Assegno Unico: addio ai soldi dopo fine giugno! Chi rischia

Assegno Unico: soldi a rischio per alcune famiglie a fine giugno! Ecco cosa sta succedendo e cosa fare per non perdere centinaia di euro.

Assegno Unico: soldi a rischio per alcune famiglie a fine giugno! Ecco cosa sta succedendo e cosa fare per non perdere centinaia di euro.

L’introduzione di questa nuova misura universale per famiglie, nota come Assegno Unico, ha sicuramente destabilizzato la situazione dei bonus in Italia.

La nuova agevolazione ha infatti portato con sé varie conseguenze, tra cui la soppressione di molti bonus INPS. Qualche esempio? Il bonus bebè, che comunque sopravvive in altra veste a livello comunale, e il bonus mamma domani.

Tuttavia, questa nuova introduzione ha portato con sé tantissimi interrogativi, oltre che ritardi e altre problematiche.

E adesso, entro la fine del corrente mese di giugno 2022, si attendono varie novità. Novità che di certo non sono positive: alcune famiglie rischiano di perdere i propri soldi.

Cerchiamo dunque di capire cosa sta per accadere.

Assegno Unico: verso l’addio ai soldi, ecco perché

Per le famiglie italiane che hanno diritto all’Assegno Unico, quella del 30 giugno 2022 è una data da non dimenticare.

Infatti, tale data potrebbe coincidere con la perdita di ingenti somme di denaro, che in realtà spetterebbero di diritto al nucleo familiare.

In particolare, due saranno le cause che potranno comportare la perdita dei soldi derivanti dall’Assegno.

In primo luogo, quella del 30 giugno è la data fissata come termine ultimo per poter avere diritto agli arretrati.

Detto in altre parole, chi presenterà domanda entro tale data potrà ricevere anche le mensilità di marzo, aprile e maggio. Ma la possibilità di ricevere tali arretrati è concessa solo fino alla fine di questo mese.

Chi presenterà domanda per l’Assegno Unico a partire dal 1° luglio, infatti, non potrà accedere agli arretrati. Potrà cioè ricevere le erogazioni a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda.

Tuttavia, quella degli arretrati non è l’unica situazione che comporterà la perdita di soldi per le famiglie a partire dal prossimo mese.

C’è infatti una seconda problematica che potrebbe presentarsi, problematica che riguarda le famiglie che non hanno presentato ISEE.

Assegno Unico dopo il 30 giugno: attenzione all’ISEE

La fine del mese corrente coincide infatti anche con una seconda scadenza legata all’Assegno Unico: quella utile per presentare un ISEE in corso di validità.

Nel caso in cui una famiglia abbia presentato domanda senza però allegare ISEE, avrà ancora qualche giorno per poter inoltrare il modello ISEE.

Dopo la data del 30 giugno 2022, però, non sarà più possibile completare la domanda con un ISEE in corso di validità.

In questo caso, la famiglia in questione rischia di perdere l’importo totale dell’Assegno Unico che gli spetterebbe di diritto.

In mancanza di presentazione di un ISEE in corso di validità, come sappiamo, la famiglia riceverà l’importo minimo.

Importo che è pari a 50 euro per figli minorenni e 25 euro in caso di figli di età compresa tra i 18 ed i 21 anni.

Sono queste le cifre concesse nel caso di redditi elevati, ossia con ISEE pari a 40.000 euro o superiore.

Se invece il nucleo familiare ha la possibilità di presentare un modello di importo inferire, dovrà farlo non oltre il 30 giugno 2022.

In questo modo, l’importo dell’Assegno Unico verrà ricalcolato sulla base del reddito familiare.

Ma non solo: la famiglia avrà diritto a percepire anche le differenze spettanti, ossia un conguaglio relativo alle mensilità marzo-maggio 2022.

Assegno Unico: come perfezionare la richiesta e ricevere il conguaglio

Ovviamente, la presentazione dell’ISEE non è obbligatoria per la percezione dell’Assegno Unico. Ma, in caso di redditi inferiori ai 40.000 euro, conviene presentare il modello per non ricevere l’importo minimo.

Per poter ricevere la quota effettivamente spettante e non il minimo, basterà inoltrare telematicamente il modello ISEE in corso di validità.

Non sappiamo però con esattezza quando tale conguaglio sarà liquidato. Si ipotizza comunque che il saldo delle differenze spettanti arriverà nel mese di luglio, dopo la scadenza del già citato termine ultimo.

C’è, tra l’altro, un aspetto positivo riguardante eventuali problemi relativi all’Indicatore della situazione economica equivalente.

Nel caso di eventuali difformità, l’INPS non sospenderà le erogazioni della misura. Le famiglie continueranno cioè a ricevere il proprio Assegno Unico su base mensile.

Tuttavia, ovviamente, la famiglia in questione verrà formalmente avvisata e, entro fine anno, dovrà provvedere a regolarizzare la propria posizione.

Come richiedere l’Assegno Unico: prima presentazione della domanda

Analizziamo adesso il caso specifico delle famiglie che non hanno ancora presentato la prima domanda per l’Assegno Unico. Per poter ricevere gli arretrati e non rinunciare ai soldi spettanti, ecco la procedura da compiere entro il 30 giugno.

In realtà, ci sono vari metodi per inoltrare la propria domanda. Il primo, più rapido e immediato, prevede l’inoltro tramite il sito istituzionale INPS.

Basta collegarsi alla piattaforma, autenticarsi a mezzo di CIE, CNS o SPID e, alla sezione specifica relativa all’Assegno Unico, presentare una nuova domanda.

Prima di avviare la procedura via web, è necessario munirsi dei propri dati anagrafici e di quelli dei figli per cui si intende accedere all’Assegno.

Necessario, inoltre, scegliere la modalità di pagamento preferita, tra:

  • conto corrente;
  • libretto postale;
  • carta di credito o debito (anche prepagata).

In alternativa, o in caso di problemi in sede di presentazione della domanda per l’Assegno Unico, è possibile rivolgersi al proprio Centro Assistenza Fiscale di riferimento.

C’è poi una terza possibilità: rivolgersi al Contact Center INPS per poter ottenere assistenza da un incaricato INPS.

Assegno Unico e chiarimenti sugli importi

Adesso che abbiamo chiarito con esattezza cosa avverrà entro fine giugno, chi rischia di perdere i conguagli e come presentare domanda, chiariamo la questione degli importi relativi all’Assegno Unico.

Non tutte le famiglie, infatti, hanno la possibilità di ricevere le stesse somme mensili, che possono variare a seconda di determinate condizioni.

Innanzitutto, come abbiamo già detto, per i figli minorenni l’importo minimo è pari a 50 euro. Tuttavia, questa è la somma percepita dalle famiglie con redditi superiori ai 40.000 euro.

Al variare dell’ISEE, varierà anche l’importo dell’Assegno Unico, che può arrivare a 175 euro per ISEE entro i 15.000 euro.

L’Assegno Unico è previsto poi anche per i figli neo-maggiorenni, fino al ventunesimo anno di età.

Tuttavia, in questo caso, l’importo si riduce e varia da un minimo di 25 euro fino ad un massimo di 85 euro per redditi bassi.

Il giovane, tra l’altro, dovrà attestare di essere alla ricerca di un lavoro, risultando regolarmente iscritto presso un CPI. In alternativa, il figlio maggiorenne deve essere impegnato in attività di studio o qualificazione professionale.

In caso contrario, il diritto all’Assegno Unico decade per la famiglia in questione.

Assegno Unico: le maggiorazioni previste

Ma la presentazione di un ISEE basso non è l’unica situazione che può dar vita a delle maggiorazioni mensili relative all’Assegno Unico.

Ci sono infatti altre caratteristiche della famiglia richiedente che possono garantire il diritto a tali maggiorazioni.

La prima riguarda le famiglie numerose, che hanno diritto ad un plus che varia dai 15 agli 85 euro mensili, a seconda del reddito.

Dal quarto figlio in poi, la maggiorazione diventa pari a 100 euro mensili per tutti i nuclei.

Nel caso di figlio in condizioni di disabilità, è prevista una maggiorazione che va da 85 a 105 euro mensili, in base alla gravità della patologia.

In ultimo, le madri under 21 hanno diritto ad un plus di 20 euro mensili per ogni figlio minore. 

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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