Il generale dell’esercito Roberto Vannacci è stato sospeso dall’incarico per 11 mesi. La decisione è ormai ufficiale e arriva in seguito al procedimento disciplinare avviato nei mesi scorsi dal ministero della Difesa.
Il motivo della sospensione è il contenuto del libro “Il mondo al contrario” nel quale il generale esprime le sue opinioni su alcuni temi “caldi”: omosessualità, immigrazione e posizione della donna.
Alcuni lo hanno definito uno dei massimi esponenti del “patriarcato“, per altri invece i suoi ideali sono da difendere e non vanno demonizzati. Tra questi ultimi c’è certamente il ministro ed esponente della Lega Matteo Salvini.
Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo, quanta paura fa il Generale?
Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani. pic.twitter.com/EFc8O6beUS— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 28, 2024
Vannacci sospeso, i motivi della decisione
La sospensione del generale è stata motivata per la “carenza di senso di responsabilità” sia relativamente all’indagine per peculato e truffa ai danni dello Stato sia per l’inchiesta su istigazione all’odio razziale. Le sue parole e le sue azioni avrebbero compromesso la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza.
Secondo le regole dell’Arma, invece, gli esponenti dovrebbero rispettare il “principio di neutralità” evitando di entrare in questioni politiche così delicate.
Stipendio dimezzato
Oltre alla sospensione per 11 mesi, il generale Vannacci subirà un dimezzamento dello stipendio e la detrazione di anzianità di servizio. Decisione che non è piaciuta al generale il quale ha comunicato che farà ricorso tramite il suo avvocato difensore.
La posizione di Matteo Salvini
Sostenitore di Roberto Vannacci fin dal suo esordio come scrittore, il leader della Lega ha immediatamente comunicato il suo sostegno verso il generale, criticando la sospensione. “Siamo al ridicolo”, ha scritto su X, ex Twitter. “Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli Italiani”.
Soddisfatta, invece, Paola Egonu, la pallavolista che ha querelato Vannacci per istigazione all’odio razziale. Il generale nel suo libro ha detto della campionessa:
Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità.