Taglio del cuneo fiscale nel 2025: cosa ha deciso il governo e chi ci guadagna

Cosa ha deciso il governo sulla volontà, annunciata più volte, di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e quindi prorogarlo anche nel 2025.

Vari esponenti del governo avevano a più riprese affermato l’intenzione del governo di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale (così come la riforma delle aliquote Irpef): ora è arrivata la conferma di Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa seguita all’approvazione del Def che potremmo definire “provvisorio”: “Vogliamo assolutamente replicare la decontribuzione nel 2025” ha affermato il ministro dell’Economia. Cosa significa concretamente per i lavoratori l’eventuale conferma del taglio contributivo?

Il governo conferma il taglio del cuneo fiscale per il 2025

La Presidente del Consiglio e vari esponenti dell’esecutivo hanno più volte dichiarato l’intenzione di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale, una misura cardine del programma di governo, volto essenzialmente a tutelare il potere di acquisto delle famiglie italiane dall’effetto dell’inflazione.

Anche se l’inflazione sembra ormai sotto controllo – con tanto di possibilità di un taglio dei tassi di interesse da parte della BCE da giugno – il governo intende confermare anche per il 2025 il taglio del cuneo fiscale.

Ad annunciarlo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa seguita all’approvazione del Def da parte del Consiglio dei Ministri:

“La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale” – ha detto, aggiungendo che si tratta della “priorità numero uno perché ha restituito fiato al potere d’acquisto delle famiglie italiane”.

Intenzione confermata anche dal leader di Forza Italia Antonio Tajani nel corso di un’intervista: “Noi faremo di tutto perché possa diventare stabile a fine anno il taglio del cuneo fiscale. Tutto quello che riguarda l’ambito fiscale per noi è una priorità”.

L’esonero contributivo attuale

Ricordiamo che l’attuale taglio del cuneo fiscale prevede un esonero:

  • del 7% per i lavoratori con un imponibile pensionistico mensile fino a 1.923 euro mensili (25.000 euro su base annua):

  • del 6% per i lavoratori con un imponibile pensionistico mensile fra 1.923 euro e 2.692 euro (35.000 euro su base annua).

Come ha documentato l’Inps nel suo XXII Rapporto Annuale, lo sgravio contributivo ha determinato effettivamente un aumento delle buste paga, con una previsione di una media di 100 euro in più in busta paga.

Se lo sgravio sarà confermato con queste modalità anche per il 2025 questi saranno dunque gli effetti concreti sulle buste paga dei lavoratori. Quindi, non un nuovo aumento ma il mantenimento della misura del 2023 per la platea dei beneficiari prima indicata.

Il piano strutturale

Tuttavia, per ora di certo c’è solo l’intenzione di prorogarlo quando si andrà a definire il piano strutturale che, secondo Giorgetti, sarà presentato ” entro il 20 settembre, auspicabilmente prima”.

Nel Documento di economia e finanza non sono stati infatti ancora definiti gli obiettivi di bilancio. Come ha specificato Giorgetti, il governo attende le linee direttive delle nuove regole dell’UE in materia, attese per la metà di giugno. Per i più maliziosi, si vuole evitare di mettere nero su bianco i dati prima delle elezioni europee.

I dati del Def

Tenendoci ai fatti, ossia ai dati ufficiali del Def (Documento di Economia e Finanza) -la base su cui sarà scritta la legge di bilancio – riporta:

La crescita del Pil dell’1% quest’anno , dell’1,2% nel 2025, dell’1,1% nel 2026 dello 0,9% nel 2027.

Il deficit viene confermato al 4,3% per quest’anno, scenderà al 3,7% il 2024, al 3% nel 2026 e al 2,2% nel 2027.

Previsioni che ovviamente, risultano difficili da inquadrare in un contesto geopolitico cosi variegato e incerto.

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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