Will Smith bandito dagli Oscar! L’attore diventato mostro

Will Smith è stato bandito dagli Oscar, in un precedente che consisterà in una macchia sulla reputazione di Hollywood. L'Academy ha già fatto ammenda.

Uno degli attori più amati di Hollywood e del mondo, ovvero Will Smithsarà bandito dalla cerimonia degli Oscar per ben 10 anni

Questa la decisione dell’Academy, ovvero l’organizzazione che vota e consegna il premio cinematografico più importante del mondo

L’attore, apparso in film di fama mondiale come Io, Robot; Io Sono Leggenda e Alla Ricerca della Felicità, potrà ripresentarsi alla serata di gala del Dolby Theater solo all’edizione del 2033

Come riportato da Fanpage, infatti, l’ultima nota dell’Academy riporta che: 

Il Consiglio ha deciso, per un periodo di 10 anni dall’8 aprile 2022, al signor Smith non sarà consentito partecipare ad alcun evento o programma dell’Accademia, di persona o virtualmente, inclusi, a titolo esemplificativo, gli Academy Awards.

Gli Academy Awards sono i nomi ufficiali del premio Oscar. Piccola curiosità: inizialmente si sarebbero dovuti chiamare semplicemente Academy Awards quando un’impiegata dell’Academy ha visto la statuetta e, secondo la leggenda, avrebbe esclamato “It looks like my uncle Oscar!” (Assomiglia a mio zio Oscar!). 

I premi Oscar, per qualunque marziano che stesse leggendo questo articolo ed avesse bisogno di essere aggiornato sui dettagli del pianeta in cui si trova, sono uno dei premi più prestigiosi del mondo, assegnato ogni anno per film e documentari. Vincere un Oscar rappresenta il punto massimo della carriera di ogni lavoratore cinematografico. 

Non solo, ma i premi Oscar sono il riconoscimento cinematografico più vecchio del mondo, anticipando di 3 anni il Festival di Venezia in Italia. La prima edizione è stata quasi 100 anni fa, nel 1929. Non fu un’edizione particolarmente eccitante… a quanto pare durò solamente mezz’ora

Da allora, però, gli Oscar hanno assunto sempre più rilievo, ed una decisione simile da parte dell’Academy suscita molto scalpore

E’ certamente una risposta molto forte, ma decisamente proporzionata a ciò che ha fatto Will Smith per meritarsela.

Entreremo nel dettaglio più avanti, vi basti sapere per ora che Will Smith ha rischiato addirittura di perdere lo stesso Oscar che ha vinto la sera del fattaccio. Sarebbe stato un enorme precedente per l’Academy, ed una tragedia per la carriera di Smith anche perché si tratta, fin’ora, del suo primo Oscar. Se volete più informazioni riguardo il rischio di perdere la statuetta, leggete questo articolo

L’attore l’ha vinto per il film King Richard, in cui interpreta il padre della famosa tennista Serena Williams. L’interpretazione era stata apprezzata da molti critici, e la vittoria di Will Smith era abbastanza telefonata

Meno telefonata era l’azione di Will Smith sul palco che ha rischiato di oscurare anni di onorata carriera. 

Vediamo insieme cosa è successo esattamente. 

Cosa è successo la sera del 27 marzo

Come in ogni altra edizione degli Oscar, anche questa aveva il suo presentatore. Si trattava di Chris Rock, un attore comico che, sebbene non abbia mai vinto una statuetta, aveva già presentato la cerimonia due volte, nel 2009 e nel 2016. 

Il suo compito era semplicemente quello di intrattenere il pubblico a casa fra un premio e l’altro, facendo qualche battuta alle spese degli attori ed attrici presenti. 

E’ ormai un grande classico di queste cerimonie prendere in giro le celebrità in sala, sfruttando sul senso di soddisfazione che lascia nel pubblico a casa vedere questi multimilionari essere canzonati senza sosta. 

Chris Rock, però, questa volta ci è andato un po’ troppo pesante. In una delle sue battute sulla famiglia Smith, ha preso in giro Jada Pinkett, la moglie di Smith, per la sua perdita di capelli dovuta all’alopecia, malattia di cui la donna soffre da anni. 

Nonostante l’iniziale risolino, a Will Smith la battuta non è andata giù

Alzandosi con fare minaccioso, è salito sul palco ed ha schiaffeggiato Chris Rock in mondovisione. Tornando al posto con un certo atteggiamento da “gangster”, ha insultato verbalmente il comico intimandolo di non parlare mai più di sua moglie. 

Il palco, e tutti gli spettatori a casa, sono rimasti attoniti. All’inizio si pensava fosse una gag programmata, anche perché Chris Rock l’ha presa sul ridere definendo quella “La notte più memorabile della storia della televisione”. 

Dopo qualche ora, però, la verità è salita a galla ed è stato confermato che quello schiaffo era tutto vero

Internet si è immediatamente mostrato indignato, e così anche l’Academy. Will Smith, una volta calmatosi, ha deciso di farsi avanti e scusarsi

Le scuse pentite di Will Smith

Qualche giorno dopo l’accaduto, Will Smith ha lasciato l’Academy con una dichiarazione in cui si scusava del suo atteggiamento: 

La lista delle persone che ho ferito è lungo e include Chris, la sua famiglia, molti dei miei cari amici, tutti i presenti e gli spettatori di tutto il mondo. Ho tradito la fiducia dell’Academy. Ho tolto agli altri candidati e ai vincitori l’opportunità di celebrare i loro successi e il loro straordinario lavoro. Sono affranto.

Voglio far sì che l’attenzione vada di nuovo a coloro che la meritano, e consentire all’Academy di tornare all’incredibile lavoro che svolge per supportare la creatività e il talento. Il cambiamento richiede tempo e io mi sto impegnando per non permettere mai più alla violenza di prendere il sopravvento sulla ragione.

Lasciando l’Academy, Will Smith ha praticamente rinunciato al suo potere di votare per gli Oscar. Potrebbe sembrare anche un potere da poco, ma egli ha moltissima influenza sulla “politica” della statuetta, ed il suo voto avrà certamente mosso spesso le acque per gli eventuali vincitori o perdenti. 

L’Academy, inoltre, è un’associazione notoriamente bianca, nel senso che è formata per la stragrande maggioranza (94%) da membri di etnia caucasica. Gli afroamericani, già in seria minoranza, perdono ora uno dei loro rappresentati ad Hollywood più significativi. 

L’abbandono dell’associazione, però, era stata un’iniziativa personale di Smith, non costretta da nessuno e realizzata in modo totalmente unilaterale. 

Vi era, dunque, ancora la possibilità che l’Academy stessa prendesse dei provvedimenti. E così ha fatto nelle scorse ore. 

La decisione dell’Academy

Invece di ritirargli l’Oscar, che sarebbe stato un precedente molto grave ed importante, l’Academy ha deciso di bandire Smith dalle sue cerimonie, compresa quella della tanto amata statuetta. 

La decisione è arrivata a seguito di una riunione fra i maggiori membri dell’Academy (nonché membri del suo consiglio d’amministrazione), considerati da tutti gli dei del cinema americano. Tra gli altri, hanno partecipato alla riunione Steven Spielberg, Whoopy Goldberg, Laura Dern e Rita Wilson.

Insomma, lo schiaffo di Smith ha sollevato un vero polverone per cui anche questi mostri sacri del cinema si sono dovuti scomodare. 

Fra le motivazioni addotte dall’Academy per l’espulsione di Smith dalle cerimonie vi sono state: 

Il 94esimo Oscar doveva essere una celebrazione dei tanti individui della nostra comunità che hanno svolto un lavoro incredibile lo scorso anno; tuttavia quei momenti sono stati oscurati dal comportamento inaccettabile e dannoso che abbiamo visto esibire sul palco dal signor Smith.

Una condanna in piena regola, quindi, che arriva abbastanza comprensibilmente vista la natura famosamente liberale dell’Academy

Will Smith non ha effettuato alcun commento se non un mesto “Accetto e rispetto la decisione”, segno che non farà nulla per ribellarsi. 

Paradossalmente, però, Will Smith può ancora essere candidato e vincere un Oscar, sebbene non sia più membro dell’Academy e sebbene vi sia questo bando. 

Non sarebbe la prima volta, infatti, che una persona bandita dall’Academy vince un Oscar. D’altronde, fra le categorie per vincere la statuetta vi è anche quella del “Miglior Film Straniero”, il cui vincitore difficilmente farebbe parte dell’Academy. 

In ogni caso, l’Academy stessa ha voluto fare mea culpa. 

Le colpe dell’Academy

A prescindere dal comportamento di Will Smith, anche l’Academy ha avuto parte della responsabilità per quello che è accaduto.

Come detto dai “guru” del cinema sopra menzionati, infatti:                                 

Durante la nostra trasmissione tv non abbiamo affrontato adeguatamente la situazione sul palco. E ci dispiace. Avevamo l’opportunità di dare l’esempio ai nostri ospiti, spettatori e membri della famiglia dell’Academy in tutto il mondo e non siamo stati all’altezza, come impreparati a un evento senza precedenti.

Ci si aspetta, dunque, che le cerimonie degli Oscar divengano sempre più controllate e che, in generale, vengano sottoposte ad un serio cambiamento.                                    

Una cosa simile, d’altronde, si sarebbe dovuta fare comunque. Ci avviciniamo al centesimo anniversario dell’esistenza dell’Academy, e lo show inizia a diventare sempre più stantio

Sempre meno persone guardano la diretta degli Oscar, ed anzi molti sembrano essere stati attratti più dal gesto di Will Smith che dalla cerimonia stessa.                    

Per non parlare, poi, del passato abbastanza oscuro di alcune teste grosse dell’Academy…

Gli scheletri nell’armadio

Il mondo del cinema, come tanti altri ambiti di intrattenimento in cui i soldi sono potere, è stato costellato di vari scandali nel corso degli anni

Questi scandali hanno colpito in particolare Hollywood e l’Academy. Il caso di Harvey Weinstein, ad esempio, ha scandalizzato il mondo intero

Weinstein era uno dei produttori più potenti di Hollywood, quando è stato accusato di molestie sessuali da parte di più attrici, finendo per essere condannato a 23 anni di prigione

A seguito di questo caso, decine di personalità famosissime del cinema americano hanno subito la stessa “sorte” come ad esempio l’attore Kevin Spacey o il comico Louis C.K. 

E in tutto questo, lo spettro di Roman Polanski, regista accusato di molestie sessuali su minore anni fa ed ora latitante in Europa, continua a farsi sentire peggiorando ulteriormente l’immagine di Hollywood

Insomma, l’Academy ha un serio bisogno di riforme se vuole continuare ad essere il premio cinematografico più ambito del mondo. 

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate