, Danimarca e Svizzera oltre all’Olanda con una settimana di 35 ore. 

Settimana lavorativa di 4 giorni in Belgio: ecco la novità

L’annuncio è stato molto recente. Dal 15 febbraio scorso in Belgio è stata ufficialmente avviata una sperimentazione che porta da 5 i giorni lavorativi a settimana a 4. Il tutto ovviamente a parità di stipendio.

Questo annuncio è stato dato dal presidente del consiglio del Belgio Alexander de Croo. Si è deciso di normare su più aspetti legati al mondo del lavoro.

Oltre a questa riduzione delle giornate di lavoro settimanali ad esempio è stato sancito anche il diritto a disconnettersi. Ovvero il dipendente può spegnere i dispositivi e non rispondere ai messaggi di lavoro dopo l’orario ufficiale di lavoro.

Ai dipendenti in Belgio verrà offerta una possibilità di provare la situazione. Si potra chiedere di potere provare la settimana corta per un periodo di sei mesi di prova. Al termine di questo periodo i lavoratori potranno decidere se mantenere questa organizzazione del lavoro oppure tornare all’assetto tradizionale.

Naturalmente va esplicitato – anche se è sottinteso – che in Belgio non si assiste a nessuna riduzione dell’orario di lavoro. Si tratta di una concentrazione dello stesso programma di lavoro che nel paese è mediamente costruito su 38 ore su quattro giorni e non più su 5 giorni. 

Settimana lavorativa corta di 4 giorni: dal 2022 è arrivata anche negli Emirati Arabi Uniti

Il 2022 è stato l’anno che ha visto arrivare la settimana corta anche negli Emirati Arabi Uniti. Come illustra il Corriere della Sera in questo caso si tratta non di quattro giorni lavorativi ma si tratta di una settimana di quattro giorni e mezzo lavorativi.

Dal 1 gennaio 2022 è in vigore questa possibilità per i dipendenti del settore pubblico, delle scuole e anche per le realtà private.

Le aziende negli Emirati Arabi hanno avuto al momento alcune difficoltà ad avviare la situazione visto che delle aziende private solamente il 23% ha detto che applicherà questa nuova possibilità di dare vita alla settimana lavorativa corta.

Settimana lavorativa corta di 4 giorni: progetto sperimentale al via anche in Scozia

Anche in Scozia come in Belgio si assiste ad una sperimentazione della settimana lavorativa di 4 giorni. La Scozia, per un impegno preso dallo Scottish National Party, sta sperimentando una riduzione dell’orario di lavoro del 20% senza nessuna riduzione dello stipendio.

La misura è finanziata dal Governo con un impegno di spesa che supera i 10 milioni di sterline. Ci sono aziende scozzesi che hanno già avviato la fase di sperimentazione di questo nuovo modello. 

Settimana lavorativa corta di 4 giorni: la situazione nei paesi del Nord Europa

Spesso quando si parla di mondo del lavoro e di welfare e di politiche si prendono ad esempio i paesi del Nord Europa che hanno fatto scuola in tanti ambiti. 

Da sottolineare l’azione dell’Islanda che ha ridotto le ore lavorative settimanali da 40 a 35 nel 2015 senza nessun taglio dello stipendio. Ora l’86% della popolazione islandese ha delle settimane lavorative più corte.

Anche nei paesi scandinavi ci sono importanti agevolazioni per le persone: ad esempio in Svezia mediamente si lavora sei ore al giorno. In Norvegia i dipendenti che sono diventati da poco genitori hanno diritto a tagli nel’orario e in Danimarca c’è un modello che ha portato a 33 la media delle ore settimanali di lavoro. 

Settimana lavorativa di 4 giorni: e in Italia a che punto siamo?

E in Italia? Non ci sono al momento situazioni di sperimentazione nazionale in Italia di queste misure che portino la setimana lavorativa a 4 giorni. Si è parlato spesso nel nostro paese in presenza di Governi diversi di attuare un sistema che preveda la settimana corta al lavoro ma non si è mai giunti ad avere decisioni in merito. 

Ci sono però alcune aziende nel nostro paese che si stanno distinguendo su questo aspetto dando vita a sperimentazioni autonome.

Sono balzate agli onori delle cronache principalmente due realtà. A Milano ad esempio c’è Carter & Benson, che si occupa di consulenza strategica e che ha introdotto la settimana corta, a 36 ore, già a partire da gennaio 2021. 

Il CEO di Carter & Benson, come illustrato in questo articolo della collega Deborah Bertolino, sostiene che

“La settimana corta è il frutto di un percorso cominciato tanti anni fa, nel quale abbiamo agito su tre valori fondamentali, la fiducia, la responsabilità e l’autonomia”.

L’altra azienda italiana impegnata su questo versante è Awin Italia, soietà che si occupa di marketing. Questa esperienza è iniziata nel 2020 in piena pandemia.

Questo periodo di smart working spinto l’azienda ha stabilito una settimana lavorativa di 32 ore. 

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